Genere: M/M, Suspance
Editore: Dreamspinner
Press
Pagine: 234
Serie: Questione di tempo
Uscita: 24 Maggio
2016
Traduttore: N.A.M
Sinossi:
La vita non è mai stata facile per
Duncan Stiel. La sua infanzia è stata un incubo. Il suo lavoro come poliziotto
sotto copertura lo obbliga a nascondere la sua vera natura e, di tanto in
tanto, lo fa finire in ospedale. Quando finalmente incontra l’uomo perfetto,
non è una sorpresa che tutto vada completamente a rotoli. Quello che Duncan non
si aspetta è che l’ostacolo più grande da superare prima di poter vivere la sua
storia con Aaron Sutter è quello che porta dentro di sé.
Tutti pensano che Aaron abbia tutto:
bellezza, soldi, fama e un successo incommensurabile. Tutti tranne lui. Alla
fine di ogni giornata, lontano dai flash, con le questioni di affari risolte e
mentre gli amici tornano alle loro vite, Aaron si ritrova sempre solo. Nel
momento stesso in cui incontra il travolgente detective Duncan Stiel, sa che
farà di tutto per tenerlo con sé. Quando però capisce che i soldi non bastano a
comprare la felicità, deve trovare la forza per regalare a Duncan qualcosa di
molto più importante: il suo cuore.
La serie "Questione di Tempo" è al momento così composta:
5 – STOCCATA FINALE
Come scritto dall'autrice
nei ringraziamenti iniziali del libro, questo libro è dedicato ai fan della
serie “Una questione di Tempo” per poter donare un bel lieto fine a un
personaggio secondario, all'inizio non troppo simpatico, ma che pian piano è
entrato nei cuori dei lettori.
Di chi sto parlando? Ma di
Aaron Sutter ovviamente!
Bellissimo ragazzo, biondo
con occhi azzurri, fisico mozzafiato fasciato in quei completi eleganti,
intelligente, un po' maniaco del controllo e — per giunta — miliardario sempre
in guerra col padre per il controllo dell'azienda di famiglia.
Dovrebbe essere un uomo
che ha tutto, invece è profondamente solo: nasconde il fatto di essere gay
dietro a una maschera di play boy sempre sulle copertine dei giornali per paura
di perdere la stima dei collaboratori e la presidenza della multinazionale, ma
anche perché non riesce a trovare un uomo che possa rimanergli accanto senza
subire il fascino del suo portafoglio o che debba sentirsi minacciato da esso.
Aaron era già comparso nei
volumi precedenti della serie, grazie alla sua relazione con Jory; credeva di
esserne innamorato, ma ora che Jory si è costruito la sua famiglia con Sam e
vede quanto i due si completino a vicenda, si è reso conto che lo voleva
proprio perché non poteva essere suo al cento per cento e che non sarebbe mai
stato in grado di capirlo.
Vista questa premessa, si
potrebbe facilmente pensare che il libro sia stato scritto dal punto di vista
di Aaron: sbagliato! La storia la narra in prima persona Duncan.
Duncan è un affascinante
detective, ex collega di Sam che lavora spesso sotto copertura e il suo fisico
possente è ricoperto da una ragnatela di cicatrici che si è procurato in
servizio: armi da fuoco, da taglio, ossa rotte in seguito a svariati corpo a corpo.
Anche lui, come Aaron non è dichiarato, ha deciso di tenere nascosta alla
maggior parte dei suoi colleghi la sua omosessualità; solo in pochi sono a
conoscenza che sia gay; ambizioso, desidera la carriera, gli piace fare il
detective e ha paura che dichiarandosi le sue possibilità di diventare un
giorno capitano svanirebbero nel nulla.
Dalla prima volta che si
sono visti, i due non riescono a far a meno di pensare l'uno all'altro, e a
Duncan sembra impossibile che uno come Aaron sia interessato a lui:
“Non ero stupido. Avevo capito che di solito andava con degli uomini molto belli e minuti. Avevo incontrato Jory Harcourt, il compagno di Sam Kage, più di una volta. Era poco più di un metro e settanta, delicato e quel tipo di bellezza che fermava la gente in mezzo alla strada. Non avevo idea di come avesse fatto Sam ad accaparrarselo. Dalla sua aveva i muscoli e l’altezza, ma non molto altro. Jory non aveva di sicuro fatto un affare, quando lo aveva scelto al posto di Aaron Sutter. Ero sorpreso che dopo aver avuto uno come Jory si fosse anche solo degnato di guardarmi.”
Piccolo sfogo mio verso
Duncan: tesoro, mi piaci, sei simpatico, sei un maschio Alpha come Sam, ma come
fai a dire che Jory non ha fatto un bell'affare
scegliendo lui al posto di Aaron? Va bene che tu lo guardi con gli occhi a
cuoricino, ma occhio a non sfottere il mio Sam! Forse non si era capito, ma io
amo Sam alla follia anche se lui ha preferito Jory...
Ok, torniamo alla
recensione!
Ho apprezzato che l'autrice
abbia visto del potenziale in questa coppia e ci abbia regalato un altro
piccolo pezzo del mondo che gravita intorno a Jory e Sam.
Mary Calmes è un po' la
mia coperta di Linus; quando sono giù di morale non faccio altro che riprendere
in mano uno dei suoi libri, di solito i primi due volumi di questa serie e
tutto mi sembra più bello e i problemi meno insormontabili.
Sia Aaron che Duncan hanno
un gran bisogno di trovare la persona giusta, che li capisca e che non cerchi
di mettersi in competizione per prevalere; davvero non credevo che potessero
stare così bene insieme. Due caratteri forti che cercano di dominare per
istinto e lavoro, e che vogliono proteggere le persone che amano.
“Girò la testa e mi allungai sopra la sua spalla per baciarlo; con la lingua presi il controllo assoluto fino a che non sentii recedere l’ultimo barlume di combattività che aveva in lui.“Potresti…” Deglutì. “Più stretto.”Era così vulnerabile – nudo – ma che non avesse nessun vestito addosso non c’entrava nulla. Volevo che sapesse che poteva indossare me, che ero suo.Lo strinsi forte affinché sentisse il mio cuore contro la schiena......Era rumoroso, amavo quella cosa perché non c’era bisogno di indovinare ciò di cui aveva bisogno e le sue lacrime non erano importanti perché non significavano nulla di male, solo muri che venivano abbattuti.”
Ovviamente la parte hot è
decisamente bollente, molto bollente!
L'intesa dei due tra le
lenzuola è pazzesca, sempre un dare e ricevere. Preparate i ventilatori!
I dubbi romantici di
Duncan sono deliziosi, ha una paura folle di dichiararsi ad Aaron:
“Era troppo presto, troppo rapido, ma avevo sognato di lui, mi era mancato, lo avevo desiderato e avevo provato a farmene una ragione e andare avanti, cercando di essere realista sulle motivazioni; ma sempre, nel mio cuore, c’era stata una speranza perché non potevo dimenticarmi di Aaron Sutter. E adesso lui era lì, nel mio letto, con me, e mi diceva le cose più belle, facendo promesse perché provava le stesse cose che provavo io. Era la mia ricompensa per aver continuato a vivere, non aver gettato la spugna e aver tenuto duro per ciò che valeva davvero.Cuore, testa e corpo erano tutti allineati – finalmente – tra loro. Mi aveva annientato.”
Forse non sarà il mio
libro preferito della serie, nessuno occuperà mai nel mio cuore il posto di Sam
e Jory — sì lo so che posso esservi sembrata un po' pazza nella mia invettiva
contro Duncan, ma portate pazienza! Ho ancora il cuore infranto... — ma devo dire che questo libro è stato la
degna conclusione di una bellissima serie che ci ha fatto compagnia per tanto
tempo.
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