Genere: Romance Storico
Editore: Garzanti
Collana: Narratori moderni
Pagine: 340
Uscita: 26 giugno 2014
Collana: Narratori moderni
Pagine: 340
Uscita: 26 giugno 2014
Sinossi:
Oxfordshire, 1920.
Il sole non sorge ancora e Sophie è già a lavoro per far risplendere le immense sale di Belfield Hall. Ciuffi ribelli color miele scivolano dalla cuffietta bianca sul viso stanco. Ha sedici anni ed è la più giovane cameriera del palazzo. Per il resto della servitù è come se non esistesse, tutti si rivolgono a lei solo per darle ordini. C’è un unico momento in cui Sophie si sente felice: quando il grammofono suona e lei comincia a danzare. Fino al giorno in cui il suo sguardo incrocia due occhi azzurri ai quali non è possibile sfuggire, capaci di portare un po’ di luce nelle buie stanze dell’antica dimora. Appartengono a Mr Maldon, il nuovo padrone di Belfield Hall. Un uomo forte e deciso che non ha interesse per nessuno al di fuori di sé stesso. Ma basta un breve incontro tra loro e qualcosa di potente e sconosciuto li travolge. Entrambi sanno che ciò che hanno provato in quell’istante non può esistere: lui è un duca, lei una donna della servitù. Eppure ci sono tentazioni contro cui è vano combattere. Sophie non ha altra scelta che lasciarsi sedurre da quell’uomo, dal suo animo tormentato e misterioso. Perché Mr Maldon non riesce a resistere al suo fascino puro e ingenuo, ma nasconde desideri inconfessati. Nella magia di notti proibite, i due vengono trascinati in un piacere che non conosce differenze sociali: è fatto di gesti, sospiri, limiti da superare. Presto il loro amore impossibile deve fare i conti con gli intrighi di palazzo, con un’etichetta rigida e severa. Ma sottostare alle regole non è facile, soprattutto quando ciò che unisce è un’inarrestabile e cieca passione.
Il sole non sorge ancora e Sophie è già a lavoro per far risplendere le immense sale di Belfield Hall. Ciuffi ribelli color miele scivolano dalla cuffietta bianca sul viso stanco. Ha sedici anni ed è la più giovane cameriera del palazzo. Per il resto della servitù è come se non esistesse, tutti si rivolgono a lei solo per darle ordini. C’è un unico momento in cui Sophie si sente felice: quando il grammofono suona e lei comincia a danzare. Fino al giorno in cui il suo sguardo incrocia due occhi azzurri ai quali non è possibile sfuggire, capaci di portare un po’ di luce nelle buie stanze dell’antica dimora. Appartengono a Mr Maldon, il nuovo padrone di Belfield Hall. Un uomo forte e deciso che non ha interesse per nessuno al di fuori di sé stesso. Ma basta un breve incontro tra loro e qualcosa di potente e sconosciuto li travolge. Entrambi sanno che ciò che hanno provato in quell’istante non può esistere: lui è un duca, lei una donna della servitù. Eppure ci sono tentazioni contro cui è vano combattere. Sophie non ha altra scelta che lasciarsi sedurre da quell’uomo, dal suo animo tormentato e misterioso. Perché Mr Maldon non riesce a resistere al suo fascino puro e ingenuo, ma nasconde desideri inconfessati. Nella magia di notti proibite, i due vengono trascinati in un piacere che non conosce differenze sociali: è fatto di gesti, sospiri, limiti da superare. Presto il loro amore impossibile deve fare i conti con gli intrighi di palazzo, con un’etichetta rigida e severa. Ma sottostare alle regole non è facile, soprattutto quando ciò che unisce è un’inarrestabile e cieca passione.
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COPERTINA ORIGINALE |
La serie è così composta:
1 - All I Want Is You - TU SEI MIA
2 - Breathless for You
1 - All I Want Is You - TU SEI MIA
2 - Breathless for You
RECENSIONE A CURA DI SARA:
«Non c'era un posto in cui nascondermi.
In cui nascondermi dalla forza dei sentimenti che mi suscitava. E quasi
leggendomi nel pensiero, lui aggiunse "Sei mia Sophie, sei mia. Di nessun
altro. Per sempre."»
Ciao Insaziabili.
Oggi vi parlo di “Tu sei mia”, un
historical che ha molto diviso l'opinione dei lettori, sperando
di decifrare al
meglio quello che ha lasciato a me.

La premessa è che io amo gli storici, ma
in questo caso, non ho apprezzato un paio di cose.
Questa è la storia di un amore che sfida
le convenzioni. È la favola che ci raccontano da bambine e con la quale, noi
donne, fomentiamo la nostra idea romantica dell'amore. Tuttavia, ho trovato
irreali i riferimenti al mondo bondage.
Siamo nei primi anni del novecento,
parlare di sesso usando i termini che usa l'autrice stride un po' con il
contesto. La storia c'è, nulla di nuovo, è giusto dirlo, ma gli storici, come i
romance, non brillano certo per originalità . Si prestano allo scopo, che è
quello di far sognare, e questo basta o almeno basta a noi Insaziabili
sognatrici.
L'intera vicenda è carina, ma il
suo ritmo, all'inizio, risulta lento mentre incalza troppo nella seconda parte.
Non ho trovato l'equilibrio giusto nel suo modus narrandi e le
caratterizzazioni dei personaggi mi sono risultate insufficienti per capire. Ma
l'ambientazione mi è piaciuta, è stata argomentata bene ed è risultata
affascinante. L'epoca è accattivante e l'autrice ne ha colto ogni aspetto
storico. Tuttavia mi è sfuggito chi fosse veramente Ash, il perché di certi
suoi atteggiamenti, il suo passato ( surreale anche quello) e perfino il suo
presente. Ho trovato il testo ben scritto, l'autrice ha padronanza dello stile. È elegante,
mai pedissequa o impersonale. Non annoia insomma, ma purtroppo confonde,
proprio per la scelta che adotta di affrettarsi a concludere, accennare a certe
cose e poi lasciarle lì, prestate a dovere per risolvere qualche situazione.
Anche l'antagonista, lady Beatrice, è perfida, lo si capisce da subito, ma non
si delinea chiaramente rispetto al ruolo gravoso che ha sulla vicenda dei
protagonisti. Sophie è una bambina fragile fin dall'inizio che non ha molta
evoluzione nemmeno quando diventa donna. Rimane ai margini della sua vita,
avvinta dalla sua condizione sociale. Subisce: il passato della madre, i
pregiudizi, le offese, anche il primo approccio, non convenzionale al sesso.
Ama però, questo sì, ed è quello che ce la fa amare, perché si dona senza
riserva, con dolcezza, sapendo di doversi sacrificare ancora, per salvare
l'uomo di cui è innamorata. Ci sono molti personaggi che s'intrecciano nella
storia. Tutti trovano una collocazione coerente, non sono messi lì a caso e
arricchiscono senza creare ingombro.

RECENSIONE A CURA DI ANITA:
“Tu sei mia” è il primo capitolo di una duologia romance
storica e lascia col fiato sospeso, oltre che con una bella dose di rabbia
verso la protagonista.
La storia raccontata è quella di Sophie Davis, giovane
donna che passa da sguattera a cantante di successo e del duca Ash, suo amore
eterno e perduto.
La differenza di estrazione sociale tra i due non è un
ostacolo insormontabile, ma le convenzioni ancora radicate nella protagonista,
nonostante siamo negli anni Venti del ‘900, fanno si che i problemi si
moltiplichino tra i due, fino alla conclusione aperta del libro.
La storia si può dividere in due parti, una prima più
lenta, ricca di minuziose descrizioni, e una seconda più concitata, quasi
frettolosa che fa sembrare siano passati anni, quando invece il tutta questa
parte si svolge nel corso di circa un anno.

I protagonisti, non delineati a tutto tondo, offrono
un’immagine di sé quasi irreale.
Sophie è una giovane donna che inizia a raccontare la sua
storia da quando, tredicenne, resta orfana e va a servizio in una casa di
duchi.
Racconta i primi anni come sguattera, poi il salto di
qualità a cameriera personale di Lady Beatrice, una donna senza scrupoli che la
perseguiterà per tutto il romanzo, fino alla realizzazione del suo sogno,
d’amore e di carriera.
Il problema sostanziale di Sophie è l’ingenuità .
Nonostante cresca, si fida delle persone sbagliate e non ha un istinto forte
che possa aiutarla.
Molto bella e longilinea, se avesse un po’ di cervello in
più non guasterebbe.
Chi non ama le protagoniste femminili andrà a nozze con
questo libro e potrà trovare mille difetti a Sophie.
Dall’altra parte abbiamo Lord Asher. Un nobile con un
passato oscuro, bellissimo e dannato da sofferenze atroci che ha subito in
guerra.
Di lui si sa poco, tranne che attira facilmente l’odio di
chiunque.
Lo si scopre passo dopo passo, ma non lo si comprende
appieno. Ama Sophie profondamente ma non si impone su di lei, non sa
convincerla della forza del suo amore. È poco convincente e lei, testarda
com’è, non lo ascolta.
La cosa predominante tra i due, ma nel libro in toto, è
il sesso.

Le scene erotiche sono descritte abbastanza bene, non
sono volgari né eccessive, nonostante siano numerose.
Lo stile della’autrice è chiaro, anche se non
semplicissimo.
L’uso della prima persona favorisce l’immedesimazione ma
la frettolosità di alcune scene da un senso di caos generale che confonde sui
tempi della storia e sulle emozioni.
Rabbia, amore e dolore sono mescolati tra loro ma non
arrivano al lettore con forza travolgente, sembrano essere misurate, ponderate.
Probabilmente questo è dovuto al fatto che sia il primo
di due libri, forse è solo parte della tecnica dell’autrice.
Nonostante non sia un capolavoro, “Tu sei mia” non è
neanche un libro da buttare e riesce a guadagnare tre stelline su cinque, nella
speranza che il seguito possa riscattarlo di almeno una stella.
Voto:
Erotismo:
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libro semplicemente stupendo!
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