Genere: Historical Romance
Editore: Self-Publishing
Pagine: 380
Prezzo ebook: € 3,49 –
Amazon: € 2,59
Uscita: 5 ottobre 2015
Traduttore: Eugenia Franzoni
Sinossi:
Lo ama da tutta una vita.
Lo ama da tutta una vita.
Lady Elise Halden sa come far piegare al suo
volere i cavalli, con il suo tocco gentile e persuasivo, ma sta imparando che
farsi obbedire dal nuovo conte di Camden non è paragonabile ad addestrare una
cavalcatura. Se vuole una qualche speranza di imbrigliare gli affetti del
conte, le servirà un piano. Con l'aiuto della sua amica lady Beverly e di sua
cognata, la duchessa, Elise si prefigge di vincere il cuore del suo
indifferente conte.
Lui l'ha sempre ammirata da una rispettosa
distanza.
Da ragazzi, Michael Brightman e il suo migliore
amico hanno giurato di lasciar perdere le rispettive sorelle, una promessa
fatta solo per proteggere la sua dai modi affascinanti e libertini dell'amico.
La sorellina del duca di Caversham è sempre stata una sfacciatella precoce da
evitare, finché un giorno Michael si accorge che lady Elise è cresciuta, e le
cose che vorrebbe fare con lei di certo metterebbero a repentaglio l'amicizia
con suo fratello.
Insieme scoprono che le prove fisiche non
corrispondono necessariamente alla verità e che fidarsi del cuore a volte è la
lezione più difficile da imparare.
Il romanzo è il secondo della serie "Le
cronache dei Caversham", dopo "La sposa di Caversham" e il prequel
"Miss Amelia accalappia un duca", entrambi già disponibili in tutti
gli store. Pur non essendo prettamente un erotico, contiene scene di sesso.
La serie “Le
cronache dei Caversham” è così composta:
prequel. Miss Amelia accalappia un duca
1. La sposa di Caversham
2. GIA’ SUA
3. L’amore di Sarah – prossimamente: dicembre
2015
4. La signora di Lucky – prossimamente: febbraio
2016
Estratto:
Michael era stato il futuro marito di Elise da
quando lei aveva dieci anni... solo che non lo sapeva.
“Detesto annusare i sali!” Elise aprì gli occhi
e si spinse via dal viso l'odiosa bottiglia, poi lo guardò gelida.
“Allora non avreste dovuto svenire.” Michael fu
pieno di sollievo. Per un attimo la paura di perderla l'aveva paralizzato, ma
quando si era reso conto di cos'era successo aveva ordinato alla carrozza di
fermarsi e chiamato la sua domestica per aiutarlo. Dio, sarebbe stato terribile
spiegarlo a suo fratello.
“Non sono svenuta, non svengo mai.”
Sul viso di lui si aprì un sorriso baldanzoso.
“Giusto.”
“Ho sentito la mia signora? È rinvenuta?” chiese
Bridget dietro di lui.
Elise cercò di sedersi, ma egli la trattenne
giù. “Riposate. La vostra cameriera è solo preoccupata. Sì, finalmente è
rinvenuta” disse alla donna. “Perché voialtre insistete nell'indossare cose
come questa...” Michael tenne in alto lo spencer, “in giornate calde come
oggi?”
“Perché,” disse la serva, “sembrare vestita in
modo indecente porterebbe la collera della società sulla sua testa. È il mio
lavoro controllare che almeno abbia un'apparenza decorosa.”
“Avete...?” Elise balbettò, sembrando notare solo
allora l'abito senza maniche e il colletto sbottonato. “Come avete...?”
“L'ho tolto per aiutarvi a rinfrescarvi. Non vi
preoccupate, non mi sono preso alcuna libertà, ero troppo occupato a
sventolarvi con il vostro libro.” Abbassò la voce in modo che Bridget non
potesse sentirlo e aggiunse: “Inoltre, quando arriverà quel momento, vi voglio
molto presente, mia cara.” Sorridendo, pensò a quanto non vedesse l'ora che
fosse quel giorno.
Elise borbottò qualcosa che non capì appieno, ma
sembrava un'invettiva sulla testardaggine degli uomini e sulla loro malaccorta
lealtà. Michael seppe che lei stava bene quando diresse verso di lui un altro
sguardo di ghiaccio. “Andiamo, allora” disse. “Woodhenge è ancora più o meno a
quattro ore, senza fermarsi a pranzo.” Tenne la mano di Elise, evitandole di
uscire dal veicolo e di andare con la cameriera. “No, voi restate con me, lei
può restare nell'altra carrozza.”
“Oh! Bastardo arrogante,” sibilò, “non voglio
viaggiare con voi.”
Si trattenne, pensando che avrebbe di certo voluto
stare con lui prima della fine della giornata. Se solo avesse potuto reprimere
la propria frustrazione per la sua insolenza. “Sia quel che sia, lo farete.”
Rimandò Bridget al suo veicolo e chiuse la portiera del loro. Presto, furono di
nuovo in viaggio.
Dopo qualche minuto, Elise smaniava con in mano
il libro che aveva finito. Michael poteva vedere che stava considerando la
possibilità di rileggerlo da capo, per evitare di parlargli. Non voleva che lo
facesse, ma preferiva che riempisse la carrozza con la sua esuberanza e
vivacità. Voleva parlarle, spiegare le decisioni a cui era arrivato, e
chiederle se ancora sentisse le stesse cose nei suoi confronti e in quelli di
un possibile futuro insieme. Poi, dopo, sempre che l'avesse ancora fatto,
avrebbe riso con lei, l'avrebbe abbracciata, toccata e baciata.
Ma se non fosse stato così, aveva solo
ventiquattr'ore in cui poter farle cambiare idea, e l'unico modo per cominciare
con quella vivace sfacciatella era essere onesto, perché era l'unica cosa che
sapeva lei stimasse oltre misura. L'aveva sempre fatto.
“Ricordate quella sera dagli Holderman?”
cominciò, con la voce che sembrava strana, anche a se stesso. Mantieni il
controllo, ordinò il suo cervello al suo cuore. Quando lei annuì, continuò:
“Ricordate cosa avete detto?”
“Temo di aver detto molte cose quella sera.”
Fissò fuori della finestra, evitando il contatto visivo con lui. “Non so nello
specifico cosa volete che ricordi.”
Michael fece un profondo respiro, quasi temendo
di cominciare. “Avete detto: ‘Avete mai saputo che qualcosa è così
assolutamente vero e giusto nel profondo del vostro cuore senza nemmeno sapere
come potete esserne certo.’ Non ho dimenticato le vostre parole. Avete parlato
dal cuore.” Lei si voltò a guardarlo e Michael pensò di vedere una scintilla di
qualcosa, un'emozione profonda, che non voleva far venire fuori, quindi
continuò, sperando che fosse la risposta che desiderava. “Credo di capire cosa
intendeste, ora, perché non so da dove stia venendo questo sentimento. So solo
che non voglio perderlo.”
“Posso chiedervi come siate arrivato a questa
conclusione?” La sua voce quasi non conteneva l'emozione. Riusciva a vedere che
voleva credergli, e poteva solo continuare come aveva iniziato, con l'onestà.
“Sul mio onore, Elise, questo... questo...
qualsiasi cosa sia tra noi mi ha preso veramente alla sprovvista. Un giorno
eravate solo la sorella fastidiosa di Ren, e il successivo vi volevo e insieme
sapevo di non potervi mai avere. Allora ho cominciato a pensare al perché non
potevo, e tutte le ragioni tornavano a una cosa: l'accordo che vostro fratello
ed io avevamo fatto quando eravamo giovani, in cui ci eravamo promessi l'un
l'altro che non avremmo preso in considerazione, da quel punto di vista, le
nostre sorelle. Al tempo in cui lo facemmo, io ero preoccupato che vostro
fratello potesse spezzare il cuore di Christina. Voi non siete mai stata un
problema, eravate solo una bambina.”
Non reagì al suo discorso, ma poté vedere che
stava reprimendo un sorriso. Michael si tolse del tutto il foulard allentato,
dato che stava diventando più caldo e afoso dentro alla lenta carrozza. Si levò
il panciotto sbottonato, tirandolo sul sedile insieme alla giacca, e continuò: “Allora
c'era la differenza d'età. Nella mia testa, non vi vedevo come la giovane donna
che siete diventata, ma come la sorellina di un amico. Ha senso quello che sto
dicendo?”
Michael riuscì a vedere la speranza che
gorgogliava subito sotto la superficie, ma lei annuì solo, in silenzio.
Continuò: “Quella sera, dagli Holderman, avete provato a dirmi che la
differenza d'età era irrilevante, ma non volevo crederci. Allora voi, arpia che
siete, avete organizzato la serata a teatro con Huddleston e Wilson.”
“Ho qualche domanda su questo...” iniziò, ma
quando si rese conto di ciò che aveva detto, i suoi occhi prima si spalancarono
per il colpo, poi si strinsero scettici: “Come sapevate...”
Alzò una mano per interromperla. “Più tardi, vi
prego. Lasciatemi finire. Quando ho chiesto a Ren se avrebbe permesso a
qualcuno più vecchio di me di corteggiarvi, mi ha ricordato alcune cose e ne ha
chiarite altre, praticamente ripetendo ciò che mi avevate detto la sera del
ballo degli Holderman, che la nostra differenza d'età non sarebbe stata un
problema per lui. Una volta che ho cominciato ad assimilare il concetto, ho
capito che non potevo permettere che qualcuno vi ‘domasse’ o rovinasse il
vostro spirito. Era l'unica cosa di voi che mi ha sempre attratto, è quello che
vi rende speciale.”
“Mi avete seguita l'altra sera” disse. Amava
quando chinava la testa per fargli una domanda. “E avete sentito Edgecumbe,
vero?”
Annuì. “Pensavo di essere lì solo per
proteggervi, se ne aveste avuto bisogno. Anche se ovviamente avete fatto da sola;
avrei dovuto sapere che ve la sareste cavata. Siete una giovane donna forte e
diretta. Edgecumbe è come un puledro che deve ancora capire come funzionano le
zampe, e non è ciò di cui avete bisogno, Elise. In pochi anni avrebbe consumato
il vostro spirito e non sareste stata felice, né lo sarebbe stato lui. Allora,
poco dopo, avrebbe cercato conforto altrove, che fosse nel suo club, nel gioco
o in un'amante, e voi avreste continuato a invecchiare e a intristirvi.” Fece
una pausa in modo che lei potesse assimilare le sue parole.
“Guardatemi. Vi prego, Elise.” Quando lo fece,
parlò di nuovo. “Non è quello che io voglio per voi.”
Gli sembrò un'eternità, mentre lei, in silenzio,
digeriva le sue parole. Fedele a ciò che conosceva della sua natura, gli
chiese: “Perché mi state chiedendo questo, ora?”
“Perché voglio baciarvi di nuovo, Elise.”
L’autrice:
Di una famiglia di origini italiane, Sandy è
cresciuta sulla costa del Golfo del Texas, con la sabbia tra le dita e i
capelli costantemente crespi, ed è questo il motivo per cui ora vive nel mezzo
del nulla in Virginia, in un posto con un'umidità minima o moderata (per dei
ricci perfetti e non crespi), colline ondeggianti e boschi coltivati.
La sua casa è una vecchia fattoria
ristrutturata, che condivide con il suo marito eroe, ai piedi delle Blue Ridge
Mountains, dove ha avuto più gatti, cani e cavalli di quanti voglia ammettere.
La sua seconda passione, dopo la scrittura, sono i suoi animali: pratica
l'equitazione naturale, e ama cavalcare i suoi Tennessee Walkers scalzi sui
sentieri e nei boschi intorno alla sua casa.
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