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Genere: M/M, Contemporaneo
Editore: Dreamspinner PressSerie: Storie dalla contea di Lancaster
Pagine: 203
Prezzo: € 4,61 (Ebook)
Uscita: 29 Agosto 2017
Traduttore: Valentina Andreose
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Sinossi:
Per tutta la vita David Fisher ha seguito le regole. Nato in una famiglia mennonita, ha sempre obbedito al volere del padre: ha preso in mano la fattoria di famiglia, si è sposato, ha avuto due figli. Ma ora che è rimasto vedovo e che entrambi i figli sono al college, continua a gestire la fattoria tutto solo e senza gioia, contando i giorni di una vita vissuta a metà.
Christie Landon è un graphic designer, nato e cresciuto a Manhattan. È il tipico ragazzo gay che ama far festa, ma sente il bisogno di un cambiamento. Ha ormai trent’anni e ha capito che è il momento di crescere e pensare al futuro. Quando il suo migliore amico va in overdose, Christie decide di prendersi una pausa dalla città. Si trasferisce in una casetta in Pennsylvania, nella contea di Lancaster, per riposare, recuperare le forze e riflettere.
La vita di campagna però è noiosa, nonostante le sbirciatine al muscoloso uomo brizzolato della porta accanto. La creatività di Christie lo porta ad appassionarsi alla cucina, così decide di proporre al vedovo un accordo per condividere i pasti e le spese per i prodotti di prima necessità. David accetta e subito la strana coppia si ritrova ad apprezzare enormemente quei momenti in comune.
Christie mette a dura prova i limiti del piccolo mondo di David e riporta a galla emozioni che l’uomo ha sepolto anni prima. Se David riuscirà a liberarsi del proprio passato, potrà cogliere una seconda occasione per la felicità.
Chi ama i libri struggenti,
con protagonisti che provengono da mondi diversi, quasi agli antipodi, con un
discreto divario generazionale non può farsi assolutamente mancare questa
uscita.
Mi sono letteralmente
sciolta nel leggere la storia di Christie e David.
Non lo faccio apposta,
forse devo incolpare la vecchiaia per questo mio ammorbidimento, per la nuova
passione nei confronti delle vicende tormentate ma dolcissime, perché
ultimamente mi piacciono molto i libri intensi e ricchi di sentimento.
So benissimo che ci sarà
il lieto fine, che la storia sarà tormentata con protagonisti confusi, che
probabilmente non si accetteranno, nascondendo il loro disagio e l'essere gay
al mondo; ormai lo schema del romance lo conosciamo tutti, è l'autore, quindi,
a fare la differenza, e devo dire che la Easton non mi ha deluso!
Come vi dicevo, i
protagonisti non hanno molto in comune, ma d'altronde è sempre vero che gli
opposti si attraggono. Abbiamo Christie, il tipico ragazzo di città: modaiolo,
amante dei locali e del far festa, senza mai un capello fuori posto e jeans
strettissimi. Un ragazzo minuto e delicato, un twink insomma. Un trentenne che
ha deciso di staccare la spina dalla vita di città dopo una disavventura
capitata al suo migliore amico. Un mix pericoloso di alcool e droga che ne
hanno minacciato la vita:
“Gli piaceva che
le cose con David fossero così… non esplicitamente sessuali. Christie aveva
iniziato a stancarsene, non c’era dubbio. In città era facile rimorchiare:
flirtavi qualche minuto, facevi sesso e fine della storia. Ma lì in campagna,
circondato dalle cose di zia Ruth, e da David – soprattutto David – era come
essere tornati a un’epoca più semplice e innocente. Aveva ammorbidito il suo
cinismo come fa l’acqua calda a un pezzo di cuoio indurito.”
Il suo nuovo vicino di
casa, David, è invece un padre di famiglia. Un ragazzo costretto a maturare
troppo velocemente, con principi morali legati strettamente alla religione
mormone e che non ha mai potuto essere veramente se stesso. David ha sempre
vissuto per gli altri e ora che è rimasto vedovo, i figli ormai cresciuti e al
college, sembra trascorre i giorni nella triste solitudine:
“Un giorno anche
lui se ne sarebbe andato, forse proprio in quel modo. Avrebbe chiuso gli occhi
e sarebbe svanito, lasciandosi alle spalle un guscio vuoto. Ma che il Signore
lo aiutasse, aveva compiuto appena quarantun anni a maggio. Anche se fosse
morto alla stessa età di suo padre, cioè a cinquantotto, lo aspettavano ancora
anni di attesa. Doveva solo…aspettare.”
Christie arriva come un
vento di primavera nella vita di David, mettendola a soqquadro con il suo
sorriso, i capelli biondi come il grano e gli occhi grandi e azzurri. Il mondo
di David, grigio e sterile come un campo incolto durante il periodo invernale,
che se ne sta fermo nell'attesa del disgelo, prende improvvisamente vita,
arricchendosi di colore e calore umano, quel calore che David non ha mai
ricevuto, né dai genitori, né dalla defunta moglie e nemmeno dai figli. Sì, i
suoi ragazzi gli vogliono bene, ma sono troppo inquadrati per capire il vero
modo di essere del padre, troppo legati al timore religioso inculcatogli sin da
piccoli:
“Non ricordava di
essersi mai sentito così, come se la gioia fosse un combustibile fossile
sepolto nel profondo della sua anima e scavando avesse trovato un pozzo di
petrolio. Si sentiva vibrante e pieno di vita, voleva continuare a vivere quel
momento e nessun altro; se avesse potuto, lo avrebbe imbottigliato per
conservarlo per sempre...Se fosse uscito da quella porta per non rivederlo mai
più tanto valeva morire, perché la vita prima dell’arrivo di Christie non
valeva nulla, e avere assaporato quella sensazione per poi perderla sarebbe
stato peggio che non averla mai conosciuta. Il solo pensiero gli strappava le
viscere. Stai cercando di farmi scappare perché Joe ti ha ferito. Ma non mi
importa. Non te lo lascerò fare.”
David e la sua famiglia
hanno parecchi scheletri nell'armadio, alcuni molto grandi e il percorso per
uscire dal “buco” dove lui stesso si è seppellito sarà difficile e sofferto, ma
la luce portata da Christie è impossibile da spegnere:
“Sognare a occhi
aperti non ha mai risolto nulla.Se voleva stare con Christie nella vita reale,
se voleva meritarlo, doveva prepararsi ad agire in base ai suoi sentimenti. Era
l’unica cosa giusta da fare...Era quello che aveva temuto ed evitato per tutta
la vita. Ma ora che era arrivato il momento, scoprì che non si pentiva di
quello che aveva fatto. Non si pentiva di aver avuto Christie. Alcune delle
pesanti catene che lo tenevano legato erano cadute e non aveva intenzione di
rimetterle, a discapito delle conseguenze.”
Ho apprezzato l'intero svolgimento
del libro: l'ho trovato pacato, dolce e delicato; mai lento o stucchevole. Una
narrazione che va in divenire, e l'idea di paragonare la vicenda alle stagioni
dei raccolti di un terreno è perfetta! Il cuore batte forte per questi due
uomini che fanno crescere questo legame con piccolo gesti, senza troppe scene
di sesso e con un epilogo più che perfetto.
Che dire, poi, della
ricetta finale dei biscotti che prepara Christie a inizio libro? Un bonus
dell'autrice che sperimenterò appena ne avrò possibilità: chi me l'ha fatto
fare di mettermi a dieta?!
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