Circa 400 km
in 5 ore in macchina, 40° a dir poco, non un cm di ombra nel tratto
autostradale che domenica 10 agosto mi ha condotto a Monopoli (BA) per
assistere alla presentazione del libro ‘Tutte le volte che vuoi’ di Armando Prieto Perez, edito da Rizzoli.

sole, ma non solo: gentile, affabile, disponibile, paziente, semplice, serio, ha dimostrato proprietà di linguaggio e conoscenza della materia.
La prima
domanda è stata molto illuminante: ‘Quanto di Armando c’è in Luis, il
protagonista del romanzo?’. Risposta: ‘Circa l’80%!!!’. Beh.. per chi ha letto
il romanzo le reazioni potevano essere solo due: la prima del tipo (Senti,
scusa, per caso mi trovo in borsa una corda, un pennello e un po’ di olio..
giochiamo?); la seconda invece è un po’ più moralista (Brutto mascalzone, ma
che ti credi che noi donne siamo reperti da catalogare con un numero??? – e poi
una bella sberla che è tanto scenografica! ). Io appartengo alla _____
categoria
Tornando
seri, la moderatrice ha evidenziato soprattutto come l’arte sia un elemento che
ritorna in maniera costante nel romanzo – la musica, la pittura, la scultura –
che non è poi tanto una sorpresa visti i trascorsi di Armando. Si è parlato del
furetto, questo animaletto a dir poco domestico che ha dato il via agli eventi
del romanzo. L’attenzione si è poi spostata sui personaggi maschili, quelli
femminili, la scelta dei nomi ed anche alla genesi del romanzo, ossia, cosa o
chi ha spinto Armando a mettere per iscritto una parte della sua vita.
Quindi
abbiamo in mano un romanzo erotico con tutto quello che comporta ma troviamo
anche la spinta a meditare sul significato del rapporto di coppia in alcuni dei
suoi aspetti. Per esempio se nella coppia uno e innamorato e l’altro no, come
ci si deve comportare? Oppure se la coppia attraverso un periodo di stallo ed
arriva un terzo elemento, quanta colpa gli si può attribuire per l’eventuale
rottura della coppia? C’è un triangolo o no?
Durante la
presentazione il pubblico si è infoltito, ha fatto un semicerchio intorno alla
spazio dedicato ad Armando ed ho visto sorrisi, ammiccamenti, ho sentito
promesse di lettura del romanzo e complimenti al diretto interessato a cui mi
associo in toto. L’autore ha anche richiesto di intervenire se tra il pubblico
qualcuno avesse voluto partecipare al dibattito ma come mi aspettavo
l’argomento forse faceva arrossire più di una persona!
Cosa mi è
rimasto di questo evento? La straordinaria semplicità di un uomo che si
presenta senza fronzoli, senza rulli di tamburi, con una dolcezza esterna che
mitiga una grande forza interiore. Mi ha dedicato cinque minuti del suo tempo
in cui ho fatto la persona seria ma mi sono anche persa nei suoi begl’occhi. E
se prima di cederlo alla folla radunatasi intorno a lui, me lo sono
sbaciucchiato qualche volta in più era solo per tenere fede alle richieste
delle mie Insaziabili colleghe!!! Che sacrificio!
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una piacevole scoperta questo libro di Perez,scritto bene e mai volgare.una storia che ti coinvolge fin dall'inizio e che ha come coprotagonista,accanto alla storia d'amore,l'arte!non avevo dubbi che l'autore fosse una persona disponibile,lo si capisce dal linguaggio usato nel libro secondo me!complimenti!
RispondiEliminaComprato subito il libro ,ma devo ancora leggerlo per colpa dei numerosi arretrati.Comunque promette bene e ...capisco il tuo sacrificio .Ciao
RispondiElimina