Traduttore: Roberta Scarabelli
Genere: Thriller
Editore: Garzanti
Pagine: 380
Prezzo: € 9,90
Uscita: 18 Settembre 2014
Editore: Garzanti
Pagine: 380
Prezzo: € 9,90
Uscita: 18 Settembre 2014
Sinossi:
Clarissa lo sa. Nulla, dopo quella notte che non ricorda, è più come prima. Quando ha accettato di uscire a cena con Rafe, un collega dell'università, l'ha fatto un po' per cortesia, un po' per svagarsi. Mai avrebbe immaginato che quelle poche ore potessero stravolgere la sua esistenza. Ma da allora qualcosa nel comportamento dell'uomo è cambiato. L'affetto si è trasformato in disperato bisogno. L'unica via d'uscita arriva dalla convocazione a far parte della giuria di un processo. Clarissa deve isolarsi dal mondo esterno, rendersi irreperibile, negarsi a ogni contatto. Ma Rafe riesce a raggiungerla anche lì. E quando il caso che sta giudicando comincia a mostrare più di una somiglianza con quanto sta vivendo in prima persona, Clarissa si rende conto che se vuole liberarsi dalla paura deve controbattere colpo su colpo. Capisce che in gioco c'è molto più della sua libertà. Fino alle estreme, imprevedibili conseguenze.
Bellissimo romanzo thriller! Talmente ben scritto, con un’impronta
psicologica chiara e netta, che ogni pagina reca la traccia del persecutore,
l’ossessione che gesto dopo gesto si fa sempre più tenace, e quella della perseguitata,
la cui paura è palpabile ma non le manca la volontà di combattere.
Fa paura sapere che una persona ha perso il controllo, spaventa realizzare
che da quell'individuo puoi ottenere solo dolore e angoscia. La
sua schizofrenia atterrisce, riconoscere la pianificazione degli attacchi terrorizza,
rendersi conto che forse tutto sarebbe successo anche se avessimo colto i primi
segnali. Il punto di partenza è chiaro: “Il rifiuto era probabilmente la chiave
di tutto” e da quel rifiuto è nato un caso che viene definito ‘ad alta priorità’,
svelando così quanto si sia in pericolo, quanto la vita sia appesa a un filo e
tra le mani di qualcuno che si detesta.
Clarissa è la vittima prescelta, ma non per sua volontà. Non è una ex
fidanzata, ha solo la sfortuna di assomigliare a una delle vittime dello
stalker. Il suo incubo inizia in un momento della sua vita in cui si sente
sola. Forse per questo non capta i segnali
di pericolo nel suo interagire con Rafe. Ma è una ragazza in gamba. Si informa su
quale sia l’atteggiamento migliore da assumere soprattutto quando si trova faccia
a faccia con il suo persecutore. Il risultato è sempre lo stesso. Da sole non
ci si può far giustizia! Seguire piccoli accorgimenti nella routine quotidiana aiuta,
ma solo la polizia può intervenire per far cessare la persecuzione.
Clarissa in questo caso non è sola. Ha qualcuno che senza saperlo l’ha aiutata,
ma a che prezzo? Di certo alla fine di questo romanzo Clarissa ne esce come una
donna sfortunata dal punto di vista sentimentale. Tre uomini sono passati nella
sua vita e tutti e tre hanno dei segreti e non si fanno alcuno scrupolo a ferirla
e ad abbandonarla.
Il finale è stato decisamente oltre ogni fantasia. Bello, dolce, ma anche tanto
triste. Per la serie piove sul bagnato
Clarissa ora deve continuare la sua vita e lasciarsi il passato alle spalle perché
un futuro gioioso l’attende. Ma il male che le è stato fatto l'ha ferita anima
e corpo, e quelle ferite non guariranno mai. Può solo consolarsi pensando che
ha realizzato il suo sogno, ma questo basterà a farla sorridere al futuro?
Mi è piaciuta la distribuzione delle sequenze, separando la narrazione della
vita quotidiana di Clarissa da quella degli incontri o contatti con il suo
stalker. Quasi un voler entrare nella sua sfera privata, a voler dire al
lettore ‘Inizia ad aver paura… lui è tornato e lei non può far niente!’. Una scelta
da lodare!
È il primo romanzo thriller che leggo dopo anni e mi è piaciuto. Vivere la
paura di Clarissa, vittima di stalking, mi ha fatto riflettere. Questa potrebbe
essere una storia vera, non semplice frutto dell’immaginazione.
Gli stalker sono numerosi e fanno paura per l’incapacità di trattenersi dal
dispensare dolore e paura. Tutto questo perché? Per un’ossessione. Questa
parola di per sé già ha una connotazione negativa, ma associata a gesti ripetitivi
accuratamente scelti per tormentare la vittima affinché perda la propria indipendenza,
le amicizie, la privacy, e il senso di colpa e la vergogna che bruciano sulla
pelle e di cui non si è artefici, fa maledettamente paura.
Che bella recensione, mi hai molto incuriosito. Non sono un'amante dei thriller però il tema trattato da questo romanzo è molto attuale (purtroppo) e da quello che scrivi sembra anche ben fatto.
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