Ritorna Laura Gay con una nuova, importantissima lezione di scrittura: come usare la punteggiatura nei dialoghi? Scopritelo!
Lezione 22
Ciao a
tutti. Dopo un periodo di assenza ho deciso di tornare a parlarvi di dialoghi,
perché mi sono resa conto che c’è un argomento che va approfondito: la
punteggiatura. Mi arrivano decine di manoscritti in cui noto una gran
confusione, a riguardo. Quindi, cerchiamo di chiarire un po’ di cose.
È
risaputo che per aprire e chiudere un dialogo esistono diversi modi: l’utilizzo
dei caporali, delle lineette o delle virgolette. A meno che non pubblichiate
con un editore – in questo caso sarà la casa editrice a imporvi le sue regole –
potete usare una qualsiasi tra queste opzioni, a vostro piacimento. Ma, mi
raccomando, non cercate di essere originali a tutti i costi, trovando nuove possibilità.
In un romanzo self, una volta mi è capitato di trovare, al posto dei caporali,
i puntini che si usano per gli elenchi. Mi vengono i brividi al solo pensiero.
In questi casi evitate l’originalità: niente puntini, asterischi, cuoricini e
via dicendo. Vi rendereste solo ridicoli.
Detto
questo, vediamo di stabilire qualche regola:
1) Prima
di un dialogo non è obbligatorio mettere sempre i due punti. I due
punti vanno inseriti se prima del dialogo utilizziamo il verbo dire o uno dei
suoi derivati. In caso contrario, non metteteli. Facciamo qualche esempio:
Mario si avvicinò a Giulia e disse: «Ciao, come
stai? Sono secoli che non ti fai vedere».
oppure
Mario si
avvicinò a Giulia, gli occhi fissi nei suoi. «Ciao, come stai? Sono secoli che
non ti fai vedere».
ma non
Mario si
avvicinò a Giulia, gli occhi fissi nei suoi: «Ciao, come stai? Sono secoli che
non ti fai vedere».
2) Dopo i due punti non ci vuole il salto riga. Spesso leggo manoscritti in cui, dopo il classico
“disse” e i due punti, l’autrice va a capo. Perché? I due punti indicano
qualcosa che segue, il dialogo appunto, quindi perché non continuare sulla
stessa riga? Il salto riga avrebbe senso se dopo ci fosse un elenco, ma se
apriamo un dialogo facciamolo di seguito ai due punti, come nell’esempio che
vedete sopra.
3) Se usate la lineetta al posto dei caporali, si
mette a inizio dialogo ma non alla fine. A
meno che il discorso non continui subito dopo, ovviamente. Facciamo un esempio:
Mario si
avvicinò a Giulia, gli occhi fissi nei suoi. – Ciao, come stai? Sono secoli che non ti fai
vedere.
oppure
Mario si
avvicinò a Giulia, gli occhi fissi nei suoi. – Ciao, come stai? – Sorrise
imbarazzato. – Sono secoli che non ti fai vedere.
ma non
Mario si
avvicinò a Giulia, gli occhi fissi nei suoi. – Ciao, come stai? Sono secoli che
non ti fai vedere. –
4) Se
usate la lineetta, non confondetela col trattino. La
lineetta è quella più lunga, tanto per intendersi. La stessa che si usa per gli
incisi. Esempi:
Mario si avvicinò a Giulia. – Ciao, come stai?
oppure
Adoro leggere i chick-lit, e voi?
ma non
Mario si avvicinò a Giulia. - Ciao, come
stai?
Bene,
per oggi ho concluso. Spero sia tutto chiaro. Se ci sono dubbi o perplessità,
lasciate un commento e vi risponderò. A presto!
Lezione 11: Le cinque fasi di elaborazione del dolore
Lezione 12: I personaggi secondari
Lezione 13: I dialoghi
Lezione 14: Dialoghi - Il verbo dire
Lezione 15: Errori comuni, come evitarli
Lezione 16: Conoscere i generi letterari
Lezione 17: Suggerimenti per creare una storia
Lezione 18: Risvegliare l'interesse del lettore
Lezione 19: Scrivere di ciò che si conosce. Ma anche no.
Lezione 20: Il discorso indiretto: quando usarlo?
Lezione 21: Dialoghi: cosa evitare.
NB.: Se avete delle domande commentate la Lezione e Laura vi darà delucidazioni!
Lezioni:
Lezione 1: La grammatica
Lezione 2: L'infodump
Lezione 2: L'infodump
Lezione 3: Lo Show don't tell
Lezione 4: Le descrizioni
Lezione 5: Il punto di vista
Lezione 6: Ritmo e velocità
Lezione 7: Rallentare il ritmo
Lezione 8: I personaggi
Lezione 9: Scheda del personaggio
Lezione 10: L'arco di trasformazione dei personaggiLezione 11: Le cinque fasi di elaborazione del dolore
Lezione 12: I personaggi secondari
Lezione 13: I dialoghi
Lezione 14: Dialoghi - Il verbo dire
Lezione 15: Errori comuni, come evitarli
Lezione 16: Conoscere i generi letterari
Lezione 17: Suggerimenti per creare una storia
Lezione 18: Risvegliare l'interesse del lettore
Lezione 19: Scrivere di ciò che si conosce. Ma anche no.
Lezione 20: Il discorso indiretto: quando usarlo?
Lezione 21: Dialoghi: cosa evitare.
Come al solito post interessante ed utilissimo su uno degli elementi narrativi più difficili da gestire!
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