Titolo: Verso il frastuono del caos
Autore: Carmen Jenner
Traduzione di: Raffaella Patriarca
Progetto grafico: Hang Le
Genere: Contemporary Romance; Military fiction
Editore: Hope edizioni
Data di uscita: 8 aprile 2019
Jake Tucker è un uomo
a pezzi. A ventidue anni, ingenuo e inquieto, si è arruolato nel Corpo dei
Marines. Nove anni e quattro missioni dopo, Jake ritorna sul suolo americano,
anche se la sua mente è rimasta saldamente radicata nelle sabbie dell’Afghanistan,
insieme agli uomini che non ce l’hanno fatta.Ferito, annientato e gettato via
dalla guerra, Jake ha come compagnia solo il suo cane, Nuke, una sindrome da
stress post-traumatico e il senso di colpa del sopravvissuto. Per nove anni non
è passato istante senza che non si sia chiesto quando per lui sarebbe stato
l’ultimo giorno, ma c’è ben poco conforto nel fatto che sia ancora vivo, quando
nessuno del suo plotone lo è più.
Ellie Mason non ha
tempo per gli uomini spezzati dalla vita. È troppo impegnata a cercare di
portare del cibo in tavola. E fare fronte alle esigenze di Spencer, suo figlio,
affetto da autismo, talvolta è come combattere dietro le linee nemiche. Come se
destreggiarsi nei campi minati dell’essere una madre single non fosse
sufficiente, Ellie si sente attratta da quel tranquillo Marine, solitario
quanto lei. Ma ha già amato uomini traumatizzati, e ne è uscita straziata.
Ambientato nel
pittoresco scenario di Fairhope, Alabama, Ellie e Jake si ritrovano coinvolti
nel frastuono del caos.
L’amore è guerra. Solo il più forte
sopravvive, e la resa è inevitabile.
Alcune volte i libri ci parlano. Lo fanno
attraverso le copertine, le trame o semplicemente il titolo.
Nonostante la cover superlativa, di questo
libro, a primo acchito, mi ha colpito il titolo. Chi cerca il caos invece di
rifuggirlo? Chi ci si butta a capofitto?
Chi è in grado di sopravvivere a un costante e
disarmante frastuono, un primordiale ingorgo di pensieri ricordi e rumori?
Sono un Marine degli Stati Uniti. Niente può fermarci. Non la guerra, né la carestia o l’indigenza e, certamente, non il terrore. Quando gli altri fuggono dal frastuono del caos, noi gli corriamo incontro. Io? Io sono corso così avanti da essere diventato il caos. Ci sono andato a nozze, l’ho forgiato fino a non essere più in grado di controllarlo e mi ha sconfitto.
Chi lo conosce, chi lo vive.
Chi ci deve convivere.
Jake è un veterano di guerra. Un trentenne
dilaniato nel cuore e nel corpo, un ragazzo perso e a pezzi, frammenti
impossibili da sistemare.
Ha la pelle ricoperta di cicatrici, l’animo
straziato e la mente costantemente invasa da ricordi tetri e soffocanti, dai
quali non riesce a liberarsi.
Jake, però, è un uomo buono, con valori radicati
e una forza che non sospetta nemmeno di avere.
È anche solo al mondo. Lui e il suo dolce cane
Nuke devono cercare di badare a loro stessi. Non ha nessuno, Jake, nulla per
cui valga la pena combattere, nemmeno il coraggio per farla finita e trovare la
tanto agognata pace.
Ellie, invece, è una donna solare e gentile. Fa
la parrucchiera e cerca di prendersi cura di sé e del suo piccolo uomo.
Spencer, suo figlio, è affetto da autismo, ha otto anni e, nonostante le
difficoltà , resta il suo amore più grande.
Ellie è anche in fuga da un passato buio e
disperato, in cerca di una tranquillità che la vita stenta a concederle.
Vive di routine e di solitudine. Nonostante le
amicizie e il suo bimbo, a Ellie manca qualcosa.
Ha ben chiaro cosa le servirebbe, ha anche ben
chiaro che non è così semplice ottenerla, i troppi ostacoli nella sua
quotidianità le impediscono perfino di sognare.
Anche se… Lo vede correre tutte le mattine, sa
che Jake è un sopravvissuto, sa che non è l’uomo più affidabile sul quale poter
contare, ma ne è anche inesorabilmente attratta.
Ed è anche l’unica, però, che sembra capirlo,
vederlo, ammirarlo. La sua dolcezza è l’unica arma alla quale Jake non è
preparato, nessun addestramento lo ha preparato a Ellie e a suo figlio Spencer.
Ho spesso desiderato urlare contro Dio, contro l’universo, contro tutto e contro niente per aver fatto Spence in questo modo, e adesso provo lo stesso per la guerra. Vorrei correre attraverso i campi di battaglia e gridare a tutti di mettere giù le armi, perché non è il nemico quello che uccidono, bensì l’anima, e la capacità di avere fiducia, e saranno le famiglie a pagarne il prezzo alla fine.
Due persone spezzate, due adulti che lottano con
i propri demoni e con una vita che non vuole dar loro pace.
Due cuori, tuttavia, che battono all’unisono che
si cercano, come i loro corpi, affamati di benessere, di amore, di compagnia.
Di felicità .
La Jenner ha intessuto una storia intensa, non
si è risparmiata nessun aspetto e non ne ha trascurato le varie sfaccettature.
Ha messo sul vassoio ogni negatività , ogni lacrima, ogni paura e l’ha
presentata in tutta la sua gloriosa nudità e crudezza al lettore. Nessuno
sconto di pena e nessuna miracolosa redenzione.
Nel preparare tutto, però, ha saputo bilanciare
l’orrenda devastazione di Jake e la disperazione di Ellie con un pizzico di
peperoncino. Non ha celato il desiderio che hanno l’uno per l’altra, non ha
applicato, nemmeno in questo caso, alcuno sconto. Senza mai scendere, comunque,
nel volgare o nell’eccesso.
Un’abile cuoca, direi io, pensando anche alle
donne del sud degli Stati Uniti, quelle come Ellie. Le donne che amano
cucinare, avere cura di casa e famiglia, senza mai farsi calpestare. O mai
troppo a lungo. Quelle donne d’acciaio, silenziose e forti. Quegli uomini,
belli e determinati, affidabili e preziosi.
L’autrice ha scritto un piccolo capolavoro, che
si divora fin troppo in fretta e che non lascia il cuore a pezzi o la delusione
in bocca. Uno stile amabile, fresco e ritmato, una narrazione pulita, diretta e
profonda. Una storia che lascia un bel segno, un ottimo ricordo, nonostante i
temi affrontati e le difficoltà che i nostri protagonisti vivono.
Un romanzo da leggere e da conservare a lungo
nel cuore, per gli insegnamenti che lascia e per quella voglia di non fuggire
più di fronte al “frastuono del caos”, poiché lì in mezzo, a volte, si cela
qualcosa di straordinario, che richiede un po’ di pazienza e una buona dose di
fiducia per essere afferrato.
Talvolta arrendersi al caos di qualcun altro è l’azione più coraggiosa che si possa fare.
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