Genere: Romance Contemporaneo
Pagine: 376
Prezzo ebook: € 2,99
Self publishing
In
fondo l'amore a cosa serve, quando l'esempio lampante del suo innaturale corso
è davanti agli occhi di Mae ogni giorno? Suo padre, ripiegato su un dolore
impossibile da sanare da quando la madre è morta, non sembra avere altro cuore
se non per il ricordo della donna e, per lei, nella costante ricerca della sua
approvazione, sembra non esserci spazio alcuno. Per questo Mae si rifugia nel
lavoro, nella laurea, nella ricerca della propria affermazione. Nonostante
Stella continui a dirle di lasciarsi andare alle proprie pulsioni, nonostante
la vita stessa la ponga, sempre più spesso, davanti a scelte e situazioni
impossibili da ignorare. E l'arrivo del nuovo ranger, Bruce, giunto al ranch di
famiglia per liberare le loro terre dagli orsi, sembra la ciliegina sulla torta
che è lì e invita a farne indigestione. Cosa farà, Mae? Resterà impassibile
spettatrice dei propri sentimenti oppure si lascerà guidare da un fuoco nuovo e
seducente in grado di trascinare la sua immancabile ironia lungo la via del
piacere? E Bruce accetterà il suo lato dissacrante riuscendo a leggere tra le
righe di una battuta sagace? L'amore, a volte, colpisce con più precisione di
un colt, anche se a premere il grilletto è una Calamity Jane tutto pepe.
Chi
non ha amato la coppia Raimondo/Mondaini? Tutti, dal più grande al più piccolo,
hanno sempre agognato a un amore come il loro e non perché lui fosse un
provolone nato, neppure perché lei scuoteva i piedi sotto le coperte che
neanche a provarci ci si riesce con la stessa verve. No, noi abbiamo amato i
loro personaggi perché mossi da una naturalezza da star male, perché lei
conosceva i difetti di lui e lui perfettamente quelli di lei. E ognuno
accettava l'altro, senza riserve, con la giusta dose di ironia, con le parole a
fior di labbra che non ammettevano, ma lasciavano intuire. L'ironia è il guizzo
che rende ogni coppia e ogni persona “giusta” perché capace di rendere meno
pesante la difficoltà più insormontabile.
È
proprio dietro a questa innegabile dote che Mae si rifugia e si cela agli occhi
del mondo, con tutta la sagacia di cui è capace, armata di battute taglienti e
acido degno dello smack brillacciaio. E non c'è situazione che tenga, nessuno
sembra essere immune, neanche quel bel ranger che è giunto nel suo ranch per
debellare la piaga degli orsi che stanno devastando le mandrie tutt'intorno. A
cavallo della sua splendida giumenta, Mae sfida il mondo e le brutture indossando
l'espressione più distaccata di cui è capace, pronta a non dar confidenza
neanche all'amore che, timido, tenta con ogni mezzo di palesarsi e appropriarsi
del suo gelo più profondo. Che ha una ragione, come spesso accade,
profondamente radicata nel passato. Ma si sa, al cuor non si comanda e,
complice quel destino beffardo che ogni tanto ci mette lo zampino, Mae non
potrà sottrarsi al calore di un sentimento forte e neanche a un paio di occhi
turchesi e a un torace scolpito da sbavarci dietro per anni.
Lei
indiana di origini, lui “what's american boy”, insieme fanno faville e lo sa
anche la sua coscienza spassosa, e pure un po' zozzona, che non perde occasione per rimarcarlo alla
“capa” mentre scola litri di mojito godendo della vista mozzafiato del bell'adone.
Bruce
è l'uomo che tutte desiderano, quello che riesce nell'impresa di una corte
serrata senza mai essere troppo invasivo, rude quanto basta e mai, in ogni
caso, prevaricatore. Certo, è un po'
marpioncello, con le mani un po' troppe lunghe ogni tanto, ma chi non ha
desiderato determinate attenzioni dall'uomo del cuore, quello che ti fa vibrare
le corde dell'anima solo con uno sguardo?
Charlotte
Lays dipinge con estrema delicatezza, seppur avvalendosi di una comicità molto
intelligente, i tratti caratteriali dell'uomo moderno e non approda a un
risultato stucchevole, melenso, bensì a un personaggio completo, complesso e
anche combattuto. E la particolarità di tutto è il fatto che il nostro “lui”
emerge dal punto di vista di “lei”: Mae. Chi può dire di riuscire in tanto con
così pochi romanzi all'attivo? In fondo la Lays non è ancora sotto le luci
della ribalta, non ha esperienza da vendere... Eppure ci sa fare e diamine, il
talento ce l'ha nel sangue. Ha un taglio rosa moderno che molte le invidiano e che
altrettante rincorrono pur non riuscendo a emularlo. La sua eroina non è una
sex bomb di noantri, pronta a calarsi le mutande al primo stallone di turno. Al
contrario, Mae è scontrosa, boriosa a volte, schiva e anche parecchio stronza,
quando ci si mette. Eppure il lettore non può non immedesimarsi in lei, non può
non comprendere il percorso interiore che l'ha portata a un comportamento così
estremo. E non può non cedere davanti allo scioglimento dell'iceberg che ha
imprigionato il suo cuore quando finalmente si inchina all'amore vero. Sarà poi
che ha una coscienza degna dell'alter ego di Allie Mc Beal, Mae è un
personaggio del tutto riuscito, così come Bruce, così come la burbera nonna
tutta casa e pipe sacre. Forse rimane l'amaro in bocca del Maori, imprenditore
molto intrigante a cui la Lays dedica poche pagine (che magari avranno più
ampio respiro in un seguito? Ce lo chiediamo con speranza viva a illuminare gli
occhi a cuoricino). In ogni caso: buona la caratterizzazione del cattivo (sì,
ragazzi, c'è un cattivo ed è anche bello ignorante!), buonissime le battute
sagaci che accompagnano praticamente tutto il romanzo, buone le scene di sesso,
non troppo spinte, ma perfettamente in linea con i personaggi e la storia.
Questa ultima nota si riconduce all'intelligenza di cui sopra: la Lays dimostra
che il sesso non deve essere per forza “troppo”, ma uniforme alla psicologia
dei personaggi, delineandone le caratteristiche e aiutando il climax dosando le
emozioni con uno studio equilibrato delle varie situazioni. Anche qui troviamo
una colonna sonora ed è bello riscontrare l'amore per la musica country che qui
in Italia non ha il suo giusto spazio, se non per le sitcom e le varie serie
come il fu “Dawson's Creek”. Insomma, lo volete un consiglio? Leggetevi “Lasciati
andare (ma metti giù la colt)” e scatenatevi con i commenti: ce ne saranno
delle belle!
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