UN NUOVO RACCONTO PER IL BLOG TOUR
DELLA COLLANA YOU FEEL!
La
bottiglia dei sogni
di Paola Grimaldi per Miriam Rizzo
Sembrano piccole perle di corallo, pensò
guardando le unghie scarlatte dei suoi piedi che sprofondavano nella sabbia e brillavano
attraverso l’acqua trasparente dell’Oceano Atlantico.
«Ti
manca quello che c’è dall’altra parte?» le chiese Blake indicando con la mano
abbronzata la distesa blu davanti a loro. Miriam alzò lo sguardo e si rese
conto di quanto fosse lontano e distante tutto quello che aveva lasciato
“dall’altra parte”.
«Solo
il piccolo. Ma tra poco arriverà» disse spostando i lunghi capelli scuri da una
spalla all’altra. «Anche perché qui adesso…»
«… ci
sono io!» la interruppe Blake puntando i suoi occhi color del mare in quelli
neri di lei e aprendo le labbra in un sorriso che liberò il cuore di Miriam
dall’ultima paura. La ragazza avrebbe voluto ribattere, dire a Blake di non
essere così presuntuoso, che lui non era l’unica ragione della sua felicità. Ma
si limitò a sorridergli senza aprire bocca perché era vero; lui l’aveva
salvata, nel cuore.
Miriam
era arrivata a Key West quattro mesi prima per frequentare un corso di inglese.
Amici e parenti l’avevano presa per matta, un’irresponsabile. Andare dall’altra
parte del mondo per imparare una lingua? Ma lei voleva crescere, conoscere, farcela
anche per il piccolo. E aveva chiesto un periodo di aspettativa, affidato il
suo meraviglioso bambino alla madre, l’unica che l’avesse appoggiata davvero, ed
era volata in Florida. E lì aveva conosciuto lui. Quando lo vide per la prima
volta Miriam aveva sentito la pelle friggere e il cervello fare click, un click
spaventoso ma emozionate, di quelli che “e dopo tutto cambiò”. Blake e le sue
risate, Blake e la sua passione per la vita, Blake e il suo amore per le
creature del mare che studiava: quel ragazzo che ora aveva al suo fianco sulla costa
più bella di Key West, era riuscito a rimettere insieme i pezzi sparpagliati e
pieni di spigoli della sua anima. Non era stato facile: avevano litigato fin
dal primo momento. Lui, mentre perlustrava la spiaggia in cerca dei nidi delle
tartarughe tipiche di quelle zone, l’aveva sgridata come se fosse una bimba
vedendola scavare nella sabbia.
«Cosa
fa signorina?» le aveva detto allora. «Non lo sa che è proibito alterare
l’ecosistema?» Miriam era rimasta senza parole incapace di ribattere a quegli
occhi pieni di ardore. Da quel momento avevano cominciato a vedersi. All’inizio
incrociandosi per caso per le strade di Key West e salutandosi con un cenno del
capo; lei andava a lezione nella scuola internazionale di inglese e lui al
lavoro al Turtle Research Center,
dove faceva il dottorato. Poi gli incontri si fecero meno casuali. Una mattina
Miriam si ritrovò il ragazzo fuori dalla villetta che divideva con altre studentesse.
Un caffè americano in un mano e un espresso nell’altra. «In tuo onore» le aveva
detto soffiandosi un ciuffo di capelli neri dalla fronte e porgendole il
bicchiere più piccolo. «Per calmare la nostalgia di casa.» E così divenne un
appuntamento quotidiano, un caffè e mille parole. Ma che paura aveva Miriam del
sentimento che aveva sentito crescere ogni giorno sempre più. Cosa raccontargli
del suo passato? Come dirgli che c’era il piccolo? Ad andarle in soccorso ci
pensò la vita, le strane coincidenze, il destino e pizzico di fortuna. «Ti devo
confessare una cosa», le disse un giorno Blake tormentandosi il tatuaggio che
aveva sul braccio. Per la prima volta da quando lo conosceva Miriam lo vide
senza la sua patina da bulletto, fragile e disarmato. Aveva un figlio!? Le
stava dicendo che aveva un bambino?! Che era un ragazzo padre?! Rise così tanto
di gioia davanti al viso costernato di Blake che gli occhi le bruciarono per
tutta la notte, una calda, intima e dolcissima notte.
«Vuoi
sapere cosa stavo facendo quando ci siamo visti per la prima volta?» chiese la
giovane prendendo Blake per mano. Lui non rispose e si fece guidare lungo la
spiaggia. Arrivarono vicino a una palma inclinata dal vento che soffiava
dall’oceano. Miriam si inginocchiò e sotto lo sguardo brillante del ragazzo
iniziò a scavare. Tra la sabbia bianca e setosa comparve una bottiglia che
Miriam pulì e mise nelle mani di Blake.
«Ecco
cosa facevo» disse accarezzandogli il braccio. «Stavo sigillando i miei
desideri.»
«Adesso
puoi tirarli fuori» sussurrò Blake togliendo il tappo di sughero. «Perché
stanno per diventare realtà.» La giovane guardò il suo viso e per la prima
volta da tanto tempo capì che poteva fidarsi.
Commentate
i racconti e, dopo estrazione con random.org, la vincitrice della
nostra tappa potrà scegliere un ebook a piacere del catalogo YouFeel!!!
L’autrice:
Paola Grimaldi, dopo la laurea
in Scienze naturali e un master in Comunicazione naturalistica, ha trovato
nella divulgazione scientifica il modo migliore per coniugare i suoi due amori:
la natura e la scrittura. Da allora collabora con alcune riviste occupandosi di
animali, di scienza ma anche di storia, di antropologia e di tutto un po’. La
voglia di raccontare l’ha sempre accompagnata e spinta a inventare trame e
personaggi, spesso tinti di rosa.
Sono spaventosamente impreparata. A quale romanzo si collega questo racconto?
RispondiEliminaLo stile dell'autrice mi piace molto, mi sono presa una cotta per il protagonista nel modo più rapido della storia. Voglio saperne di più!
Ciao Eiry e ciao a tutte! Questo racconto è dedicato a Miriam Rizzo e ispirato al mio libro Un tramonto ancora, collana Youfeel. Mi sono divertita a prendere un po' di ingredienti del romanzo e a mescolarli a nuovi personaggi e scene: le atmosfere della Florida e la giovane Miriam con i suoi sogni e passioni.
RispondiEliminaGrazie a Insaziabili per l'opportunità.
Paola Grimaldi
Complimenti. I temi da approfondire ci sono tutti e completamenti diversi da quelli della storia da cui è stato preso un labile spunto. Si sente il calore delle emozioni che cominciano a manifestarsi. Attendo il romanzo. Milena
RispondiEliminaCiao a tutte, scusate il ritardissimo. Mi sono innamorata di questo racconto e sono onorata di essere stata la protagonista di questa storia che mi rispecchia moltissimo! Come ho detto a Paola dopo averlo letto, quasi quasi me ne vado in Florida a cercare Blake!
RispondiEliminaGrazie ancora per questa magnifica possibilità!
Grazie a te Miriam di avermi ispirata! Dai che la Florida ti aspetta! :-)
EliminaBacione
Paola