Genere: Fantasy
Editore: La Ponga Edizioni
Pagine: 321
Uscita: 6 Novembre 2014
Editore: La Ponga Edizioni
Pagine: 321
Uscita: 6 Novembre 2014
Sinossi:
Le ore a sognare tra le pagine dei libri, le
storie vissute al fianco dei protagonisti, la sofferenza di non poter varcare
fisicamente quel foglio di carta, porta invalicabile tra la vita reale e il
mondo della fantasia. E se qualcuno,
questo limite, lo potesse superare?
Isaac, bibliotecario stregone appartenente
all’ordine dei libromanti, in grado, letteralmente, di infilare le mani nei
libri e di portare nella vita di tutti i giorni gli artefatti più strabilianti
in essi presenti. Tutto questo e altro ancora tra le pagine di Libriomancer, il
capolavoro di Jim C. Hines.
Vi è mai capitato di non saper bene come
esprimere un parere su un libro?
Ecco, è il mio problema.
Libriomancer è… unico. In senso
buono, ovviamente. È un fantasy nel vero senso della parola, e come al solito
dalla trama non si capisce che è così buono.
Inizio col dire che ho trovato fantastico il
ruolo di Gutenberg nel libro(se non sapete chi sia, wikipedia vi salverà).
Isaac, il protagonista, è il tipico nerd amante dei libri di fantascienza, e da
ragazzino ha scoperto di essere un libromante: una persona col potere di
estrarre oggetti dai libri.
Purtroppo ha dovuto interrompere fin troppo
presto la sua carriera in questo campo perché controlla maluccio le proprie
capacità. Tranquille, se finisse così non sarei arrivata alla fine, fortunatamente
è l’inizio.
Suo malgrado si ritroverà proprio al centro di
una disputa di un pazzo sclerato contro il mondo, quando si dice la sfiga.
La figata pazzesca di questo libro è che
l’autore fa usare a questa casta dei libri come armi, ma non è andato a prenderne
di poco conosciuti. Appena ho letto le parole “vampiri della Hamilton” ero
tipo: “Hamilton? Vampiri? Jc…. Asher!!”, poi credo di esser svenuta dalla
gioia. Ovviamente ritroviamo altre scrittrici come la Harris (eh, lo so chi
vorreste tirar fuori!), il famosissimo Tolkien e molti altri.
Unica pecca… non si possono tirare fuori le
persone dai libri… non ci passano, e se non ci passano niente da fare. MA c’è
un’eccezione, una fantastica eccezione che vi farà amare ancora di più questo
libro.
Isaac non deve far fronte alla miriade di
problemi che accadono in poco meno di una settimana da solo, ci sarà Lena ad
aiutarlo, una driade con, scusate il termine, i controcazzi. Quel momento in
cui una donna è tosta abbastanza da difendere gli uomini… momento di goduria
allucinante.
Per non parlare del finale, è stato da rimanerci
di stucco.
Ah si, Gutenberg è uno stronzo, sappiatelo.
Ultima cosa che mi ha piacevolmente colpita è la
possibile coppia gay e la già conosciuta coppia di donne, mi esalto sempre
quando ne trovo, vuol dire che finalmente se ne parla come fosse cosa di tutti
i giorni e non da puntare il dito e dire: “Ommioddio, cosa sta succedendo
qui?!”
Amanti del fantasy, dovete leggerlo per forza,
son sicura che non vi deluderà… in fatto di trama. E allora cos’ha che non va’,
direte voi? Eh, l’editing. Bastava rileggerlo prima di metterlo in commercio
per accorgersi che mancano alcune lettere nelle parole, che qualche virgola è
fuori posto e che dopo i punti ci andava la maiuscola. Sono errori che ti fanno
storcere il naso, ma non rovinano la lettura.
Sarebbe stato un bel libro da 5 stelline… e
invece mi vedo costretta a metterne 3. Spero che il prossimo volume sia più
curato del precedente!
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