Carissimi/e, vista la passione che ci accomuna non solo per
i libri ma anche per il cinema, nell'occasione speciale del vicino Natale,
l'idea che mi era venuta è di arrivarci guardandoci insieme gli stessi film,
come una famiglia davanti alla TV. Quindi perché non suggerire dei titoli a
tema natalizio, eventualmente poi da commentare insieme? Partiamo subito con le
pellicole per questa prima settimana di dicembre.
BABBO BASTARDO (2003) - Willie, un ubriacone disonesto, e
Marcus, uomo affetto da nanismo, sono specializzati in furti la notte di Natale
nei grandi magazzini, dopo averci trascorso il periodo antecedente vestiti da
Babbo Natale e il suo elfo per studiare il piano. Dopo essersi ripromessi che
avrebbero smesso, si ritrovano per un ultimo colpo. Willie però è allo sbando
più che mai. Sempre ubriaco, tratta male i ragazzini e si approfitta delle
clienti negli spogliati. Un giorno, sulle sue ginocchia, si siede un bambino
che sembra essere un ritardato mentale, che si incolla dietro a Willie e non lo
molla mai. L'uomo lo segue a casa e scopre che il bambino è figlio di un uomo
molto ricco, attualmente in carcere per frode, e vive solo con la nonna fuori
di testa. Che cosa farebbe un tipo come Willie? Si insedierebbe nella villa,
facendo la vita da nababbo e portandoci la sua ultima fiamma (una ninfomane,
amante dei costumi da Babbo Natale), come un parassita fino al giorno del
colpo. Il rapporto con il bambino, un escluso, gli farà riscoprire a modo suo
un po' di umanità , ma la notte di Natale incombe.
DA VEDERE PERCHE': sicuramente non politically correct e non da vedere coi bambini, però una commedia che lascia il segno nel suo rozzo modo di voler divertire. Diciamo che serve per cominciare e alleggerire lo spirito natalizio, fomentando un po' quel cinismo che ci servirà per affrontare feste e parenti. Diciamocelo: un po' di cattiveria, anche sotto l'albero, ogni tanto non guasta. Splendida interpretazione di Billy Bob Thornton. Ultimo film del compianto John Ritter (Tre Cuori in Affitto, 8 Semplici Regole)
DA VEDERE PERCHE': sicuramente non politically correct e non da vedere coi bambini, però una commedia che lascia il segno nel suo rozzo modo di voler divertire. Diciamo che serve per cominciare e alleggerire lo spirito natalizio, fomentando un po' quel cinismo che ci servirà per affrontare feste e parenti. Diciamocelo: un po' di cattiveria, anche sotto l'albero, ogni tanto non guasta. Splendida interpretazione di Billy Bob Thornton. Ultimo film del compianto John Ritter (Tre Cuori in Affitto, 8 Semplici Regole)
UN NATALE ESPLOSIVO (1989) – Film natalizio della serie
National Lampoon's Vacation dedicato alle tragicomiche avventure della famiglia
Griswold, alla ricerca del Natale tradizionale/perfetto, da passarsi con tutta
la famiglia. Man mano che si staccano i giorni di Dicembre dal calendario, ne
vedremo delle belle coi rituali natalizi, dall'andar nel bosco a cercare
l'albero di Natale, a una maniacale illuminazione della casa, all'estenuante
ricerca dei regali, sino a culminare con la cena della vigilia, momento in cui
le situazioni comiche si susseguiranno con un ritmo incalzante e tutto quello
che potrà andare storto andrà invece in rovina.
DA VEDERE PERCHE': nei panni di papà Griswold un Chevy Chase in gran forma e anche gli attori di contorno non sono male, a cominciare dal cugino(Randy Quaid). Una commedia dal sapore agrodolce che mira a prendere in giro il tema “a Natale dobbiamo essere per forza tutti insieme e felici”. La famiglia è il fulcro della pellicola e, diciamocelo, chi non trova degli aspetti comici nelle proprie riunioni familiari?
DA VEDERE PERCHE': nei panni di papà Griswold un Chevy Chase in gran forma e anche gli attori di contorno non sono male, a cominciare dal cugino(Randy Quaid). Una commedia dal sapore agrodolce che mira a prendere in giro il tema “a Natale dobbiamo essere per forza tutti insieme e felici”. La famiglia è il fulcro della pellicola e, diciamocelo, chi non trova degli aspetti comici nelle proprie riunioni familiari?
BENVENUTI IN CASA GORI (1990) – Commedia nostrana diretta da
Alessandro Benvenuti. Il giorno della vigilia, a casa Gori, fanno ritorno tutti
i parenti della famiglia per festeggiare assieme il Natale. Tra le mille
vicissitudini di una famiglia tutta italiana, s'intrecciano le storie dei vari
personaggi. Burberi, cinici, modaioli e pieni di problemi, i membri della
famiglia Gori arriveranno al fatidico pranzo di Natale dove le dinamiche tra
loro esploderanno, raggiungendo quel punto di rottura necessario per farli
sentire più uniti.
DA VEDERE PERCHE': è un'alternativa italiana, ben fatta e divertente, al classico schifo del cinepanettone. Gli attori sono fantastici (Athina Cenci, Massimo Ceccherini, Novello Novelli e tanti altri) ed è impossibile non rivederci dentro tanti spaccati familiari già vissuti.
DA VEDERE PERCHE': è un'alternativa italiana, ben fatta e divertente, al classico schifo del cinepanettone. Gli attori sono fantastici (Athina Cenci, Massimo Ceccherini, Novello Novelli e tanti altri) ed è impossibile non rivederci dentro tanti spaccati familiari già vissuti.
IL MIRACOLO DELLA 34^ STRADA (1947) e MIRACOLO NELLA 34^ STRADA (1994) – Due film, uno il remake dell'altro. Dopo aver licenziato il
babbo natale dei suo grandi magazzini, sempre ubriaco, la signora Walker assume
Kris Kringle, anziano molto adatto alla parte, per sostituirlo. Il nuovo
assunto, intento a far credere nel Natale la figlia della donna, presto svelerÃ
di essere il vero Babbo Natale, ma questa scomoda affermazione avrà un prezzo e
Kris si ritroverà sotto perizie psichiatriche, fino al banco degli imputati.
La differenza di trama, tra le due pellicole, sta tutta nella seconda parte; nel film originale si parla di internamento psichiatrico per il povero Kris, mentre nel remake, in pieno stile consumistico anni '90, si parla di concorrenza con grandi magazzini rivali, che porta a far internare e processare il pover'uomo per screditarne il datore di lavoro. In entrambi i casi non sarà una passeggiata e si arriverà al processo, che è il punto più intenso e catartico del film.
La differenza di trama, tra le due pellicole, sta tutta nella seconda parte; nel film originale si parla di internamento psichiatrico per il povero Kris, mentre nel remake, in pieno stile consumistico anni '90, si parla di concorrenza con grandi magazzini rivali, che porta a far internare e processare il pover'uomo per screditarne il datore di lavoro. In entrambi i casi non sarà una passeggiata e si arriverà al processo, che è il punto più intenso e catartico del film.
DA VEDERE PERCHE': è un classico, e riscoprire i classici non fa mai male. Una
storia toccante e commovente, impregnata di fantasia ma anche di temi
importanti come appunto il limite tra questa e la pazzia, ovviamente
argomentato in modo divertente. Personalmente preferisco l'originale del '47,
nonostante consideri il remake un film all'altezza, specie nell'interpretazione
di Richard Attenborough(il John Hammond di Jurassic Park). Lo ritengo più
importante soprattutto per il periodo in cui uscì. Siamo nel secondo anno del
dopoguerra, i soldati si alternano in Europa per aiutare a ricostruire. C'è la
voglia di far sembrare lontani gli anni della guerra e le numerose perdite.
Questo era il titolone natalizio di quell'anno, che appunto doveva avere il
gusto di un ritorno alla normalità , a differenza di La Vita è Meravigliosa
dell'anno prima, che invece aveva il tono della speranza e della rinascita, nel
primo anno del dopoguerra. Inoltre sono da sottolineare le interpretazioni di
una giovanissima Nathalie Wood, nei panni della figlia, e di Maureen O'Hara,
un'attrice troppo spesso dimenticata ma che ha all'attivo un curriculum
impressionante. Personalmente la sua interpretazione che ricordo con più
affetto è ne “Il Cowboy con il Velo da Sposa”, film Disney a cui seguirà un
remake “Genitori in trappola” con Dannis Quaid e Lindasy Lohan, alla prima
apparizione cinematografica, nella doppia parte delle due gemelle.
Diego Collaveri
Un po' di notizie su Diego:
Diego Collaveri, nato a Livorno il 27/02/’76; dal 1992 al 2000 lavora in campo musicale come chitarrista e arrangiatore, con collaborazioni per EMI music. Nel 2000 l’evoluzione creativa lo porta verso la scrittura, confrontandosi nell’ambito del circuito dei concorsi di poesia e narrativa, da cui arrivano, fin da subito, riconoscimenti e le prime pubblicazioni.
Nel 2003 fonda la Jolly Roger productions, etichetta indipendente per la produzione di cortometraggi e video di spettacoli live.
È autore della saga giallo/noir “Anime Assassine”, con protagonista l’ispettore Quetti e di quella fantasy “Le pergamne di Ankor”. Nel 2013 alcune avventure dell’ispettore Quetti sono uscite sulla rivista Cronaca Vera.
Sito: http://www.diegocollaveri.it
Grazie Diego!
RispondiEliminaNon vedo l'ora di guardare questi film per poi poterli commentare insieme ^_^