E se quel che sembra unico nella vita potesse accadere una seconda volta?
Genere: Contemporay Romance
Editore: Newton Compton
Pagine: 448
Prezzo: € 4,99 ebook
Uscita: 16 Ottobre 2014
Sinossi:
Nel mondo di Dahlia, che vive a Londra, non esistono più felicità e lieto fine. La sua anima è stata completamente distrutta da una tragedia. Ma un sorprendente incontro con qualcuno le darà un motivo per continuare a vivere. E ad amare…
Quando la rock star River Wilde torna nella sua vita, il loro rapporto diventa subito strettissimo, al di là di qualsiasi previsione. Più tempo trascorrono insieme, più intensa e erotica si fa la loro relazione: Dahlia è convinta di aver finalmente trovato l’anima gemella. Ma i fantasmi del passato riemergono e Dahlia comincia a sentirsi in colpa e confusa. River vuole essere con tutto se stesso la persona in grado di curare le sue ferite, ma se ciò che è stato rifiuta di rimanere sepolto, come sarà possibile per loro pensare a un futuro?
Quando la rock star River Wilde torna nella sua vita, il loro rapporto diventa subito strettissimo, al di là di qualsiasi previsione. Più tempo trascorrono insieme, più intensa e erotica si fa la loro relazione: Dahlia è convinta di aver finalmente trovato l’anima gemella. Ma i fantasmi del passato riemergono e Dahlia comincia a sentirsi in colpa e confusa. River vuole essere con tutto se stesso la persona in grado di curare le sue ferite, ma se ciò che è stato rifiuta di rimanere sepolto, come sarà possibile per loro pensare a un futuro?
1. AVVICINATI (Connected)
2. Torn
2.5 Dazed
3 Mended
3.5 Blurred
4. Frayed
5. Flawed
6. Perfected
2. Torn
2.5 Dazed
3 Mended
3.5 Blurred
4. Frayed
5. Flawed
6. Perfected
RECENSIONE A CURA DEL GOBLIN:
Salve,
caro lettore, è un po’ che non ci sentiamo.
Non
pensare, tuttavia, che il mio grado di masochismo assoluto si sia mitigato in
questi mesi. Sono solo un brutto folletto molto selettivo e aspettavo
l’occasione giusta per farmi DAVVERO del male, altrimenti non c’è gusto.
Qualche giorno fa qualcuno del gruppo ha pensato a me, ed eccomi per le mani
questo capolavoro di fantascienza, come non ne vedevo da parecchi mesi. Come?
Non era un libro di fantascienza? Era un romance? Oh.
Scusate,
eh, ma per tutta la durata della lettura ho pensato che il libro parlasse di
due salamandre nella stagione degli amori, ma su un altro pianeta. Adesso vi
spiego. Allora, abbiamo la salamandra femmina, di nome Dahhhhhhlia, che per un
lungo periodo della sua vita è abbastanza sfigata, anche se ha un fidanzato di
un’altra specie, Ben, forse un bradipo, che però lei amah tanto e che la amah
tanto anche se la tromba poco e poi si volta subito dall’altra parte e non le
fa mai regali e non le dice mai parole dolci tranne la sera prima di restarci
secco, come se sapesse che ci resterà secco, insomma. Però la salamandra è
felice e progetta una vita intera con lui, anche se, una sera, in un bar, incontra
la salamandra maschio, di nome River Wilde, che di mestiere fa la rockstar, e rischia
di rimanerci secca lei. Occhi che si incrociano, un senso di predestinazione
modello Nostradamus, brividi qui e brividi là, (Bradipo chiiiiiiiiiiiii???!) ma
lei è una salamandretta per bene e se ne va prima di fare del danno, lasciando
il povero salamandro affranto a scrivere canzoni su di lei per tutti i secoli
dei secoli. Su una con cui ha passato cinque minuti, insomma, alla faccia della
profondità dei sentimenti.
Poi
però succede quello che succede e, dopo due anni passati a disperarsi per il
suo bradipetto perduto, ecco che il destino non più avverso le fa incontrare di
nuovo il salamandro fascinoso. Ed è da qui che mi sono convinta di avere per le
mani un romanzo di fantascienza. Forse vi starete anche chiedendo come ho fatto
a capire che si trattasse di salamandre, visto che, in teoria, l’autrice le
camuffa da umani. Le lingue, cari lettori. Per tutto il libro, le lingue di
Dahlia e River non fanno che intrecciarsi, allungarsi, leccare, addirittura
battere colpi in zone che non è educato citare. D’altronde, è la stessa Dahlia
che ammette che “Quando le nostre lingue si sono intrecciate, ho sentito le
nostre anime che entravano in contatto.”
Esticaz…
ho pensato io, con una smorfia di disgusto neanche tanto celata. Le lingue di queste
due creature hanno vita propria e sono le protagoniste indiscusse di due terzi
del libro. L’aspetto fantascientifico deriva dal fatto che, in tutti gli
universi conosciuti e conosciuti, e nemmeno
nelle vite dei Santi, esiste un essere tanto perrrrrrrrrfetto quanto il nostro
River Wilde. Innanzitutto ha un culo da favola e l’autrice, attraverso il punto
di vista di Dahl, che è la narratrice della storia, ci tiene a farcelo sapere
almeno un paio di volte a pagina. E poi è sexy, (almeno 3 volte a pagina) ha
degli addominali scolpiti da urlo (dice proprio così, scolpiti, e ho perso il
conto delle volte) degli occhi verdi magnetici, questa lingua dotata di vita
propria capace di tripli salti mortali e soprattutto avvitamenti e dice SEMPRE
la cosa giusta. Fa SEMPRE la cosa giusta. Azzecca SEMPRE il regalo perfetto.
Vive in una tana, ops, casa perfetta e fa ovviamente sciogliere d’ammmore la
salamandra femmina, che dopo due giorni due non sa nemmeno più di aver avuto un
fidanzato di nome Ben. I due graziosi animaletti passano il tempo a trombare e
a scambiarsi complimenti e succede davvero poco altro. L’autrice a un certo
punto deve essersi resa conto dell’insulsaggine assoluta della propria storia e
infila un paio di momenti DRAMMATICI, peccato che si risolvano nel giro di due
pagine e si ritorna di nuovo a intrecciare le lingue, come è giusto che sia
nella vita della salamandra media.
In
teoria c’è anche un colpo di scena conclusivo, e qualcuno ha esclamato Oh my
God. L’ho fatto anch’io, perché il finale è aperto e tutto lascia pensare che
ci sarà un secondo libro e io mi sono sentita male. Tuttavia, il suddetto colpo
di scena, devo ammetterlo, è abbastanza interessante e mi ha convinto, dopo
attenta riflessione, a rivalutare leggermente questo libro che, senza, sarebbe
stato un totale disastro.
Che
dire d’altro? Il libro sembra scritto da una sedicenne infoiata, per la
profondità delle considerazioni, e i dialoghi sono quanto di più stupido,
banale e irritante abbia mai avuto la sventura di leggere. La sedicenne in
questione però conosce almeno la grammatica e la sintassi. Siccome gli
accoppiamenti delle salamandre sono una faccenda lunga, mi sono dovuta sorbire
pagine e pagine di “Ti ho già detto che sei fantastica?” “Sei bellissimo” “Sei così
sexy…” “Mi fai impazzire” e via così. Pagine e pagine e pagine. Capisco che il
quoziente intellettivo di una salamandra sia quello che sia, ma insomma… non si
può pretendere che anche quello dei lettori si abbassi tanto, per poter
apprezzare questo mare infinito di banalità.
Riassumendo,
assegno quattro teschi a questo obbrobrio. Fiammelle ne avrà pure, d’altronde
il libro è un’infinita serie di sc… e nient’altro, ma anche il dolce più buono
alla fine viene a nausea e quindi me le riprendo tutte e amen. Se non faccio la
cattiva io, chi lo fa?
Alla
prossima, caro lettore, e diffida delle salamandre. Non si sa mai cosa possono
fare, con quelle lingue.
Se ti piace questa Recensione clicca g+1
Commenta il post per farci sapere la tua opinione!
Nessun commento:
Posta un commento