Genere:Romance Contemporaneo
Editore: Emma Books
Pagine: 183
Prezzo: 4,99 €
Uscita: 4 Giugno 2015
Sinossi:
Il mio nome è Sancho e sono un neurone della pancia.
Un neurone dentro l’intestino? Sì, perché i ricercatori hanno scoperto che, oltre al cervello cranico – quello nella testa insomma – esiste anche un secondo cervello, che si trova appunto nell’intestino. Il cosiddetto cervello enterico. E io abito proprio lì, nella pancia di una tipa un po’ nevrotica ma simpatica, che si chiama Margherita.
“Danza d’amore per principianti” è l’ultima fatica letteraria della scrittrice milanese Rossella Calabrò e, a detta sua, la prima vera, romantica e dolcissima storia d’amore. Prima di iniziare a raccontarvi la trama e prima di darvi la mia opinione sul romanzo, voglio fare un piccolo salto indietro a circa dieci anni fa quando, in quarta liceo, la mia insegnate di letteratura è entrata in classe con un mini stereo e ci ha fatto ascoltare “Non al denaro non all’amore né al cielo” di Fabrizio De Andrè, liberamente ispirato all’ “Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters. Vi faccio questa premessa perché, attraverso la canzone prima e lo studio dell’autore dopo, mi sono innamorata delle immense sfaccettature che può avere l’animo umano. Quando inizio un libro di Rossella Calabrò ho la certezza matematica che un aspetto nuovo della psiche e del cuore dell’uomo verranno analizzati e messi a nudo. Analisi ironica e divertente che mai annoia né stanca.
Dopo i difetti dei Gigi e delle Gine d’Italia, l’argomento trattato in questo romanzo è l’amore visto attraverso gli occhi di un neurone enterico, responsabile della narrazione e delle emozioni, nostre e della Marghe.
Margherita è una giovane donna milanese, traduttrice di manuali, che vive in un appartamento a stretto contatto con la madre CruDelia. Ha una relazione senza impegno ma le manca qualcosa. Questo “qualcosa” arriva all’improvviso e scompare altrettanto velocemente: è Melquiades, zingaro, alchimista, ritardatario.
La passione tra i due è subitanea, ma come la mettiamo con il carattere?
Margherita è insicura e affamata d’affetto a causa anche del gelido carattere della madre, che la ama ma si corazza inspiegabilmente. Aspetta un amore che la coinvolga ma che non la distrugga e questo, si sa, è difficilissimo.
Melquiades è l’opposto della stabilità, è libero e volubile come il vento, tuttavia, sotto sotto, anche lui cerca casa… E chissà che non la trovi!
Lo stile di questo libro è meno pungente dei precedenti e l’ironia, adesso solo in bocca di mamma Crudelia (che, per inciso, farei carte false per conoscere), lascia il passo alla magia dell’amore e della scoperta dei sentimenti. Sancho, il suddetto neurone enterico, somiglia un po’ alla famigerata particella di sodio e fa sorridere dall’inizio alla fine.
Questo libro, a dirla tutta, mi ha fatta sognare. Mi ha fatto ripensare alla bellezza del film “Serendipity” e all’amore da togliere il fiato di “Vi presento Joe Black”. Mi ha fatta tornare bambina con la filastrocca “Nella casa della paura” di Roberto Piumini e ancora adolescente con De Andrè, Masters e le prime analisi psicologiche di chi mi stava intorno.
Forse sono ripetitiva, ma quando un autore mi piace sembra che non riesca a trovare le parole giuste per raccontarlo, mi limito a dire grazie a Rossella perché ogni suo libro, serio o ironico che sia, migliora sempre la mia giornata.
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