Genere: Narrativa
Editore: Giunti
Pagine: 352
Prezzo ebook: € 9,99 (e-book); € 18,00
Uscita: 8 marzo 2016
Sinossi:
Singapore
è una bolla luminosa a misura di gente privilegiata e Lea, che non
indossa nemmeno un gioiello, ha lasciato Roma per vivere lì. Ha
sposato un avvocato di successo che nel tempio finanziario del
consumo ha trovato le sue soddisfazioni. Anche se a tratti è punta
da una nota di malinconia, la ragione le dice che non avrebbe potuto
fare scelta migliore: Vittorio è affidabile, ambizioso, accudente.
È un uomo che prende le cose di petto e aggiusta quello che non va;
come quando ha raccolto lei, sotto la pioggia, un pomeriggio
londinese di tanti anni prima. Al cuore di Lea invece basta
pochissimo per confondersi: l’immagine di un ragazzino introverso,
curvo su una scrivania a darle ripetizioni di matematica. Si chiama
Giacomo e Lea non ha mai smesso di pensare a lui. L’alunno più
brillante, il professore più corteggiato, l’amante passionale,
l’uomo codardo. Lea sa bene che deve stargli lontano, perché
Giacomo può farle male: c’è un’ombra in lui, qualcosa che le
sfugge, ma che lentamente lo divora.
Quando una piccola casa editrice accoglie il romanzo che ha scritto, Lea è costretta a tornare a Roma, e ogni proposito crolla. Il passato con tutta la sua prepotenza li travolge ancora una volta, con maggior violenza e pericolo. Secondo i principi della fisica che Giacomo le ha insegnato, nulla può separare due particelle quantiche una volta che sono entrate in contatto. Saranno legate per sempre, anche se procedono su strade diverse, lontane e imprevedibili.
Un romanzo che lascia senza fiato. Una storia appassionante e poetica, carica di emozione e colpi di scena. Una riflessione a tutto tondo sull'amore e sul destino, da una delle scrittrici più forti e amate della narrativa contemporanea.
Quando una piccola casa editrice accoglie il romanzo che ha scritto, Lea è costretta a tornare a Roma, e ogni proposito crolla. Il passato con tutta la sua prepotenza li travolge ancora una volta, con maggior violenza e pericolo. Secondo i principi della fisica che Giacomo le ha insegnato, nulla può separare due particelle quantiche una volta che sono entrate in contatto. Saranno legate per sempre, anche se procedono su strade diverse, lontane e imprevedibili.
Un romanzo che lascia senza fiato. Una storia appassionante e poetica, carica di emozione e colpi di scena. Una riflessione a tutto tondo sull'amore e sul destino, da una delle scrittrici più forti e amate della narrativa contemporanea.
‘Equazione di un
amore’: la mia prima impressione è stata quella di pensare che il titolo
fosse assurdo. Un’equazione è frutto di un calcolo matematico, preciso,
statico. Tutto ciò che l’amore non è. Quindi ho pensato che forse qualcuno era
riuscito a trovare una formula che potesse spiegare l’amore, che potesse
scientificamente garantire l’esistenza di un sentimento umano, di quel sentimento
da cui nessuno è immune.
Il romanzo è di una
bellezza straordinaria. Un inizio un po’ banale forse, ma come un motore diesel
ha bisogno di riscaldarsi e poi vola e corre all’impazzata in un susseguirsi di
vicissitudini che fanno piangere l’anima e il cuore. Le teorie di fisica
quantistica che interrompono la narrazione, ma che sembrano appropriate ai
comportamenti assunti dai protagonisti, quasi mi spaventano. Ho trovato questa
capacità descrittiva adeguata e pertinente.
Il romanzo racconta la
storia della vita di Lea e Giacomo, che ruota intorno alla loro storia d’amore,
fatta di 20 anni di pianti, di risate, di orgoglio spezzato e di attese
palpitanti. Banalmente potremmo dire che Lea rincorre Giacomo ogni qualvolta la
vita le dà l’occasione e puntualmente Giacomo ‘approfitta’ della disponibilità
della donna per poi rinchiudersi nel suo silenzio con conseguente
allontanamento. La storia non è poi così semplice. Alla base della storia c’è
tutto un risvolto psicologico che viene svelato alla fine, che assolve Giacomo
e che ridà colore alla vita di Lea.
La protagonista è una
donna che alla soglia dei trentacinque anni è sposata con un uomo, Vittorio,
che la porta a vivere in un altro continente per esigenze di lavoro. Una vita
che a Lea non piace perché lei è disordinata, nei sentimenti e nella vita, e
non riesce a trovare la sua collocazione accanto ad un uomo così ordinato e
vivere a Singapore dove tutto è più che ordinato. Se Lea non avesse avuto un
passato così tormentato, sarebbero stati la coppia perfetta: lui avrebbe
appagato la sua necessità di metodicità e di controllo, lei avrebbe potuto
appoggiarsi a qualcuno per affrontare la vita. Il tormento di Lea però ha
radici lontane, che portano a un ragazzo che le ha rubato il cuore, l’anima e
l’orgoglio. Leggiamo nel romanzo di tutte le volte in cui Lea ha aperto il suo
cuore a Giacomo nel corso di questi venti anni e come lui abbia preso tutto
quello che Lea gli dava, con un atteggiamento anche amorevole e sincero, ma che
alla fine si trasformava in un deludente e sanguinante addio.
Ci sono amori che aprono
spazi e altri che quegli spazi lo riempiono. Amori che spalancano finestre,
facendo entrare il vento, la pioggia, la neve; e altri che si preoccupano solo
di proteggere, di tenere al riparo dalle intemperie. Giacomo era stato uno di
quegli amori dolorosi, da porte aperte e mai richiuse. Era colato negli
interstizi delle mattonelle, nelle crepe dei muri, non con l’intento di colmare
o livellare, piuttosto con la voracità di un’infiltrazione. Eppure, il loro era
stato un legame indissolubile, di quelli che si nutrono nell’oscurità dei
ricordi.
Giacomo è il tallone
d’Achille di Lea, è la sua gioia, ma anche la sua disperazione. Giacomo ha
paura dell’amore, un lettore attento lo capisce. Non è così immaturo ed
indifferente, perché anche lui soffre ma non lo mostra. Il seguente passaggio è
di una cattiveria tremenda, ma spiega esattamente cosa pensa Giacomo
dell’amore:
“Ecco, vedo, mi fa
paura lo sguardo di quel cane” se ne esce a un certo punto lui, rompendo il
silenzio.
“Scusa?”
“Il modo in cui
guarda il suo padrone. Pende dalle sue labbra. Se quel ragazzino fosse capace
di tirare il legnetto fino al largo, il cane ci arriverebbe a nuoto anche a
costo di creparci, in mezzo a quelle onde.” No, è chiaro, se si fosse buttata
in mare non avrebbe fatto un passo per salvarla, Giacomo non è l’eroe della sua
storia.
“ Io vedo uno sguardo
amorevole.”
“Quello è bisogno,
dipendenza” le dice, “E mi spaventa quel modo di legarsi a qualcuno. Mi angoscia
l’idea di dove si è disposti a spingersi per quello che tu definisci amore.”
Giacomo riesce a
rivelare la natura della sua continua indisposizione solo alla fine della sua
tormentata storia, quando finalmente rivela i motivi di questo suo ostracismo,
che non riguarda il suo rapporto con Lea, ma che ha un retaggio più doloroso.
Giacomo e Lea si amano,
ma il destino riserva loro un finale completamente diverso da quello che i due
amanti avevano programmato. Alla fine saranno i loro cuori che si cercheranno
ed una volta che si incontreranno batteranno l’uno per l’altro, ma ahimè, in un
modo che riecheggia di entità superiori, di attrazione mistica, di spiriti
guida.
I
personaggi secondari sono fondamentali alla storia, dall’inizio alla fine: da
Lin Yu a Caroline, fino a quel grillo parlante della cara amica e confidente, a
volte madre a volte sorella, di Bianca. Con Lin Yu e Caroline ho letto le fasi
della rinascita: quella di Lin Yu è una nuova vita che comincia dopo
un’operazione difficile, ma che sta per diventare migliore mentre Caroline è
diventata l’ancora di salvataggio (inappropriata?) di Vittorio, perspicace uomo
di affari, ma anche tristemente vittima di una realtà che aveva capito e forse
aveva accettato per amore della moglie.
Questo romanzo crea
sbalzi di umore, suscita sentimenti contrastanti, fa piangere. Può aprire un
baratro nel cuore del lettore e le lacrime scendono copiose per più di un
motivo. Tutto ciò è possibile grazie alla grande capacità narrativa
dell’autrice, Simona Sparaco, che ha la grande dote di raccontare la vita, i
sentimenti con grande umanità e verità. Le sue parole entrano nell’animo e ti
scuotono perché forse possiamo anche rivederci in questi personaggi, soffrire
con loro perché riconosciamo la loro sofferenza come la nostra. Ci spinge
all’autoanalisi e a leggere tutto il romanzo, fino alla fine, perché questo è
un romanzo che vale la pena leggere e che farei leggere a tutti.
Mi spiace di non essere
riuscita a toccare tutti i punti che mi interessava dettagliare. Ho
sottolineato tante citazioni, ma non ho intenzione di scrivere altro per paura
di fare spoiler. Mi auguro di aver fatto nascere la curiosità di leggere questo
romanzo e personalmente mi riprometto di leggere altri romanzi di Simona che
saranno sicuramente belli come ‘Equazione di un amore’.
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