Titolo: Magnifico
assedio
Autore: Emily Pigozzi
Genere: Erotic Romance
Editore: Self Publishing
Pagine: 220
Prezzo: 1.99 €
Uscita: 15 Gennaio 2018
Per Fabrizio Brandi,
ex parà della Folgore e ora ispettore di polizia della Criminalpol, il lavoro è
la cosa più importante e lo basa totalmente sull’ istinto: lui è la carta
pazza, quella che sconvolge tutto e va oltre le regole senza farsi domande.
Almeno finché il suo nuovo incarico non lo mette alla prova: Nina Orlando,
giovane e bellissima, è la figlia di un importante uomo d’affari divenuto
collaboratore di giustizia, e Fabrizio viene assegnato alla scorta che dovrà
accompagnarla al sicuro in una località sconosciuta. Nina è viziata, ribelle,
abituata ad avere tutto ciò che desidera, ma anche terribilmente
sensuale.
Lontani
dai loro mondi e costretti a stare insieme i due non potranno che fare
scintille, in un crescendo di attrazione impossibile da controllare…
"L’assedio è una situazione bellica in cui
un esercito circonda e controlla gli accessi a una località, di solito
fortificata, allo scopo di costringere i difensori alla resa o di conquistarla
con la forza (cfr. Wikipedia)".
Ma se l’assedio è personale, fisico o psicologico,
cosa comporta e come si affronta?
Fabrizio Brandi è un uomo di 29 anni, alto, muscoloso
con occhi color dell’ossidiana e capelli neri come la pece. Ex paracadutista
della Folgore, ex agente della narcotici e oggi ispettore della Criminalpol di
Roma. Nel suo lavoro ritrova la parte sensata della sua vita, si sente utile
poiché, anche se non può cancellare tutta la criminalità del mondo, almeno può
fare la sua parte di poliziotto, ottenendo così il suo personale riscatto da
un’esistenza fatta di rifiuti, disprezzo e solitudine. L’amore, quello vero, è
una parola che lui non conosce, un sentimento mai avuto e mai dato, perché
l’amore non è fatto per Fabrizio Brandi. Per la carta pazza, come tutti lo
chiamano, quella che si diverte a beffare il destino, l’amore è qualcosa che lo
ha sempre respinto.
“Non è difficile tirare avanti, in questo periodo. Lascio che il mio lavoro mi assorba completamente. Gli permetto di cancellare tutto: ricordi, la solitudine, i dubbi. Non c’è passato, e non c’è futuro. Sono solo una macchina solitaria e senza freni, e basta.”
Antonia Orlando, Nina per gli amici, ha 22 anni ed è
bellissima, con i capelli castano dorati e grandi occhi verdi. Vissuta
sempre nell'agio, nella consapevolezza di poter avere tutto ciò che
desidera, ama la vita scintillante, i party e il lusso tipico dell’alta
società. Però, nonostante non le manchi niente, c’è sempre qualcosa per lei che
vale la pena volere e acquistare: un nuovo oggetto del desiderio che la rende
felice per pochi attimi, prima che qualcosa, di nuovo, catturi la sua
attenzione.
“Nina è più che un diminutivo per me: è il nome che mi sono scelta. Nina è più leggero, più moderno. Più libero, più sensuale. Come mi sento io. Io sono Nina, la bella Nina dalla risata cristallina e dai mille amici. La ragazza che brilla come una stella nel cuore della società che conta.”
Rimasta orfana di mamma, vive con il padre, noto
imprenditore romano che, per i loschi affari intrapresi e legati alla mafia,
viene arrestato dalla polizia e, nel tentativo di ottenere una riduzione futura
della condanna, diventa collaboratore di giustizia.
Visto l’importante e delicato ruolo del padre, Nina
viene inserita in un programma di protezione e affiancata da una squadra di
poliziotti, che la scorteranno in un luogo segreto e si occuperanno di
proteggerla e salvaguardare la sua incolumità.
“Questo è un lutto diverso, strano: non ci sono morti da piangere, nessun funerale, nemmeno un abbraccio affettuoso di condoglianze. Ma è la fine delle certezze, della fiducia nei riguardi di mio padre. Della mia vita intera.”
Fabrizio è riluttante ad accettare questo incarico,
sia perché non ha mai simpatizzato per le ragazze dell’alta società, così
lontane dal suo mondo, sia perché si sente prigioniero della situazione, per il
fatto di dover necessariamente seguire Nina, allontanandosi dalla sua Roma e
dalla sua quotidianità - anche se, in quella stessa quotidianità, lo aspettano
una casa vuota e serate “di caccia” in cerca di rapporti occasionali con delle
sconosciute (una valvola di sfogo decisamente lussuriosa!).
I loro primi sguardi sono ostili. Subito lui
l’etichetta come una stronza snob, mentre lei lo definisce l’ispettore
scimmione. Si provocano, si studiano, ma allo stesso tempo sono dominati da una
fortissima attrazione. Insomma, la regola per la quale “gli opposti si
attraggono” ancora una volta calza a pennello: mai due persone potrebbero
essere tanto diverse!
Ma in realtà, lo sono davvero?
Ecco allora che, nel trascorrere del tempo in un
piccolo e delizioso paesino della Baviera, le fragilità di Nina si fanno
avanti, mostrandosi a Fabrizio e riuscendo a toccare qualcosa, un piccolo
interruttore nella sua anima, che accende una forte consapevolezza in lui.
“È così fragile che mi spezza: nel vederla così l’immagine che ho di lei si frantuma davanti ai miei occhi, in un attimo...Ci sono per lei, e non perché sono costretto. Ci sono e basta.”
Questo pensiero lo sconvolge. Nella sua vita non ha
mai consolato nessuno e, allo stesso tempo nessuno si è mai preso cura di
lui. È stato rifiutato da una madre drogata, le cui braccia non lo hanno
mai voluto, è passato per vari affidi e case famiglie, cosciente di essere solo
un errore, di essere colui che fa solo cazzate e al quale non è destinato
niente di buono. Il NULLA è tutto ciò che conosce. Nina, invece, è qualcuno da
proteggere, qualcuno di cui innamorarsi, un mondo nuovo dove potersi perdere,
anche se proibita, poiché la figlia di un detenuto, un testimone da proteggere.
“Lei, è lei, tutta quanta. Nina... È il suono della della sua risata. La dolcezza della sua voce. La sua intelligenza, la sua ironia… Lei è il mio assedio. ”
Anche Nina prova per lui qualcosa di nuovo, un mix di
sensazioni contrastanti: prima la paura di essere giudicata da lui, il
fastidio, la rabbia e poi il desiderio, l’attrazione e la consapevolezza di
aver bisogno di qualcosa che le ricordi di essere ancora viva. Sì, quel
qualcosa ha un nome ed un cognome.
“È tutto così assurdamente bello da non poterlo descrivere. È magnifico, lui è magnifico. Con lui sto cambiando il mio modo di essere, e la cosa mi esalta e mi terrorizza. Siamo chiusi in questo assedio, ancor più mentale che fisico.”
Trascorrono ore, giorni e poi settimane, e tra le mura
di un piccolo appartamento, in un paese straniero, nasce qualcosa di profondo,
un’unione perfetta di corpi ed anime. Un vero e proprio magnifico assedio.
Poi, come un fulmine a ciel sereno che squarcia il
cielo, un nuovo dramma.
Prima amore, passione, desiderio e poi paura, terrore,
disperazione, sangue, separazioni.
Come affronteranno tutto questo Nina e Fabrizio?
Vi invito a scoprirlo e sappiate che questi due ragazzi
vi regaleranno attimi molto dolci e altrettanto piccanti. Toccherete con mano
la loro attrazione, peraltro, ben inserita dall’autrice, mai volgare o pesante
e sono sicura che vi innamorerete soprattutto della parte oscura di
questo bell'ispettore di polizia (la mia indole di crocerossina non
resiste mai ed è scattata sull'attenti!).
Faccio i complimenti ad Emily Pigozzi, che tra l’altro
non conoscevo, perché ho trovato la trama scorrevole e ben strutturata.
Inoltre, la suspance non manca... quindi? Il mio consiglio? Fate come me:
lasciatevi assediare da questa lettura!
Grazie ragazze, che meraviglia! :)
RispondiEliminaGrazie mille ragazze! ;)
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