Genere: Fantasy epico
Editore: Runa Editrice
Pagine: 700
Prezzo cartaceo: € 19,90
Uscita: 25 giugno 2015
Sinossi:
Un'ombra si stende su
Lirian, sulle Terre d'Oriente incombe la notte.
L'odio, la guerra
bruciano corpi e cuori.
Nelle tenebre dorme una
luce, solo un uomo potrà ridestarla.
Riuscirà a sconfiggere
il buio? Sarà capace si sacrificare tutto?
Nelle Terre d’Oriente si verificano strani
delitti. Savìla e Lirian se ne addossano a vicenda la colpa. Diffidenza e
sospetto si spargono come un veleno, dopo secoli di pace si torna a parlare di
guerra. Pochi sanno che è un altro, il nemico: un’ombra maligna che penetra le
menti degli uomini, che fa leva sul loro orgoglio per asservirli, per spingere
i popoli a uno scontro totale.
E la guerra esploderà, feroce fino alla
barbarie, coinvolgendo tutte le Terre d’Oriente. L’unica speranza è un fiore
d’argento, un talismano che solo un uomo potrà ritrovare.
Sarà un cammino sull’orlo dell’abisso, un arduo
viaggio per luoghi remoti ma anche all’interno di sé, a confronto coi propri
demoni in una lotta dall’esito mai scontato.
La
Stagione del Ritorno
è la storia di una discesa all’inferno e di una faticosa risalita, in un
difficile percorso di maturazione di individui e popoli verso un nuovo
equilibrio.
Universo fantastico e realistico insieme, quello
de La Stagione del Ritorno è un mondo
dai tratti rinascimentali e mediterranei dove re e contadini, servitori e maghi
si muovono tra intrighi di corte e incantesimi, creature del male e battaglie,
eroismo e tradimento.
Una storia a più voci narrata con una
sensibilità moderna, attenta alle dinamiche interiori e interpersonali, agli
interrogativi etici, ai conflitti, ai simboli.
Un fantasy non convenzionale rivolto a lettori
che amino immergersi in mondi complessi, lettori in cerca non solo di evasione,
ma anche di stimoli di riflessione sui grandi temi dell’esistenza umana.
Prefazione (a cura dell’editore):
Con mano elegante e sicura e uno stile spesso
musicale, Angela Di Bartolo, nel suo romanzo fantastico La Stagione del Ritorno, ci accompagna attraverso le Terre
d’Oriente, un mondo realistico e conflittuale dalle caratteristiche
rinascimentali e mediterranee, a riscoprire valori antichi e tuttavia
immortali.
L’autrice rielabora in modo personale i temi
caratteristici del fantasy classico. Il viaggio, per esempio, è per i
protagonisti anzitutto un percorso nella propria interiorità, in cui il dominio
e il sacrificio di sé sono alla fine le carte vincenti. La coscienza del male
compiuto e subìto li tormenterà a lungo e la vera vittoria, semmai la guerra
possa avere dei vincitori, sarà il ritorno alla propria umanità. Per nessuno di
loro sarà facile. Avranno bisogno di umiltà e coraggio per superare il dolore e
la colpa, per ritornare ad amare e a vivere.
Il racconto è percorso da una vena di
malinconia: il tempo che passa, la giovinezza e la vita destinate a finire sono
una sorta di fil rouge cui si contrappongono i valori della memoria e della
solidarietà verso gli altri, quali strumenti per superare la morte e la
finitezza dell’individuo.
Uno dei temi portanti dell’opera è quello della
risposta dell’individuo di fronte al problema del male. Malgrado l’influsso di
un’entità malvagia che manipola menti e cuori, gli uomini restano responsabili
delle loro scelte, scelte peraltro non prive di contraddizioni: nessuno è del
tutto innocente, pochi sono del tutto perfidi. Colpa e nostalgia di innocenza,
caduta e redenzione sono i poli fra i quali i personaggi sono costantemente
obbligati a muoversi.
Analogamente agli individui, ognuna delle
nazioni in guerra ha ragioni e colpe, ferocia e pietà si ritrovano da entrambe
le parti. Sull’uno e sull’altro fronte, la ragion di stato impone agli
individui laceranti conflitti di coscienza.
La narrazione, che di tanto in tanto apre
squarci su un lontano passato, pone di volta in volta in primo piano uno o più
personaggi. Gli eventi vengono visti attraverso gli occhi di questi, in una
serie di trame e di sottotrame che coinvolgono un gran numero di attori e
comparse: soldati e servitori, osti e re, contadini e creature magiche.
Di incredibile bellezza sono le descrizioni dei
paesaggi e delle città che scaturiscono dalla penna di Angela Di Bartolo. Lo
sguardo rimane incantato innanzi alla natura a volte lussureggiante di valli e
fiumi, a volte dura e aspra delle montagne innevate o degli aridi deserti
attraverso i quali l’autrice ci accompagna durante questo lungo viaggio.
Conoscendo l’amore dell’autrice per la
letteratura fantastica, non ho potuto non notare influenze tolkieniane,
assimilate e rielaborate in chiave personale dando vita a un mondo originale,
tratteggiato con vivacità e freschezza. Particolare attenzione viene riservata
alla psicologia dei personaggi e ai loro intimi drammi, spesso rappresentati in
maniera onirica e visionaria, non priva di suggestioni psicanalitiche.
Potrei dilungarmi ulteriormente su La Stagione del Ritorno, ché tanto ci
sarebbe da dire, e pure su Angela Di Bartolo, la cui opera rivela una profonda
cultura e sensibilità storica, artistica e sociale. Ho preferito limitarmi a
queste poche righe per introdurre appena il lettore, lasciando a lui il piacere
di scoprire e assaporare la storia… Buona lettura!
L’autore:
Angela Di Bartolo è nata a Bologna dove vive
tuttora. Laureata in Scienze Politiche, lavora presso il suo Comune come
Assistente Sociale. Le sue passioni, oltre alla letteratura, sono il
giardinaggio, la storia e l’archeologia.
Negli ultimi anni ha partecipato con successo a
concorsi per racconti di genere fantastico, fra i quali il Premio Sentiero dei
Draghi con Ottobre (poi pubblicato nell’antologia Il Ritorno, ed. Lulu, 2008),
il Trofeo RiLL con Ponti (uscito in Cronache da Mondi Incantati, ed. Nexus,
2009), SFIDA con Relitti (in Riflessi di Mondi Incantati, ed. Giochi Uniti,
2010), Nostos (ne Il Carnevale dell’Uomo Cervo e altri racconti, ed. Wild Boar,
2012) e La conquista (in Perchè nulla vada perduto e altri racconti, 2013). Il
racconto Proxima è stata pubblicato da Ciesse Edizioni nell’antologia Favole
della Mezzanotte, 2011, a cura di Stefano Pastor.
Nel 2014 ha pubblicato l’antologia di racconti
fastastici Per altri sentieri (Runa Editrice) e il racconto illustrato per
bambini Nero (Runa Editrice).
Nel
2015 il fantasy epico La Stagione del Ritorno (Runa Editrice).
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