Genere: Romance
Editore: Booksalad
Pagine: 180
Prezzo: € 14,00
Uscita: Maggio 2014
Sinossi:
Il
David di Michelangelo è un po’ come Pinocchio; con le dovute differenze di
grandezza e di materiale, s’intende, ma in sostanza resta un fantoccio di marmo
con sembianze umane che vorrebbe struggentemente diventare una persona vera.
In
una notte buia e tempestosa alla Galleria dell’Accademia, il destino sembra
concedergli un’opportunità, facendogli incontrare un’improbabile fata turchina
del ventunesimo secolo, che per la testa ha tutt’altro che fiabe a lieto fine:
Vera, ladra e appassionata d’arte, sfiora per un capriccio questo colosso di
marmo e se lo ritrova davanti vivo, in carne e ossa, ma senza cuore. Da qui
inizia l’avventura di una creatura scolpita nel 1504 catapultata nel Duemila, e
di una ragazza che, suo malgrado, si deve fare carico di un uomo di pietra e
aiutarlo a diventare un uomo vero.
RECENSIONE
A CURA DI ADRIANA MUNNO:
Oggi
mi è presa un po’ così, quindi faccio una recensione al contrario: prima parto
con le opinioni e le impressioni, poi vi racconto la trama.
Innanzitutto,
tanto di cappello alla casa editrice. La Booksalad è stata abbastanza tempestiva nel
rispondermi alla richiesta di recensione del libro ed è stata celerissima
nell’invio. Il pacco è arrivato non solo in poco tempo, ma anche con allegato
un catalogo di uscite e niente meno una lettera di ringraziamento per essermi
interessata ad un loro volume. Ora ditemi, chi altri lo fa???? Nessuno. A volte
neanche rispondo alle mail, figuriamoci. Il volume l’ho avuto direttamente da
loro, anche se obiettivamente 14 € forse sono un pochetto troppo per un volume
non molto corposo, 140 pagine si leggono in un battito di ciglia. Ma questa è
l’unica cosa che recrimino loro, per il resto? Tutto ottimo.
Siamo
di solito abituati ai romance tutti banalmente uguali, invece Miriam Ghezzi ci
racconta una storia diversa, forse un po’ troppo fantasiosa ma estremamente
originale. Lo fa con una leggerezza e una qualità che rapiscono il lettore e lo
immergono nel mondo dell’arte, un’arte alternativa. Ci insegna come tornare
bambini, come tornare alle origini, come amare in maniera disinteressata ma
solo secondo il nostro cuore.
La
storia racconta di una giovane ladra, Vera, che rubando su commissione
l’ennesima opera d’arte si imbatte nella più magnifica delle statue di
Michelangelo, il possente David. Vera ha studiato storia dell’arte, conosce la
magnificenza dell’opera e la ammira e la ama con tutta se stessa, al punto di
desiderare che questa prenda vita. Il suo desiderio si avvera!
Vera
si ritrova in casa una statua in carne ed ossa, appartenente a un’altra epoca
totalmente ignara dell’era moderna e dei sentimenti. Ora, immaginatevi la
magnificenza del David, bello, fiero e vigoroso, con la mente di un bambino e
il linguaggio del 1500. Io sarei andata nel panico, invece la protagonista apre
il suo cuore e rende la statua una persona, una persona vera.
Il
libro sembra una storiella come tante, invece è ben fatto e la trama molto
particolare ed originale insegna al lettore che siamo tutti uguali,
indipendentemente dalla nostra provenienza, che siamo tutti capaci di amare e
che dall’amore non si fugge ma lo si accoglie e ci si fa scaldare il cuore.
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Ora sono molto curiosa. Mi ero già imbattuta in questo libro ma, a dir la verità, mi ha frenato il prezzo. La trama mi aveva già stuzzicata. Poi ti vedo leggere del David e non fare nessuna associazione! ;)
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