Traduttore: Cristina Fontana
Genere: M/M
Editore: Dreamspinner Press
Pagine: 246
Prezzo: € 4,61
Uscita: 24 Gennaio 2017
Sinossi:
A
Mitch Jenkins viene a mancare la terra sotto i piedi quando la relazione di due
anni con il suo compagno arriva a una brusca fine. Sono passati due mesi e lui
sta ancora soffrendo. Nel tentativo di risollevargli il morale, un collega lo
conduce in un club ʻsegretoʼ. Mitch non è
minimamente interessato a quei giovani gay che si pavoneggiano, finché non nota
in fondo alla sala un ragazzo con il naso infilato in un libro, incurante
dell’ambiente circostante. Adesso sì che Mitch
è interessato.
Nikko
Kurokawa vuole estinguere il proprio debito e andarsene dal Black Lounge.
Guadagnarsi la libertà non è un compito semplice, specialmente quando inizia ad
attirare l’attenzione. La vita diventa un po’ più facile da sopportare quando
conosce Mitch. Lui non è come gli altri uomini che frequentano il club. Mitch
lo intriga e riesce a catturare il suo cuore, dandogli il coraggio di
affrontare qualsiasi cosa. A breve Nikko sarà fuori di lì, e lui e Mitch
potranno capire se esiste un futuro per loro.
Nessuno
dei due ha tenuto conto di chi non vuole che Nikko se ne vada…
L'anno scorso, in occasione dell'M/M Romance
Meeting, ho conosciuto questa simpaticissima signora inglese di cui avevo già
letto un libro, che ovviamente avevo portato per farmi autografare!
Una signora molto dolce, disponibile a
chiacchierare con tutti e che conosce un po' anche l'italiano, l'aveva studiato
anni fa ma raramente aveva avuto occasione di metterlo in pratica.
Mi piace molto come scrive e devo dirvi che
finora avevo letto solo le sue storie più dolci e romantiche, uscite in self.
Quando è stata annunciata l'uscita di questo libro ero molto curiosa di
leggerlo; dalla trama avevo intuito che sarebbe stato molto diverso da quelli
letti in precedenza.
IL DEBITO è la storia di un professore di scuola
superiore che ha superato la quarantina, Mitch, e di un ragazzo molto più
giovane di lui, che al momento sta vivendo un incubo in un bordello extra
lusso, Nikko.
Mitch ha chiuso da un paio di mesi la relazione
che aveva con un uomo che in fondo non amava, è profondamente solo e abbattuto.
Sta cercando di nascondersi dagli amici e dalla numerosa famiglia composta da
fratelli, maschie e femmine, ugualmente impiccioni, una madre dolcissima e un
ex militare come padre, che l'hanno sempre sostenuto e vorrebbe stargli vicino.
E' comunque solo, ha bisogno di compagnia ma non
vuole cominciare nessuna relazione: è arrivato al punto di cercare su internet
un servizio di accompagnatori piuttosto che ripiombare in una relazione che
potrebbe finire male.
Una sera viene convito dall'amico e collega
Aaron a visitare un club molto esclusivo di New York, di cui Aaron è socio:
quello che ancora non sa è che il night club non è altro che un bordello di
lusso, che accoglie clienti facoltosi disposti a pagare alte somme per sfogare
appetiti sessuali al limite della violenza e rimanere nell'anonimato.
Non sa nemmeno che l'incontro con il giovane
prostituto Nikko gli cambierà per sempre la vita.
“In fondo alla stanza c’erano un tavolino e
un paio di poltrone, una di fronte all’altra. In una sedeva un giovane con
lunghi capelli neri legati in una treccia che ricadeva sulla schiena.
Dall’aspetto sembrava giapponese, con piccoli occhiali rotondi appoggiati sul
naso. Da quello che vedeva Mitch, fisicamente era esile e non molto
alto...Quegli occhi erano accattivanti, un marrone intenso e profondo,
incorniciati da lunghe ciglia nere come il carbone, su un viso pallido e
immacolato.”
Mitch è combattuto tra la voglia di possedere il
dolce e taciturno Nikko, il desiderio viscerale di proteggerlo e la vergogna di
stare pagando il ragazzo per un rapporto sessuale; in Nikko c'è qualcosa che lo
spinge ad essere tenero, dolce, protettivo. Il ricordo della loro notte
“sponsorizzata in amicizia” da Aaron – dio quanto mi sta antipatico, non è la
filantropia che lo muove... - lo tormenta giorno e notte. Si era ripromesso di
non tornare al club, di non diventarne socio, non se lo può economicamente
permettere, ma il richiamo degli occhi di Nikko è irresistibile.
Nikko non si trova al club per sua volontà: sta
cercando di estinguere un debito contratto dal fratello maggiore, che sta
mettendo a serio repentaglio la sua incolumità fisica e psichica. Ingenuamente
crede che starà lì per poco tempo; il ragazzo ha un senso dell'onore molto
radicato, farebbe di tutto per l'unico fratello, la sua sola famiglia dopo la
morte dei genitori e del ricovero in casa di cura dell'anziana nonna malata di alzheimer.
Il ricordo di Mitch è l'unica cosa che lo
mantiene lucido
“Pareva che il primo incontro di Nikko con un
cliente sarebbe stato il metro di misura per tutti gli altri che sarebbero
seguiti. Mitch era stato… Nikko chiuse gli occhi e cercò di raffigurarsi l’uomo
alto dal petto villoso e i caldi occhi castani. Gentile. Buono. Premuroso. E,
sfortunatamente, curioso...Quei preziosi minuti furono permeati da una languida
sensazione che fu come un balsamo per la sua anima. In quella bolla temporale,
si dimenticò di Mr. M, del club e del suo dolore interiore. Era tra le braccia
di un altro uomo e lì si sentiva al sicuro e amato. Non assomigliava alla
realtà che Nikko conosceva, e in quel breve momento incantato ne fu felice.”
La narrazione della prigionia di Nikko e suo
fratello mi ha veramente straziato l'anima: mi sono dovuta fermare più di una
volta durante la lettura per riprendere fiato; ho pensato ben due volte di
abbandonare perché il dolore di Nikko mi arrivava al cuore. Ho stretto i denti
e continuato: si sa che nei romance il lieto fine è d'obbligo, ma l'autrice è
stata davvero brava, perché me l'ha fatto veramente sospirare. Mi ha messo
veramente in crisi, ma volevo davvero sapere come sarebbe stato il futuro per
Mitch e Nikko.
Ovviamente Nikko verrà liberato – sapevo che
c'era un infiltrato nel club ma ho clamorosamente sbagliato uomo! - e la
seconda parte del libro è dolcissima, con coprotagonista tutta la chiassosa
famiglia di Mitch, con mamma Valerie in pole position!
Una piccola donna forte, mamma chioccia per
eccellenza, qui con Mitch.
“Pensi che non lo sappia? Ti ho visto,
ogni volta che hai portato qualcuno a casa. Ho visto in te la speranza. Non
importava chi varcava con te quella porta, ho cercato di farlo sentire a casa,
sai perché? Un giorno avrebbe potuto trattarsi del mio futuro genero”, ma anche
con Nikko:
“Malcolm e Mitch non ci stanno aspettando?”
Lei rise. “Quei due sono grandi abbastanza per cavarsela da soli. Mi piacerebbe
passare del tempo con te.” Cosa c’è in questa famiglia? Mitch, Valerie,
Malcolm, tutti loro avevano quella caratteristica, qualcosa che li rendeva
irresistibili. Nikko sorrise tra sé. Forse è perché sono persone sincere, brave
persone...“Sarò onesta. All’inizio, quando ho saputo la tua età, mi sono
preoccupata. Ora non lo sono più. Mi immagino il futuro e vedo Mitch a
settant’anni e tu ancora un pollastrello di quarantasette.” Anche lui rise, ma
quello che lo sorprendeva era che Valerie li vedesse ancora insieme dopo
venticinque anni. Diventare vecchi insieme. Sentì le farfalle nello stomaco e
capì che l’idea non lo spaventava.”
Nikko è riservato, educato, silenzioso, ma una
volta al sicuro ci saranno delle belle sorprese in serbo per Mitch! Il suo
aspetto delicato ed esile l'ha proprio messo fuori strada!
Un libro con un finale
dove tutti i tasselli vanno al loro giusto posto; non avrei potuto pensare ad
un finale migliore, con una regia magistralmente curata da mamma Valerie: pensa
veramente a tutto quella donna! Chiedete pure al padre di Mitch chi comanda!
Nessun commento:
Posta un commento