Genere: Paranormal
romance
Editore: Self-Publishing
Pagine: 48
Prezzo ebook: € 0,99
Uscita: 20 dicembre 2015
Sinossi:
L'uomo che Clara trova svenuto sotto la neve è un autentico mistero: ha una
barba da vichingo, occhi di ghiaccio e nessun ricordo sulla propria identità.
Quando la ragazza gli apre la porta di
casa per soccorrerlo non sospetta che menta, ma ben presto la realtà diventa
innegabile: lo sconosciuto è lì per lei. Vuole qualcosa. Qualcosa che ha a che
fare con quell'identità che dice di non ricordare, qualcosa che lo porta a
cercare il calore di Clara. Il suo tocco. Un tocco che può ucciderlo.
Dopo "Obsession" e "L'uomo
di fede", Valentina C. Brin torna con "Dillo alla neve", un
nuovo, breve racconto dal sapore invernale.
Estratto:
"Dal buio fitto in cui era scivolata
la sua coscienza assonnata parve uscire qualcosa, una forma sempre più nitida.
Dita che diventavano mani, mani che diventavano braccia. C’era una presenza
vicino a lei. Ne sentiva il calore del corpo, il peso che inclinava il
materasso su cui adesso era improvvisamente distesa.
Si irrigidì. Il cuore accelerò, la fronte
si aggrottò.
La presenza acquistò sostanza e le si
sdraiò accanto. Chiunque fosse era adesso al suo fianco, ora sopra il suo
corpo. Forse persino dentro la testa.
«Perché ti sei dimenticata di me?», sentì
chiedere. Una voce profonda, di chi ha visto trascorrere tanti inverni. Un
uomo.
Le sfiorò le gambe con le proprie, il seno
con il petto, finché Clara non lo scoprì accanto al suo orecchio, il naso che
le scendeva lungo il collo e annusava l’odore dolce della sua pelle.
Trattenne il respiro.
Sembrava reale, troppo reale. Caldo. Un
conturbante e seducente inganno.
«Non dovrei toccarti. Questo desiderio è
sbagliato», le mormorò all’orecchio.
Le sue azioni riflettevano le parole che
aveva appena pronunciato: era sospeso sopra di lei, il petto che le sfiorava il
seno, le mani a un nonnulla dalle sue braccia e le labbra che vagavano sopra
quelle di Clara per rubarle il respiro. Eppure non la toccava. Vibrava sul suo
corpo, lo incendiava, lo inseguiva e lo aspettava. Ma non lo prendeva.
«Chi sei?», si sentì chiedere.
«Un uomo che non ha mai conosciuto il
calore di una carezza.»"
L’autrice:
Valentina C. Brin è nata nel 1985 a
Padova, dove vive tuttora. Ha una laurea in Psicologia, tre gatti e una
passione per la danza e il disegno. Ha scoperto l'amore per la scrittura nel
2003, quando ha iniziato a proporre ai lettori le sue prime storie originali
sul sito di fanfiction EFP. Nel 2013 ha esordito come autrice self con Obsession,
a cui sono seguiti nel 2014 Il prezzo della passione e L'uomo di fede.
Valentina C. Brinn, che ho
conosciuto e apprezzato grazie al romanzo storico Obsession, e che ritengo sia
una delle giovani autrici più promettenti del nostro panorama, ci regala un
racconto nei toni ovattati dell’inverno.
Cosa fareste se in una fredda
serata invernale, rincasando dal lavoro, vi imbatteste in un gigante biondo e
bellissimo sepolto dalla neve, che non ricorda nulla del suo passato?
Ė quello che accade a Clara,
la protagonista di questo delizioso racconto paranormal. La storia è ammantata
di mistero ma, nel suo svolgimento, si rivela anche essere piena di poesia
fiabesca e delicate sfumature erotiche. La particolarità di questo breve racconto
di sole quarantotto pagine è senz’altro l’atmosfera rarefatta e quasi
impalpabile. Tutto sembra svolgersi in quei momenti magici che si trovano tra
il sonno e la veglia. I due protagonisti danno l’impressione di essere
racchiusi in una bolla che, come la neve che circonda l’appartamento che
rappresenta il contesto della storia, li isola dal resto del mondo e proietta
sugli eventi un alone di magia e di irrealtà.
L’uomo
si tese. Restò immobile sotto il suo tocco, il respiro trattenuto e gli occhi chiusi,
come se avesse un coltello premuto alla gola…
…«Scusa
se mi permetto», mormorò prima di allungarsi sulla punta dei piedi e sostituire
la mano con le labbra. Le lasciò sulla sua fronte per un breve istante mentre,
attorno a loro, la cucina veniva circondata da una bolla di morbido silenzio.
Poi però lo sconosciuto iniziò a respirare a fatica. L’affanno lo rese ancora
più teso e quando si scostò, Clara si ritrovò a fissare due occhi provati.
«Per
favore, non… Non mi devi toccare.»
«Perché?»
Cosa mi nascondi?
(Dillo
alla neve)
Molto intensa è la
contrapposizione degli opposti che, mai come in questo caso, si attraggono
irrimediabilmente. Come al calore dell’estate desideriamo un bel bagno in acqua
fredda o un gelato ghiacciato, così il rigore invernale ci attrae
inevitabilmente verso il calore del camino, una cioccolata calda o, come il
nostro enigmatico personaggio, un abbraccio che può sciogliere il cuore e non
solo.
La brevità della narrazione
non permette di approfondire troppo le caratteristiche dei due personaggi, ma
non per questo li rende meno intriganti. Lui, misterioso vichingo barbuto, col
suo magnetico sguardo di ghiaccio. Lei, nonostante la mancanza di descrizione
fisica, si può immaginare come la classica bellezza della porta accanto, semplice
ma non per questo meno interessante e desiderabile.
Lo stile di Valentina è
scorrevole e molto pulito, rendendo la lettura di questa novella, piacevole e
adatta per quei momenti in cui occorre un po’ di evasione per contrastare lo
stress e i pensieri del nostro vivere quotidiano, trasportandoci in un luogo
fatto di soffice sogno e di caldo desiderio.
Sinceramente l'ho amato anch'io moltissimo quando l'ho letto una storia intensa e fatata sono d'accordo con te avrei amato leggere qualcosa di più sui personaggi ma forse m ha dato la possibilità di poterci ricamare su con la mia fantasia e renderli più simili a quelli che preferiamo noi.
RispondiEliminaGrazie infinite Stefania, sono felice che Dillo alla neve ti sia piaciuto nonostante la sua brevità. Un abbraccio :*
EliminaMa che sorpresa! *____* Grazie infinite per le bellissime parole cara Giunia, sono onorata che Dillo alla neve ti sia piaciuto!
RispondiEliminaGrazie a te Valentina che ci regali storie sempre sorprendenti e originali!!!
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