Recensione: "LO STRANO CASO DELL'APPRENDISTA LIBRAIA" di Deborah Meyler

Una piccola libreria a New York.

Un amore da dimenticare.

Una magia tra i libri.

Traduttore: Claudia Marseguerra

Genere: Romanzo

Editore: Garzanti

Pagine: 360

Prezzo: €13,94

Uscita: 28 Agosto 2017
Uscita ebook: 4 Settembre 2014

Prezzo ebook: € 9,99

Sinossi:

Esme ama ogni angolo di New York, e soprattutto quello che considera il suo posto speciale: La Civetta, una piccola libreria nell’Upper West Side. Un luogo magico in cui si narra che Pynchon ami passare i pomeriggi d’inverno e che nasconde insoliti tesori, come una prima edizione del Vecchio e il mare di Hemingway. Ed è lì che il destino decide di sorriderle quando sulla vetrina della libreria vede appeso un cartello: cercasi libraia. È l’occasione che aspettava, il lavoro di cui ha tanto bisogno. Perché a soli ventitré anni è incinta e non sa cosa fare: il fidanzato Mitchell l’ha lasciata prima che potesse parlargli del bambino. Ma Esme non ha nessuna idea di come funzioni una libreria. Per fortuna ad aiutarla ci sono i suoi curiosi colleghi: George, che crede ancora che le parole possano cambiare il mondo; Mary, che ha un consiglio per tutti; David e il suo sogno di fare l’attore. Poi c’è Luke, timido e taciturno, che comunica con lei con le note della sua chitarra. Sono loro a insegnarle la difficile arte di indovinare i desideri dei lettori: Il Mago di Oz può salvare una giornata storta, Il giovane Holden fa vedere le cose da una nuova prospettiva e tra le opere di Shakespeare si trova sempre una risposta per ogni domanda. E proprio quando Esme riesce di nuovo a guardare al futuro con fiducia, la vita la sorprende ancora: Mitchell viene a sapere del bambino e vuole tornare con lei. Esme si trova davanti a un bivio. Il suo più grande desiderio sta per realizzarsi, ma non è più la ragazza spaventata di un tempo e non sa più se è quello che vuole davvero. Perché a volte basta la pagina di un libro, una melodia sussurrata, una chiacchierata a cuore aperto con un nuovo amico per capire chi si è veramente. Perché Esme non è più un’apprendista libraia, ora è una libraia per scelta. Lo strano caso dell’apprendista libraia è il romanzo più amato dalle librerie indipendenti americane. Grazie a loro è partito un passaparola tra i lettori che ne sono rimasti incantati. Deborah Meyler è convinta che l’esperienza più bella della sua vita sia stata lavorare in un negozio di libri e ha deciso di descriverla. Un romanzo che ricorda a tutti noi come il fascino delle librerie sia intramontabile. E che spesso quei luoghi pieni di scaffali polverosi nascondono sorprese inaspettate.

«Un romanzo pieno di vita che apre il cuore e regala buonumore. E che vi mostrerà che le librerie, a volte, sono un posto magico.»

Booklist

«In poco tempo è diventato il libro più amato da tutte le librerie. Questo romanzo è un fenomeno.»

Usa Today

L'autrice:

Deborah Meyler è nata a Manchester, ha frequentato il Trinity College a Oxford e poi la St Andrews University. Qualche anno dopo si è trasferita a New York: qui ha aperto due librerie indipendenti, che sono sopravvissute nonostante la crisi.

Il suo primo romanzo è Lo strano caso dell'apprendista libraia, con cui ha ottenuto grande successo in America.

RECENSIONE A CURA DI BIOLA:

“Lo so che me ne pentirò, lo so che le romantiche eroine ottocentesche dei romanzi di Jane Austen non avrebbero mai detto di sì se avessero nutrito anche il minimo dubbio sui sentimenti dell’eroe, ma io sono fatta di carne, non di parole.”

“Lo strano caso dell’apprendista libraia” è uno di quei libri che vanno letti con accanto una tazza di tè o caffè, gustandone ogni parola, lasciandosi trasportare completamente all’interno della storia. Ho avuto, fin dal principio, delle aspettative davvero alte nei confronti di questo romanzo e per mia fortuna in buona parte ne sono stata soddisfatta.

Esme, la protagonista, si ritrova lontana da casa, incinta e con un fidanzato, Mitchell, che spesso lascia davvero desiderare. Devo dire che questa figura maschile è riuscita fin dal primo capitolo a farsi odiare dalla sottoscritta, fino alla fine non sono riuscita a comprendere l’amore che Esme dice di provare nei suoi confronti, quando non ha fatto altro che essere insopportabile nei suoi confronti non esitando, spesso, a umiliarla. Immaginate adesso di avere davanti un uomo pieno di soldi, proveniente da una famiglia benestante con un cognome importante, che vive per lo più di apparenze. Come amare un uomo del genere? Beh, io di certo non lo capisco, ed è per questo che durante il libro le mie espressioni cambiavano continuamente dinanzi ai comportamenti di Esme. Nella mia mente le urlavo di stare lontana da lui perché non la meritava affatto! Ma purtroppo quando si dice che l’amore è cieco, spesso è davvero così.

Tralasciando questo legame sentimentale della protagonista, il resto è meraviglia. In primis l’amica e vicina di casa Stella, una ragazza stravagante ma che sa il fatto suo.

Esme è uno dei pochi personaggi femminili che mi è piaciuto, tralasciando alcune sue scelte con la quale non sono mai stata d’accordo, per il resto è ben composto. La sua passione per l’arte è riuscita a coinvolgere anche me, ed è una cosa che ho apprezzato tanto.

Per ultimi, ci sono i personaggi della Civetta, la libreria in cui riuscirà a trovare lavoro Esme. Che dire, avete presente l’ambiente in cui ogni lettore/lettrice vorrebbe vivere? Bene, la Civetta è il posto ideale. È davvero impossibile non innamorarsene. È un angolo di paradiso in cui i libri, la carta, hanno davvero importanza, in cui è possibile ancora sentire l’odore dell’inchiostro sulle pagine, in cui il libro usato rappresenta qualcosa di valore. Ciò che rende la Civetta un luogo ancor più amabile sono i personaggi che ci lavorano, ognuno differente e davvero particolare. A partire da George, il proprietario della libreria (che avrei volentieri estratto dal libro per qualche ora, giusto per farci una chiacchierata), per arrivare a Luke, della quale mi sono completamente innamorata (ammetto di aver fatto il tifo affinché tra lui ed Esme ci fosse del tenero), e a Nimpo che è davvero riuscito a farsi spazio nel mio cuore insieme a Dennis. Certamente non è finita qui, ce ne sono degli altri, ma non voglio rubarvi la sorpresa di scoprirli da soli, ho solamente citato quelli che mi hanno colpita di più!

Alla trama ben costruita e ai personaggi completi da ogni punto di vista (tranne quello di Mitchell che fino alla fine non ho ben capito) si aggiunge uno stile di scrittura che ho amato alla follia, descrittivo quanto basta per catapultarsi a New York nella mente di Esme, vivendo insieme a lei ogni momento della sua giornata. La cosa che mi ha lasciata un po’ perplessa, e che ha ridotto il giudizio alle quattro stelle, è stata la conclusione: mi ha lasciato l’amaro in bocca, non mi ha soddisfatta. Mi sarei aspettata qualche spiegazione più approfondita, o almeno una fine più completa. È come se mi avesse lasciata sospesa nell’aria, non ero ancora pronta a lasciare questo libro. Nonostante tutto, vale davvero la pena perdersi tra queste pagine.

Voto: