Genere: Romance Contemporaneo
Editore: Mondadori
Pagine: 162
Prezzo: € 17,90 (cartaceo); € 6,99 (e-book)
Uscita: 19 aprile 2016
Sinossi:
«Non so come, ma quando fui svegliata dalle sirene, poco prima dell'alba, capii subito che erano lì per lui. Non ricordo di essere saltata giù dal letto, né di essermi allacciata le scarpe. Non ricordo di aver percorso il vialetto fino alla serie di curve che separa le nostre case. Non ricordo la sensazione dei piedi sull'asfalto, dell'aria nei polmoni, della corsa verso quello che in cuor mio sapevo già.» La notte in cui il fidanzato Trent, a soli diciassette anni, muore in un incidente stradale, il mondo di Quinn Sullivan si frantuma in mille pezzi. Niente può avere senso se hai perso l'amore della tua vita. Forse, però, se riuscisse a mettersi in contatto con le persone che hanno ricevuto i suoi organi potrebbe superare quel dolore che pare inconsolabile. Così le hanno spiegato al gruppo di sostegno che frequenta da quando Trent se ne è andato. E allora Quinn si fa coraggio e le contatta tutte quelle persone, una dopo l'altra. Tutte tranne una, quella più importante, il ragazzo che ha ricevuto il cuore di Trent, e che ha scelto di restare anonimo. Ora che finalmente ha recuperato le forze, infatti, Colton Thomas è determinato ad andare avanti per la sua strada lasciandosi il passato alle spalle. Anche se questo significa non sapere nulla della persona che gli ha permesso di tornare a vivere.
Contravvenendo a ogni regola, Quinn decide di incontrarlo ugualmente. E subito avverte una connessione particolare con lui, un legame speciale che, di giorno in giorno, diventa sempre più profondo. Trascinata dalla straordinaria voglia di vivere di Colton, Quinn torna a sorridere, anche se un terribile senso di colpa la tormenta: è giusto nascondergli la sua vera identità per paura di perderlo? E, soprattutto, come può abbandonarsi ai sentimenti che prova per lui se ogni battito del suo cuore non fa che ricordarle ciò che ha perso per sempre?
Devo
fare una premessa: questo libro è scritto col cuore, per
il cuore e con il cuore.
Non
per giocare con la parola “cuore”‚ che ritroviamo anche nel
titolo, ma voglio sottolineare che tutto il libro è incentrato su
quello.
La
Kirby ci dona un piccolo capolavoro sotto forma di young adult che
tocca temi molto molto forti: il lutto e il dolore, la lotta tra
senso di colpa e voglia di vivere, la speranza e l'amore.
Quinn
Sullivan ha appena 17 anni e già si trova ad affrontare una perdita
terribile. Il suo ragazzo Trent è morto in un incidente stradale. Un
giovane amore spezzato sul nascere. Come giovane era lui ed è la
stessa Quinn. Sogni, futuro, progetti: tutto si spezza. Sono passati
quattrocento giorni da quel giorno terribile e Quinn si dedica anima
e corpo a rintracciare le persone che hanno ricevuto gli organi di
Trent. Un tentativo di rimanere aggrappata al suo ragazzo camuffato
da gesto di rinascita. L'unico che non risponde alla sua lettera è
Colton Thomas, colui che adesso custodisce il cuore del suo Trent‚
e Quinn non si dà pace. Nonostante i suoi genitori e sua sorella
tentino di dissuaderla, lei decide di saltare in macchina, a loro
insaputa, una mattina come tante‚ e di dirigersi ad appena sessanta
chilometri di distanza, a Shelter Cove. Lì dove vive Colton.
“La
donna dell'associazione ci aveva spiegato che certe persone non
rispondono mai, è una loro decisione. Mi comporto come se non
pensassi a lui ogni singolo giorno e non mi interrogassi sulle
ragioni della sua scelta. Come se mi fossi rassegnata. Ma nelle
interminabili ore notturne non posso fingere: la verità è che non
trovo pace. E forse non la troverò mai se non faccio quello che
devo. Se Trent lo sapesse, chissà cosa penserebbe. Se in qualche
modo potesse vedere, chissà cosa direbbe. Ma ormai sono passati
quattrocento giorni. Forse capirebbe, almeno spero. Per tanto tempo
il suo cuore l'ho avuto io. Voglio solo vedere dove è adesso.”
Vuole
solo vederlo un attimo, Colton. Osservarlo senza essere vista e
tornare a casa sua‚ ma il destino ci mette le mani. Quinn non solo
troverà Colton, ma i due avranno anche un particolare
incontro\scontro che li porterà a trascorrere del tempo insieme. La
protagonista non si aspettava un ragazzo bello, abbronzato, con gli
occhi verdi e pieno di salute‚ ma soprattutto non si aspettava di
condividerci un intero pomeriggio. Per lei finisce tutto nel momento
in cui lo saluta, sale in macchina e se ne torna a casa. Quello che
non prevede è che a Colton è rimasta impressa.
Il
libro si focalizza sulla voglia di vivere che, nonostante tutto,
alberga per natura in una ragazza di appena diciassette anni.
L'amore, a quell'età, è tutto o niente‚ e Quinn si è “spenta”
per quattrocento giorni‚ più di un anno di annullamento. Ha smesso
di studiare, di uscire, di vedere amici e di correre‚ una grande
passione che condivideva con Trent. Si è chiusa in casa, circondata
dall'affetto di una madre e un padre che l'hanno supportata nel
difficile cammino del lutto. Due personaggi che tra l'altro ho
apprezzato moltissimo, insieme alla sorella Ryan e alla nonna‚
comprimari davvero ben descritti e delineati.
Quinn
è una ragazza davvero coraggiosa, a mio avviso. Si aggrappa all'idea
di voler vedere Colton per restare in qualche modo legata a Trent, ma
contemporaneamente affronta piano piano e con mille paure il tanto
agognato e crudele cammino dell'elaborazione della perdita. Anche se
i suoi fini non sono limpidi inizialmente, non la si può biasimare.
Non c'è stata una sola riga o parola o pensiero di questa ragazza
che sia risultata fuori posto.
Dall'altra
parte c’è Colton Thomas‚ del quale mi sono innamorata subito.
Dolcissimo e solare ragazzo che ha ricevuto in dono la cosa più
preziosa del mondo: un'altra possibilità. Ed è intenzionato ad
onorare ogni singolo giorno del resto della sua vita facendo le cose
che pensava di non poter più fare. Solare, gentile, adulto
nell'anima e nel cuore. Quel cuore che batte forte nel suo petto e
che lo fa stare bene, finalmente, dopo anni passati in ospedale, anni
di solitudine e tristezza, medicine e prospettive buie.
“La
stessa cicatrice che doveva avere anche Trent quando lo hanno
seppellito. Me ne rendo conto solo ora. Provo a ricacciare indietro
le lacrime e l'orribile sensazione di averlo tradito profondamente
decidendo di passare una giornata assieme a Colton, concedendomi la
libertà e la gioia che ho provato in acqua. Per tanti motivi essere
stata felice anche solo per un po' mi sembra sbagliato. Felice con
qualcun altro, che sta diventando molto di più di uno qualsiasi.”
Quinn
ha smesso di esistere da quando è morto Trent. Colton ha
ricominciato a vivere proprio da quel giorno. Sarà proprio Colton
con il suo amore spontaneo e con la sua energia positiva che aiuterà
Quinn a riemergere dal tunnel che l'ha inghiottita.
Ho
apprezzato tantissimo lo stile fluido della Kirby‚ così come i
dialoghi e la descrizione sincera dei rapporti familiari: veri e
umili. Essendo scritto in prima persona e dal solo punto di vista di
Quinn, anche noi lettori siamo portati a fare il suo viaggio.
Un'avventura difficile “per quelli che rimangono”, ma anche un
inno alla vita, all'amore e alla lotta per ottenerlo.
Anche a me era piaciuto tantissimo.
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