Genere: M/M, Romance
Editore: Self PublishingPagine: 219
Prezzo: € 3,49 (ebook)
Uscita: 05 settembre 2016
Sinossi:
La vita non è stata facile, per Tyrone
Vidal. L’infanzia e l'adolescenza con un padre autoritario e violento lo hanno
provato e reso insicuro, ostacolando le sue naturali inclinazioni. Solo il
matrimonio con Sandy e la nascita della loro bambina Janet sembra restituirgli
un po' di serenità, almeno finché non si imbatte in Richard Ford. Il
giornalista freelance rivoluziona tutta la sua vita, lo riporta alla sua vera
essenza e lo sprona a credere in se stesso e in ciò che è realmente.
L'attrazione che Tyrone prova per lui impiega un battito di ciglia a diventare
amore e neanche il richiamo del suo matrimonio sembra essere sufficiente a
minare il forte sentimento che lo lega a Ford.
Ma la mente gioca brutti scherzi, e se
per tutti questa è una mera constatazione, per lui diventa un futuro scritto
quando arriva la notizia di una malattia che, in maniera lenta e subdola, sta
iniziando a minare il suo corpo e i suoi ricordi. Eppure la realtà, come spesso
accade, supera qualsiasi prospettiva e se il passato comincia a diventare
sfocato, un grande amore può diventare l’unico faro da tener presente per
navigare a vista. E respirare davvero come non si è mai fatto.
Perché
dovrei consigliarvi di leggere questo libro talmente struggente da farmi
consumare interi pacchetti di fazzoletti: per colpa della lacrime che mi ha
fatto versare? Perchè mi ha straziato il cuore? Perché dovrei infliggervi la
mia stessa sofferenza? Perché?
Perché
è un libro MERAVIGLIOSO.
Una
di quelle rare storie che ti entra sottopelle, che ti lascia qualcosa dentro,
che mi ha spinto a divorare una pagina dietro l'altra perché volevo sapere,
DOVEVO sapere cosa era accaduto a Tyrone e Richard, ma anche alla dolcissima
Sandy e a Janet.
Tanta
sofferenza ma anche tanta speranza: un amore tanto forte da durare tutta la
vita.
Quante
volte durante i matrimoni si sente recitare la formula: “...prometto di esserti fedele
sempre, nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia, e di
amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”, ma in quanti, effettivamente,
ci siamo fermati a ragionare sulla salute e la malattia?
Questo
libro è un lungo flash back sulla vita di un uomo, vittima di una malattia
degenerativa nota come Morbo di Parkinson. Lo conosciamo quando il suo fisico e
la sua mente sono già stati attaccati pesantemente da questa malattia: non ha
più il controllo sul suo corpo e ormai anche la mente sta perdendo i colpi:
“Anziani
come lui, su una sedia, attorniati da badanti o figli, o nipoti cresciuti
abbastanza e costretti in quella galera che era l’assistenza forzata a un
parente stretto che non si aveva il coraggio di lasciar morire per proprio
conto...Possibile… La gente credeva che, una volta sopraggiunta la malattia, la
luce della ragione migrasse da qualche parte, gettando l’involucro che l’aveva
contenuta nell’oblio più totale. E sbagliava… Sbagliava, perché quella
fottutissima ragione tornava a sprazzi più o meno lunghi, pungolava, indicava,
riportava alla memoria e poi spariva, lasciando il vuoto. Ma anche
inconsciamente, Tyrone sapeva quando sarebbe tornata. Sentiva quella cristo di
luce in agguato, pronta a illuminare parti di passato che a quel punto sarebbe
stato preferibile lasciar perdere, dimenticare del tutto.”
Tyrone
è ormai l'ombra dell'uomo che era un tempo; costretto su una carrozzina. Quello
che ci racconta tramite i suoi ricordi è il suo passato: la storia del suo
grande amore per Richard, conosciuto per caso, quando però era già sposato a
Sandy, una donna veramente straordinaria, dolce, comprensiva che, a modo suo,
ha amato tantissimo.
La
storia inizia nel 1980 fino ai giorni nostri, un periodo di grande cambiamento
per la comunità LGBT, ma dove ancora molti uomini si rifugiavano in matrimoni
di facciata per paura di venire vessati. Tyrone, a seguito delle torture
fisiche e psicologiche del padre, è stato costretto a nascondere la sua
attrazione per gli uomini; suo figlio doveva essere NORMALE non uno scherzo
della natura, un pensiero che purtroppo ancora oggi molti condividono.
L'incontro
con Richard, in un giorno di sole al parco, riporterà tutto a galla in Tyrone e
nulla sarà più lo stesso.
Tyrone
ha amato tantissimo la sua Sandy e la piccola Janet, nata dal loro amore; non
ha mai finto l’amore per la sua famiglia, tanto che prenderà la decisione più
sofferta della sua vita rinunciando a Richard, anche se solo insieme a lui egli
si sente completo e connesso:
“Per
quanto avesse condiviso la sua pelle martoriata con Sandy, Tyrone sentì di
essere finalmente a casa, quel pomeriggio. E solo grazie a Richard che,
guardandolo negli occhi, baciava ogni cicatrice, ogni piccola imperfezione,
scrutando le sue reazioni, ansimando la sua passione. E non provava vergogna
per ciò che era stato, ormai, non più. Non sarebbe stato facile abbandonarsi
completamente a lui, permettergli di possederlo come sentiva di voler fare, ma
era un passaggio obbligato del cuore, il suo, che non voleva affatto
saltare...Mai nessuno aveva dimostrato di essere attratto da lui in quel modo.
La voce roca e calda di Ford andava a cozzare contro il muro di omertà che
aveva eretto per tutti quegli anni, spezzando di netto ogni dubbio, ogni
“forse”, facendo del silenzio una bolla di sapone pronta a scoppiare al raggiungimento
del piacere prossimo. E Tyrone non voleva più soffiare, con tutta la forza di
cui era capace, dentro altre sfere inutili e labili, non voleva più incitare la
voce del bambino che gridava per i colpi inferti. Non voleva più stare piegato
a subire le percosse e le violenze. Voleva amare ed essere ricambiato.”
Se
Tyrone è stato compreso da Sandy in tutto e per tutto, diverso è stato il
comportamento della figlia nei suoi confronti e in quelli di Richard. Janet è
un'adolescente ferita, una ragazzina che crede che le stiano rubando il suo
papà, il suo eroe.
Ho
compreso cosa muoveva Janet ma c'è l'ho avuta anche molto con lei per avere
tanto fatto soffrire i due uomini, per il capriccio di volere il padre tutto
per sé. In verità Tyrone non l'ha mai trascurata, c'è sempre stato per le sue
due donne, fino alla fine.
“Se
solo avessi avuto più maturità, all’epoca, non saremmo arrivati a questo punto.
Lo so che è tardi, lo so che vi ho privato degli ultimi anni importanti, però…
Ero stupida, vedevo in te la sofferenza della mamma, davo a lui la colpa della
vostra separazione. Lo odiavo, capisci? Ma non perché vi amavate, ma perché era
l’altro...”
Personaggi
tanto reali e forti quanto lo è il racconto di questi trentacinque anni di vita
di Tyrone, e Richard, resi benissimo dall'autrice che ha saputo cogliere ogni
sfumatura del periodo storico in cui ha deciso di ambientare la storia.
Un
realismo veramente eccezionale anche nella descrizione della malattia di
Tyrone, tanto che mi verrebbe da chiedere all'autrice se qualcuno a lei vicino
avesse purtroppo contratto questa terribile malattia.
Una
menzione d'onore spetta anche alla dolce, forte, ma anche divertente Ludmilla,
la badante dell'Est Europa di Tyrone che, con le sue chiacchiere dirette, che
ormai non parla più da sei mesi e non può farla tacere, riesce a strappare
qualche sorriso e a stemperare l'atmosfera pesante.
La
consumazione fisica del loro amore è altrettanto realistica, resa in maniera
molto dolce, senza scene di rotolamenti tra le lenzuola, come deve essere; la
passione c'è ma, soprattutto, c'è l'amore, non il sesso fine a se stesso.
Tutto
il libro è commovente, ma il colpo finale è stato la struggente lettera d'amore
di Richard nelle ultime pagine del libro: anche ora, solo a pensarci, mi fa
scendere le lacrime.
Grazie
Signora C.K. Harp, il tuo Tyrone, incapace di parlare, mi ha ricordato per
tutto il tempo il mio dolce nonno paterno, vittima di un ictus che gli tolse la
parola, ma che io sapevo capire benissimo; lui non c'è più ma è sempre con me e
ora, quando penserò a lui, penserò anche al tuo Tyrone...
Grazie di cuore, Michela, parole meravigliose che mi scaldano dentro. Quello che hai percepito era esattamente quello che speravo di trasmettere. Smackete!
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