Goblin VS True Blood: Commento 3^ puntata 7^ stagione



Non c'è mai fine al peggio! A quanto pare lo showrunner Brian Buckner sfida la regola secondo cui, toccato il fondo, si può solo risalire. Il nostro Goblin è molto contrariato. A voi il suo commento sulla terza puntata dell'ultima stagione!

 


“A hole in the dark”.
Mi sono chiesta da subito se fosse un riferimento al contenuto del cranio di Buckner, lo showrunner criminale di questa stagione, o se sapessero già che anche questo episodio sarebbe stato un gigantesco buco nell’acqua. Un’acqua scura come quella della palude in cui TB sembra inesorabilmente precipitato.
Via, partiamo e leviamoci il dente, come si dice.
Le prime scene ci portano a Los Angeles, nel centro yoga di una specie di santone, durante una lezione di rilassamento; qui ci imbattiamo in una vecchia conoscenza, Sarah Newlin. Il lupo cambia il colore del pelo ma non il vizio, e infatti è sempre vacca come in passato. Ha solo cambiato religione. Bene. O male, chissenefrega. La ritroveremo più avanti nell’episodio, e vedremo che come sempre porta guai.
Dopo la sigla ritroviamo i nostri unici amori, Eric e Pam. Avrei voluto gioire, ma la vista di Eric ridotto all’ombra di se stesso, con Pam che cerca di pungolarlo e di far leva sulle sue origini, che gli impongono di lottare fino in fondo, come ogni bravo vichingo, è stata dura da sopportare. Scopriamo che non si è auto-infettato, ma che non ha fatto nulla per evitare di contrarre l’Hep-V, la malattia che sta decimando la popolazione vampira degli Stati Uniti. Motivo di tanta depressione? La morte di coloro che ha amato, uno dopo l’altro. Godric, il suo maker, Nora, sua sorella (e già qui avrei qualcosa da dire) e poi… Sylvie.
Immagino che le case dei Team Eric, ma non solo, a questo punto si siano trasformate in pollai, un po’ come è successo nella mia: tutti a strillare CHIIIIII?? Come galli. E giù a scavare nella memoria per riportare alla mente questa Sylvie. Ma ecco che gli autori ci vengono in aiuto con uno splendido (per modo di dire) flashback: Francia, 1986. Una vigna, con filari e tutto. Eric, con i capelli un po’ alla Abba, fa il cascamorto con una tizia notevole, LA FIGLIA DEL VINAIO, d’altronde noi stolti avremmo dovuto capirlo subito, erano in un vigneto… Ma se mi innamoro del figlio del macellaio mi dovrò rassegnare a incontrarlo sempre in mezzo a bovini e suini? E se mi invaghisco di quello che spurga i pozzi neri? Lì sono cavoli, bisogna dirlo. No, perché anche nel successivo flashback li ritroviamo a trombare come opossum fra trattori, paglia e acini… ridicolo. 


La cosa ancora più ridicola è che a un certo punto i due vengono interrotti dall’avvento poco opportuno di una faccia nota dalle precedenti stagioni, ma sono una frana con i nomi e non chiedetemi come si chiamava. Flanagan qualcosa. Era la vampira bionda rappresentante dell’Authority, quella con l’aria da dominatrix. Stronza era allora e stronza è anche adesso. Non dobbiamo dimenticare che la Grande Rivelazione non è ancora avvenuta, quindi la tipa è qui per avvertire Eric di non fare troppo il furbo con gli umani, perché si rischia di mandare a monte gli accordi con una grande multinazionale giapponese, quella che in seguito metterà sul mercato il Tru: Blood, permettendo ai vampiri di tutto il mondo di uscire allo scoperto. Ok.
Però, scusate, fatemi capire: ci saranno migliaia di vampiri al mondo, giusto? Eric è l’unico ad intrattenere piacevoli rapporti con gli umani? Questa gira il globo vestita di pelle e fa irruzione in ogni camera da letto (o vigneto) in cui un suo simile si sta facendo un mortale giusto per dirgli “no no, non si fa”?!! I due non si sono mai conosciuti, questo è chiaro. Non ci è dato di capire se Eric fosse già Sceriffo dell’area 5, ma non sembra proprio. Quindi perché diavolo l’Authority avrebbe dovuto mandare un suo rappresentante fino in Francia per dirgli di calmare i suoi bollenti spiriti? Ah, ecco, pare che Eric e Pam non si siano registrati presso lo Sceriffo locale e non abbiano pagato le tasse. Abusivi e pure evasori, ma che diavolo. Per farla breve, comunque, la tipa fa tutto lo spiegone sulla Yokonomo Corporation e Pam, che non ragiona con quello che ha nelle parti basse, capisce che quello è un avvertimento serio; Eric invece continua a sbaciazzarsi il grande amore della sua vita (Sic!) e manda la mistress letteralmente a fare in culo. Lei incassa e se ne va, promettendogli che la sua risposta arriverà a chi di dovere.
Ora, è tutto assurdo, in questa parte, tutto. Soprattutto è folle che nell’ultima stagione facciano apparire dal nulla un nuovo love interest per Eric, quando in SEI, dico SEI stagioni la tipa non è mai stata nemmeno citata. Neanche una volta. Nemmeno per sbaglio. E vogliono farci anche credere che la sua morte sia motivo di una tale depressione per Eric, soprattutto dopo trent’anni?! Buckner, dimmi la marca di quello che ti fumi, ti prego. Ah, sì, perché a un certo punto la divina Sylvie muore anche. Nel flashback successivo Eric e Pam ricevono una nuova visita: sono i pezzi grossi della Multinazionale giapponese, che però parlano, agiscono e si muovono come membri della Yakuza, la mafia nipponica. E infatti, per punire il nostro bel vichingone della sua arroganza, gli impongono di scegliere tra la sua umana e Pam. Eric vorrebbe sacrificarsi al loro posto, ma i bastardoni non sono d’accordo, e così Eric deve condannare a morte la povera figlia del vinaio. Che peccato, quanto ci mancherà. Ma perché, dico… perché?!!! Andiamo oltre, via, ma questa me la sono legata al dito.
Nella scena successiva, il Naso con un uomo intorno, o Piccione, o in qualunque modo vogliate chiamare Alcide, si accorge che la donna-che-lo-ama-alla-follia è appena uscita di casa in piena notte, mentre lui dormiva, per andare a casa di Bill e concordare il geniale piano che permetterà loro di salvare Bon Temps. 





Veder muovere il Manganiello è qualcosa che ho sempre trovato comico, non me ne vogliate. Sentirlo parlare, ancora di più. Lì per lì ho avuto davvero l’impressione che abbaiasse. Meno male che ci sono i subs, se no tutto quello che avrei inteso del suo fluente eloquio sarebbe stato qualcosa tipo “WUUF WUUF!” e mi sarei precipitata a portargli qualche quintale di croccantini, pensando che avesse fame.
Mentre lui fa irruzione nella dimora del vampiro più viscido del mondo, la donna con gli occhi da pollo e il Frejus tra i denti è in macchina con il suddetto vampiro e noi possiamo goderci una delle conversazioni più allucinanti, surreali e VERGOGNOSE della storia della televisione, sentite qua: 

-                     S: “Perché non mi percepisci più? Pensavo che una volta bevuto il tuo sangue sarebbe stato per sempre.”
-                     B: “Alla prigione, quando ho nutrito tutti quei vampiri (tanto per ricordarci quando sia stato generoso a sacrificarsi; peccato che tutto il casino della scorsa stagione sia successo per colpa sua NDG) mi hanno completamente dissanguato. Jessica e James mi hanno salvato con una trasfusione, ma IL BILL COMPTON CHE SONO OGGI NON HA NIENTE IN COMUNE CON QUELLO CHE ERO ALLORA.”
-                     S: “Quindi mi stai dicendo che hai azzerato tutto? Che non sei lo stesso vampiro che mi ha fatto quelle cose tremende?
-                     NO.

Cioè, COME NO?!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Vogliono farci davvero passare per buona la MENZOGNA ASSURDA secondo la quale l’unica cosa che davvero determina il comportamento di un cazzo di vampiro (scusate, ma per dirla come mia figlia mi è proprio salito l’omicidio), in particolare di QUESTO cazzo di vampiro, sia il sangue, e che sostituito questo tutto cambierà?!! No, ma siamo impazziti davvero? Il carattere, l’esperienza, l’indole non contano niente?! Cosa fanno, cambiano modo di essere a seconda di chi prosciugano? Cosa si inventeranno ancora, per sdoganare il comportamento MOSTRUOSO di Bill nelle passate stagioni? No, io non ci sto. Questa è una vera presa in giro nei confronti degli spettatori, anche del più sprovveduto. Spettacolare poi il modo di parlare di Bill, adesso. Pacato, dolce, un po’ paterno – e infatti giù con i flashback che ce lo mostrano amorevole padre e marito, e non sappiamo mai a cosa servano – come un prete, via. Mi aspettavo di vedergli lampeggiare un’aureola sulla testa da un momento all’altro. 




Mi accorgo di starmi dilungando in modo pazzesco, quindi mi scuso e lascio a voi il compito di seguire la parte centrale dell’episodio, con l’intera Bon Temps che dà i numeri e spara a qualunque cosa non sia umano, ma viene ricambiata in modo opportuno; con Sam che discetta di teologia con il pastore della chiesa, che definisce ‘Donna bellissima’ Letta Mae, la madre di Tara, e mi ha strappato l’unica risata durante la visione di questo sfacelo; con Jason che litiga con quella odiosa della sua vampira, che mi sta sulle palle in modo assurdo e che gli dà la sua vomitevole visione del maschio virile; con Lafa che ci prova con il fidanzato di Jess e con Bill e Sook che continuano a conversare amabilmente mentre lei fa da esca e si ferisce modello Emo, mentre lui se ne sta appollaiato sul ramo di un albero e ci delizia con la sua saggezza e con la visione delle sue rughe, sempre più accentuate. Qualcuno dica a Moyer di non farsi MAI inquadrare con la faccia inclinata verso il basso. Ero convinta che la pelle gli sarebbe a poco a poco scivolata via dalle ossa per poi piombare a terra con uno splat. Non sono belle cose da vedere, dopo pranzo. 




Però un minuto sull’argomento della loro conversazione lo voglio spendere, scusate. Di nuovo il vomitevole lavorio ai fianchi degli autori per farci capire quanto questi due siano destinati a stare insieme. Riassunto: (Lui): ma tu lo ami, Alcide? (Lei): Fatti i cazzi tuoi. Certo che lo amo. Però, insomma, non lo amo quanto lui ama me e mi sento una stronza. (Traduzione: questa storia d’amore non può funzionare, passiamo oltre, ad esempio a quella che rinascerà tra noi due.)
Torniamo per l’ultima volta ad Eric e Pam: lui sembra davvero deciso a lasciarsi morire, ma Pam si gioca l’ultima carta. Gli rivela che Sarah Newlin è ancora viva ed Eric si rianima per desiderio di vendetta e acconsente a seguirla per andare ad ucciderla. Bene. Come faranno a salvarlo dall’Hep-V è un mistero, ma noi continuiamo a sperare, perché farlo morire così, e soprattutto farlo morire, sarebbe intollerabile.
Le ultime scene vedono la Yakuza fare irruzione nella casa del Santone che Sarah aveva appena finito di farsi; lo uccidono ma non si accorgono, per il momento, della sua presenza. D’altronde è stata lei a mandare in vacca tutta la faccenda del Tru: Blood, quindi hanno motivo di essere incazzati.


Ah no, le ultime scene vedono accadere un’altra cosa, che sicuramente manderà in paranoia più di una di voi: finalmente, i vampiri malati del Fangtasia, usciti a caccia – ma il Fangtasia non era a Shreveport, almeno a trenta km da Bon Temps? Che cosa ci fanno così lontani, e soprattutto che ci fanno in un bosco? Non sarebbe più logico andare a caccia di umani in città? Mah!!! – trovano Sookie, e la trovano anche gli umani in rivolta, e anche cane-Sam e lupo-Alcide, manco si fossero dati appuntamento lì a quell’ora; sparatoria, vampiri che esplodono, cane e lupo che zompano eroici per proteggere Bill (naturalmente) e quando tutto sembra finito e Sookie è ridotta a un frappè di vampiro e va nel ruscello a lavarsi, uno sparo esplode nel buio e il povero Piccione, ritornato in forma avicola, ops, umana, viene colpito a morte. Sì, signore e signori. Il Manganiello stira le zampone e ci lascia con un palmo di naso. D’altronde ne aveva parecchio, ne può fare a meno. E tutto per proteggere una vacca e il suo slimy vampiro. La strada è spianata! Succhia non dovrà nemmeno prendersi il disturbo di liquidarlo, il povero lupone, hanno già fatto il lavoro per lei. RIP Alcide e, ancora una volta, RIP True Blood.
Alla prossima, caro lettore.






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1 commento:

  1. Siamo passati dal "non ci credo" al "ma sono pazzi" al (definitivo) "non mi avrete mai per questa stagione e pure la sesta non me la sono guardata".
    Babette la disgustata.

    RispondiElimina

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