Titolo: PAIN
, colpa del dolore
Autore: Ashley Jade
Editore: Hope Edizioni
Pagine: 349
Genere: New Adult
Autore: Ashley Jade
Editore: Hope Edizioni
Pagine: 349
Genere: New Adult
Trama:
Il
dolore.
Ci
ferisce. Ci spinge ai limiti. Ci punisce.
Oppure,
per le anime miserabili come me, ci definisce.
Non
sono una brava persona.
Non
ho delle qualità che possano redimermi, non più. Quelle che avevo, le ho donate
al diavolo la notte in cui è cambiata ogni cosa.
La
notte in cui la mia sorellina è morta.
La
notte in cui ho ucciso il suo assassino.
Sì,
ho tolto una vita e lo rifarei ancora, senza pensarci due volte.
E
mai e poi mai avrei provato un briciolo di rimorso per essere ciò che
sono.
Poi,
è arrivata lei.
Mi
chiamo Jackson Reid. Ci sono due cose che dovete sapere di me. La prima: sono
innamorato di Alyssa Tanner.
La
seconda: sono un assassino.
***
Mi
chiamo Alyssa Tanner, ma è probabile che mi conosciate come la sgualdrina che
ha fatto perdere al suo patrigno le elezioni a sindaco di New York.
E
avreste ragione, perché il giorno in cui il mondo mi ha etichettata come
puttana, ho deciso che lo sarei diventata davvero.
Pensate
di conoscere tutto di me perché mi avete visto nuda.
Credetemi,
non avete nemmeno scalfito la superficie.
Quello
che non conoscete è il mio passato, perché sono stata costretta a tenerlo
segreto per la mia stessa sicurezza.
Quello
che non conoscete è il mio dolore.
Perché
se lo conosceste, sareste morti.
Scommetto
che pensate di sapere come si dipanerà questa storia...
Fidatevi,
non ne avete proprio idea.
Ci
sono libri che arrivano nel momento giusto, libri che riescono a mettere a nudo non solo i personaggi ma anche i lettori , libri che ti restano nel cuore.
Pain ha rappresentato questo per me. Dallo stesso titolo avrei dovuto capire che questa storia sarebbe stata
impegnativa: il dolore impregna ogni singola pagina, ogni singola riga.
In quel momento, comprendo. Senza il dolore, non conosceremmo la gioia. Ma se ci lasciamo sopraffare dal dolore, finiamo per lasciarci scappare le cose belle, le cose che contano davvero
E
badate bene di cose belle, di gioie ce ne sono tante, non quelle gioie evidenti
al mondo intero, ma quelle piccole che riempiono il cuore, quelle che ci
rendono vivi.
Quando
ho iniziato a leggere la storia di Alyssa e Jackson mi aspettavo uno dei tanti
libri che vengono pubblicati in questo momento con un bad boy impegnato in
incontri clandestini che incontra una giovane fanciulla in difficoltà.
Invece, sono stata catapultata in un mondo crudele, con due giovani i cui
destini paiono segnati dal dolore, per cui non
c'è nessuna luce in lontananza.
Jackson,
giovane lottatore di MMA finisce nelle mani del boss mafioso che governa la
città che, per sfruttarlo negli incontri clandestini, lo salva dalla prigione.
Jackson ha ucciso suo migliore amico Mike reo di aver a sua volta ucciso a
botte Lilly, sua sorella. Jackson si
trova di fronte il cadavere della sorella e a Mike coperto di sangue che tenta
di dar la colpa alla ragazza, e a quel punto perde la testa uccidendo Mike.
«Era lui a farla sentire così. È questo che fanno quelli che maltrattano le donne . Ti annientano, un pezzo dopo l’altro . Finché non resta più niente.» Si asciuga una lacrima. «Ma non fare l’errore di pensare che fosse colpa sua. Niente di ciò lo era. La colpa era solo di lui.»
Jackson
non nega mai in tutto il libro di essere un assassino e non si pente del suo gesto, non cerca l'aiuto del
boss ma viene praticamente obbligato a legarsi a lui con un contratto di 10 anni.
Alyssa
è figlia di un agente dell'FBI ucciso davanti ai suoi occhi il giorno del sul decimo compleanno. Questo
evento traumatico segna le sue scelte e la trascina in un vortice autodistruttivo.
Ci sono mille modi per spezzare una ragazza, ma ne basta uno soltanto per ucciderla.
Ecco
il capitolo in cui viene descritto questo evento è la prima coltellata al cuore
che Ashley Jade mi ha inferto, da quel momento non sono più riuscita a
staccarmi dai due ragazzi: sono stata catapultata con loro nelle strade di New
York, nella gabbia che si chiude attorno a Jackson nei combattimenti, ho
sentito la sua rabbia, il dolore per la morte di Lilly che mai lo abbandona e che sempre lo
sostiene.
Nella
sua vita irrompe Alyssa in modo repentino e violento. Da subito si intuisce che
il loro è l'incontro della vita, che le loro anime distrutte hanno una
possibilità di risorgere. Non sarà
facile, qui non parliamo di occhi dolci e sesso, qui parliamo di
guarigione, di comprendere che dal dolore può nascere la vita ed è un processo
lungo pieno di inquietudine, di paura che l'altro non possa capire e che si
allontani privandoti della luce.
Quando ami qualcuno, ti rendi conto che è valsa la pena sopportare ogni momento di dolore, perché hai trovato la persona che è la parte migliore della tua vita.»
Jackson
mi ha preso il cuore, ci sono momenti in cui
ho respirato con lui, ho condiviso i suoi pensieri, ho vissuto il suo
buio e visto la sua luce e ho invidiato il suo amore.
I suoi occhi si fiondano verso il pavimento e lui strascica di nuovo i piedi. «Non ho bisogno di distrazioni quando mi alleno» dice brusco. Non so se sentirmi offesa o, di nuovo, lusingata. Solleva il cappuccio della felpa. «Non riesco a staccarti gli occhi di dosso quando siamo nella stessa stanza. Ho buone probabilità di finire al tappeto o una cosa del genere.» «Allora andrò da un’altra parte.» Mi afferra per la giacca e mi attira a sé. «Sentirei comunque la tua presenza. Io ti sento ovunque, Alyssa.»
Alyssa
vive la sua esistenza come una continua ricerca di un modo per distruggersi,
affoga in una serie di scelte sbagliate e non pensa minimamente a combattere.
Jackson con invece è un combattente, lotterà per entrambi.
Voglio che veda se stessa nel
modo in cui io la vedo io, voglio che capisca quanto è meravigliosa e che si
convinca che il suo passato orribile non determinerà il suo futuro. Voglio che
cominci a vivere. Voglio che sia mia.
Ogni
volta che la vita sembra aprire uno spiraglio e ho tirato un sospiro di
sollievo, l'autrice ha calato l'ennesimo asso
e mi ha riportato nel dolore. Fortunatamente è arrivato anche per lei il momento in cui ha deciso di
avere pietà dei suoi personaggi e di noi.
«C’è ancora del buono nel mondo.» Inarca un sopracciglio. «Ora puoi fare una cosa per me? Per favore?» «Sai che la farò.» «Ho solo bisogno che tu creda. Credi in me. Credi in te stesso.»
Ho amato Alyssa che ritrova in se stessa tutta la forza delle
donne, quella forza che può essere sopita, nascosta, schiacciata dalla vita ma
che è sempre presente in noi, quella che le ha permesso fino ad ora di
sopravvivere e che è diventata il suo di più, l'elemento decisivo per credere.
Non
vi svelo altro, ho già detto molto ma non lasciatevi scappare questo libro, la
scrittrice ha tutta la mia ammirazione per essere riuscita a farmi provare
emozioni in un susseguirsi di fatti, pensieri da cui non si riesce a staccarsi
fino all'ultima riga. Non è solo una storia d'amore, la vicenda si sviluppa in
ambienti oscuri e violenti, quindi i colpi di scena che sostengono la storia
sono molti e decisivi.
Un
ultimo pensiero per un altro personaggio, Tyrone, che potrei quasi definire la coscienza di Jackson: le sue parole
sono sempre fondamentali.
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