Genere: Romance, Adult, Storico
Editore: Self-Publishing, Amazon
Prezzo: 2.99 euro
Data di uscita: 8 Aprile 2014
Sinossi:
Nel Regno delle Due Sicilie di Ferdinando I di Borbone, si racconta di Federico Dalla Croce e della bella che rapì il suo cuore, Bianca Di Albano. Tra segreti, intrighi, guerre e balli in maschera, l’amore che voleva essere consumato e doveva essere ascoltato. Una storia avvolgente e sensuale tra un anticonformista e ribelle baronetto e una dolce quanto pericolosa donzella in una Napoli vivace e tumultuosa.
Nel Regno delle Due Sicilie di Ferdinando I di Borbone, si racconta di Federico Dalla Croce e della bella che rapì il suo cuore, Bianca Di Albano. Tra segreti, intrighi, guerre e balli in maschera, l’amore che voleva essere consumato e doveva essere ascoltato. Una storia avvolgente e sensuale tra un anticonformista e ribelle baronetto e una dolce quanto pericolosa donzella in una Napoli vivace e tumultuosa.
L’autrice:
Cristina è una giovane donna nata nell'estremo Sud della Calabria, è amante della scrittura e della lettura da sempre, ma anche del disegno e dell’arte, tant’è vero che sin da bambina, quando ancora non sapeva scrivere, accompagnava le sue storie ai disegni acerbi dei suoi personaggi. Sul mondo del web è conosciuta per aver scritto diversi anni all'interno della piattaforma di EFP (sito italiano di fanfiction e storie originali).
Nel dicembre del 2012 ha esordito con Il Figlio Ribelle (che spera diventerà il suo primo romanzo. E forse c'è riuscita!). Il Figlio Ribelle è la sua storia più conosciuta perché di anteriore pubblicazione, presentata con cadenza settimanale a capitoli come romance sul popolare sito di fanfiction. I generi che preferisce nel mondo della letteratura sono il paranormal, il distopico e il romance storico e contemporaneo. Ha un animo sensibile e sognatore che preferisce stimolare con una buona musica di sottofondo, immergendosi magari nella natura, nei boschi e nelle foreste che – sotto sotto – crede siano incantate.Potete trovarla sul suo blog http://cristinakhristh.blogspot.it/ sulla pagina facebook dedicata al romanzo https://www.facebook.com/pages/Il-Figlio-Ribelle-di-Cristina-Zavettieri/248082345271594?ref=hl e sul gruppo personalehttps://www.facebook.com/groups/488372524622219/
Recensione
a cura di Anita Blake:
“Il figlio ribelle” è il romanzo d’esordio dell’autrice
italiana Cristina Zavattieri. L’opera, già nota a molto del mondo on line, è
già stata pubblicata a puntate, dalla stessa autrice, nel sito per fan writers
“EFP”.
Il libro, che rientra nel genere del “Romance Storico”,
racconta la storia d’amore tra il barone Federico Dalla Croce e la contessa
Bianca di Albano.
Sullo sfondo della conquista napoleonica del Regno delle
Due Sicilie, questi personaggi vivono il loro tumultuoso amore consumandosi
fino in fondo, senza risparmiare nulla.
Come ogni romance storico che si rispetti ha come protagonisti
un libertino indomabile e una protagonista femminile testarda e fuori dagli
schemi. Gli eventi si svolgono in un tempo lontano dal nostro, anche se non
troppo, visto che ci troviamo alla fine del 1700.
I protagonisti non si amano ma sono inspiegabilmente
attratti l’uno dall’altra e, infine, sconfiggono gli ostacoli che si parano
davanti al loro futuro.
Federico è figlio del suo tempo e della sua città . Ha
tutto quello che deve avere un libertino ribelle e benestante del Settecento,
ma ha anche tutte quelle caratteristiche tipiche dei napoletani, come la
giocosità e l’allegria. Non ha la tendenza al dramma, ma capisce quando è il
momento di comportarsi da uomo serio.
Forse a causa della parte da protagonista che ebbe, nel
1999, nel film “Ferdinando e Carolina” di Lina Wertmuller, che ha tanta
pertinenza con questo romanzo, risulta facile identificare Federico con
l’attore partenopeo Sergio Assisi.
Bello dagli occhi verdi, solare, spensierato ma con un
tesoro custodito sotto la facciata da guagliuncello.
Bianca, dal canto suo, non è facile da identificare.
Ribelle e indipendente, al contrario di Federico, risulta pesante in alcuni
momenti.
Fatica ad ammettere i propri sentimenti persino con se
stessa, nonostante la loro evidenza.
Si ostina a voler fare la dura, la donna offesa e
maltrattata da un uomo che invece la venera.
Per molti, amare le protagoniste femminili non è semplice
e Bianca non facilita per nulla questo compito.
Tuttavia entrambi sono personaggi completi, sviscerati e
analizzati bene e coerenti con le loro azioni.
La storia, nonostante sia un po’ lenta, scorre bene e
senza intoppi.
Alcune lungaggini, dovute soprattutto alle liti
coniugali, si potevano evitare per snellire la storia e far risaltare il brio e
la forza dei protagonisti.
Quella del “Il figlio ribelle” è una storia completa e
complessa.
In accordo con tale completezza e complessità , lo stile è
serio e misurato. Si differenziano i momenti di gioco da quelli di spessore, il
momento dell’amore fisico da quello dei sentimenti. Stessa cosa avviene per le
vicende storiche: analizzate ma non sviscerate.
Tuttavia, si poteva dare maggior spazio alle peripezie.
Le amanti di Federico ricoprono un ruolo troppo marginale: se sviluppato bene,
questo era un particolare che avrebbe arricchito la storia.
Nonostante i numerosi aspetti positivi appena elencati -
coerenza, completezza e sviluppo dei personaggi - si nota che si tratta di un
lavoro d’esordio. Oltre ai refusi, che non devono essere presenti, ma possono
sfuggire, si sente la mancanza di un lavoro di editing e rilettura da parte di
terzi.
Questo fattore toglie qualcosa a una storia con un ottimo
potenziale, ma deve servire da pungolo per la nostra Cristina a scrivere ancora
e cercare di dare sempre il meglio nei suoi lavori.
Nella speranza che “Il figlio ribelle” sia il primo di molti
successi, tre stelline a questa storia d’amore turbolenta e divertente.
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