La mia anima è nera. Il mio cuore è buio.
Accendi una candela.
Genere: Horror
Editore: Marlin
Pagine: 419
Prezzo: 14,88 €
Uscita: 25 giugno 2012
Editore: Marlin
Pagine: 419
Prezzo: 14,88 €
Uscita: 25 giugno 2012
Sinossi:
In un fluido alternarsi
di passato e presente, Raistan Van Hoeck, nato in Olanda nel 1677, racconta
com’è diventato un vampiro e traccia un ritratto indimenticabile della sua
creatrice, una vampira irlandese di nome Shibeen, che si troverà accanto,
fedele amica e ineguagliabile amante, nelle fasi più drammatiche dei suoi tre
secoli di vita. In questo primo libro della saga, Raistan è alle prese con un
folle estremista che progetta di creare un esercito invincibile con cui
dominare il mondo. Per realizzarlo cattura prima lui e poi il suo eterno
nemico, Greylord, capo del più temibile branco di licantropi dell’Europa Occidentale,
al fine di incrociare le due razze e ottenere guerrieri ibridi che nessuno
potrà mai sconfiggere. Quella di Shibeen sarà una vera corsa contro il tempo
per tentare di salvarli, mentre Raistan e Greylord, alleati per necessità,
dovranno affrontare orrori che metteranno a dura prova la loro resistenza
fisica e mentale. Il romanzo alterna pagine di grande tensione emotiva con
altre più leggere, attraversate da una sottile vena di tenerezza impensabile in
un vampiro, come quelle in cui Raistan torna a trovare la famiglia umana della
piccola Ellie, con la quale ha stretto un forte legame affettivo. Il linguaggio
colloquiale e spigliato induce il lettore ad immedesimarsi col personaggio e a
sentirsi coinvolto nelle sue vicende tanto da desiderare di seguirne gli
sviluppi anche dopo l'ultima riga.
RECENSIONE A CURA DI SOPHIE MARTIN:
Devo dirlo,
mi ero un po’ stancata delle storie di vampiri ma quando mi sono imbattuta in
RVH qualcosa ha destato la mia curiosità. Sarà stato per la copertina, bella
cruda con quelle iniziali incise nella carne… Sarà stato perché ho sentito dire
che il protagonista è uno bello cattivo… Fatto sta che, ora che ho finito di leggerlo,
ne voglio ancora. Voglio che Raistan continui a raccontarmi ancora di sé. (Sono
fortunata, il seguito mi sta già aspettando!)
Veniamo
dunque alla storia di Raistan Van Hoeck.
Raistan
Van Hoeck, nato in Olanda nel 1677, racconta com’è diventato un vampiro e
traccia un ritratto indimenticabile della sua creatrice, una vampira irlandese
di nome Shibeen, che si troverà accanto, fedele amica e ineguagliabile amante,
nelle fasi più drammatiche dei suoi tre secoli di vita. In questo primo libro
della saga, Raistan è alle prese con un folle estremista che progetta di creare
un esercito invincibile con cui dominare il mondo. Per realizzarlo cattura
prima lui e poi il suo eterno nemico, Greylord, capo del più temibile branco di
licantropi dell’Europa Occidentale.
Raistan
racconta la sua storia in prima persona, rivolgendosi direttamente al lettore.
Scelta molto efficace perché, in meno che ve lo aspettiate, Raist vi trascina
letteralmente nella sua vita, oppure nella sua “morte”, come preferite, senza
darvi altra possibilità se non quella di seguirlo come ipnotizzati. Condividendo
gli avvenimenti più significativi attraverso i secoli - il nostro bel vampiro
dai lunghi capelli biondi ha più di trecento anni anche se ne dimostrerà per
sempre ventotto - non poteva non mostrarvi anche i suoi lati più segreti e le
sue emozioni, anche se lui afferma di non averne più. Non aspettatevi però
smancerie di alcun genere, o resterete delusi.
Raistan,
nelle prime due parti del suo racconto, ci porta in giro per l’Europa del
diciassettesimo e del diciottesimo secolo e vi assicuro che sono riuscita a
vedere perfettamente ogni particolare da lui descritto e a sentire addirittura
il lezzo nauseabondo dei canali di Amsterdam e delle strade luride di Londra e
Parigi dell’epoca. Di tanto in tanto vediamo il nostro vampiro riemergere dal
suo racconto per tornare alle faccende del presente, grazie alle quali
conosciamo Sophie, un’umana che farebbe battere più forte il cuore di Raistan,
se quello funzionasse.
Ma
sono diversi i personaggi che ruotano attorno al vampiro olandese, tutti molto
bene inquadrati. Stefan, per esempio: un vampiro neonato un po’ particolare e
decisamente meraviglioso; per non parlare di Shibeen, la creatrice di Raistan e
dei suoi fratelli. Poi ancora abbiamo Adam, il colonello, uomo meraviglioso;
Greylord, che mi ha davvero sorpresa e Vincent, un vero bastardo.
La
terza e ultima parte invece, ambientate nel presente, sono quasi interamente
narrate da Shibeen, perché Raistan non si è trovato nelle condizioni di farlo.
Non vi svelo nulla! Anzi, qualcosina posso dirla: in quella parte il vostro
cuore correrà a mille tanto agghiaccianti e mozzafiato sono le scene che
troverete.
Ok,
dai, mettiamo un attimo da parte i vampiri e concediamo un po’ di merito anche
alla loro creatrice, Lucia Guglielminetti la quale, con la sua bravura e il suo
stile pulito e trascinante mi ha regalato delle emozioni davvero forti.
E
con questo avrei concluso, se non fosse per un piccolo neo che mi sembra d’obbligo
non trascurare. Sarà per il fatto di rivolgersi direttamente al lettore e di
coinvolgerlo, ma Lucia (o è meglio dare la colpa a Raistan?) ha la tendenza di
farsi sfuggire delle piccole anticipazioni, alcune di poco conto che fanno
anche piacere ma una in particolare mi ha fatto rimanere un po’ male. Avrei
preferito non saperla.
Quattro
stelline e mezza per questo bel romanzo scritto davvero con maestria.
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