Genere: M/M,
Contemporaneo
Editore: Quixote Translations
Pagine: 230
Prezzo: € 3,99 (E-book)
Uscita: 24 Aprile
2018
Traduttore:
Dalia Nobile
Sinossi:
Quando la vita ti
offre un bellissimo incontro inaspettato, e poi ti coglie di sorpresa su
un'autostrada, distruggendoti…
Quando la tua vita
quotidiana è scandita da manie, tic e altri inconvenienti…
Questo è ciò che
vivranno Benoit e Bruno, o che stanno già vivendo.
Due persone a parte.
Due persone che si
incontrano e si ritrovano. Riusciranno ad accettarsi, a capirsi e ad adattarsi
l’uno all’altro?
La sinossi di questo libro mi aveva subito
colpito, volevo vedere come l'autore avrebbe trattato un tema così delicato
come l'autismo. A fine lettura posso solo dire che è stato un viaggio toccante
e ricco di emozione.
I due giovani protagonisti mi sono sembrati molto
reali, profondi nelle loro mille sfaccettature, a tratti fragili, ma anche
molto forti. Non si sono mai dati per vinti e si sono “trovati”... Uno sguardo
negli occhi blu e distanti di Bruno e per Benoît è stato amore a prima vista.
Non conoscevo l'autore, ma ora voglio conoscerlo
meglio!
La storia che ci racconta è ambientata in una
città che personalmente amo molto, la bellissima e romantica Parigi, ma quello
che i due protagonisti hanno dovuto passare prima di essere felici non è stato
per nulla romantico e facile.
Benoît, il più giovane tra i due, sta cercando in
tutti i modi di costruirsi una vita senza pesare sui genitori: ha avuto qualche
piccolo problema in adolescenza, forse dovuto anche al divorzio dei genitori,
ma ora si è rimesso sulla retta via. Vive da solo, si mantiene con dei
lavoretti umili ma seri e ha anche deciso di smettere di finire a letto con il
primo sconosciuto rimorchiato nei locali.
Un giovane ventenne molto più maturo dei suoi
coetanei, con un sorriso aperto e gioviale, pieno di vita e molto attratto da
un bel ragazzo moro intravisto nel negozio in cui dovrà lavorare per i prossimi
mesi. Stavolta ha deciso di procedere con calma; non vuole bruciare le tappe,
perché quel ragazzo dallo sguardo serio l'ha davvero colpito.
Anche Bruno è rimasto colpito dall'incontro con Benoît, anzi ne è rimasto addirittura sconcertato. Nessuno di solito lo guarda negli occhi, la gente capisce al volo che in lui c'è qualcosa di diverso, di strano, per questo gira sempre con gli auricolari nelle orecchie e con gli occhiali da sole:
Anche Bruno è rimasto colpito dall'incontro con Benoît, anzi ne è rimasto addirittura sconcertato. Nessuno di solito lo guarda negli occhi, la gente capisce al volo che in lui c'è qualcosa di diverso, di strano, per questo gira sempre con gli auricolari nelle orecchie e con gli occhiali da sole:
“La gente non poteva capire il suo bisogno di isolarsi per più di due giorni, per ritemprarsi e ritornare in una migliore disposizione d’animo. La diversità faceva paura e non interessava a nessuno.”
Eppure non riesce a scordarsi di quel bel biondino
del negozio di alimentari:
“Lui, che provava solo una minima empatia verso i
suoi simili, rivedeva di continuo quegli occhi marroni, l’aggrottarsi di quelle
sopracciglia e quella bella bocca che si era espressa con troppa facilità. Era
sconcertato, ed era qualcosa che non aveva previsto."
Forse è giunto il momento per Bruno di vivere davvero una vita come quella di tutti, quella dei Neurotipici. Chi sono i neurotipici? Siamo noi, le persone normali, o meglio ecco come ci vede Bruno con i suoi occhi, quelli di un giovane uomo con la sindrome di Aspeger:
Forse è giunto il momento per Bruno di vivere davvero una vita come quella di tutti, quella dei Neurotipici. Chi sono i neurotipici? Siamo noi, le persone normali, o meglio ecco come ci vede Bruno con i suoi occhi, quelli di un giovane uomo con la sindrome di Aspeger:
“Quello era il termine standard per definire le persone non autistiche, quelle che avevano un cervello che si evolveva in modo classico, e soprattutto quelle che Bruno trovava smorte. A lui non piaceva essere nella norma. Era esasperato dai comportamenti imitatori dell’essere umano. Le pecore, come le chiamava talvolta lui, erano quelle persone troppo abitudinarie che vivevano solo per invidiare i loro simili senza mai accontentarsi di ciò che avevano. Lui al contrario se ne fregava di tutto questo: viveva per se stesso, per Valentin e per quelle piccole comodità che gli convenivano.”
Benoît l'ha colpito a tal punto che Bruno si è
spinto oltre i suoi limiti per cercare il ragazzo, arrivando persino a chiedere
sue notizie ai colleghi, visto che il ragazzo sembra sparito misteriosamente
dalla faccia della Terra...
B&B, come li ha affettuosamente chiamati il
suo creatore, mi hanno fatto tanta tenerezza e mi hanno dimostrato per
l'ennesima volta che bisogna andare oltre le apparenze, oltre le disabilità
fisiche o mentali; non sono quelle che ci limitano, ma la nostra paura del
diverso e di uscire dagli schemi che qualcuno ci ha inculcato.
Questi due ragazzi sono stati sbeffeggiati dalla
vita, si sono emarginati dalla società per poter accettare sé stessi, ma hanno
trovato l'uno nell'altro il coraggio per ricominciare e sentirsi completi:
“Bruno adorò intravedere il desiderio nelle sue pupille; non riusciva a capire come facesse a fissarlo ancora negli occhi, ma quell’uomo era capace di molte cose. Benoît era stato scorticato dalla vita, mentre lui era stato costretto a scostarsi da quel mondo troppo stimolante per la sua mente, e allora perché erano insieme nell'intimità del suo appartamento? Decise che non gliene fregava delle ragioni mentre lo osservava perso nella lussuria.”
Nessun commento:
Posta un commento