Torna l’autrice di "Trent’anni… e li dimostro"!
Genere: Romance
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Pagine: 216
Pagine: 216
Prezzo: € 15,00
Uscita: 10 Febbraio 2015
Sinossi:
Visto dal di fuori, Guido Masetti sembra il fidanzato ideale. Insegnante di lettere in un liceo di Napoli, amato dai suoi studenti, sensibile e idealista, sempre cordiale con quelli che incontra a partire dal proprietario del chioschetto dove, ogni giorno, compra fiori freschi per la fidanzata...
È così che lo vede Giada, che però è separata da lui da un muro: una parete vera e propria, quella che divide la cucina di lei dal salotto di lui. Lei ha trentasei anni, fa la scrittrice di favole per bambine che sognano di diventare principesse ed è delusa dall'amore. Sogna un uomo romantico e divertente con uno sciame di grilli per la testa. Proprio come quel vicino di casa tanto sorridente e... così dolce con la sua fidanzata. Già: la fidanzata, ecco il problema. Le cose, però, a volte cambiano quando meno ce lo aspettiamo. Guido viene lasciato e cade in depressione. Ma proprio quando Giada sta per fare un passo verso di lui, qualcuno la precede. È Silvia, giovane e bellissima come un angelo. Suona alla porta di Guido e a entrambi basta uno sguardo per capire di avere molte cose in comune, cominciando dagli impressionisti francesi per arrivare alla passione per il Milan. Silvia è semplicemente... perfetta! Ma sarà proprio vero? E come mai Silvia sembra non volere farsi vedere da nessuno degli amici di Guido? È possibile che non sia come appare?
In attesa di vederne la versione cinematografica diretta da Alessandro Genovesi e con un cast stellare (Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Chiara Baschetti e con la partecipazione straordinaria di Ornella Vanoni e Renato Pozzetto), questa storia di amore e di sogni diventa un romanzo trascinante, scritto da una delle più promettenti e amate giovani autrici italiane.
Una commedia romantica, sorprendente, un po' magica, per sognare e sorridere... perché a volte un difetto sincero fa battere il cuore mille volte di più di un'abbagliante perfezione.
.
E se un giorno il vostro principe azzurro incontrasse proprio... la donna perfetta?
Per Giada, trentaseienne scrittrice di favole per bambini, Guido incarna perfettamente il prototipo del suo tipo, il suo uomo perfetto. Abitano nello stesso palazzo, pure dirimpettai. Lei è attratta dal lato romantico e sensibile dell'uomo e non perde occasione per osservarlo da lontano, visto che lui è fidanzato con Anna. Eppure un giorno accade: Anna molla Guido in modo quasi crudele, lasciandolo in un profondo stato di confusione e depressione. Ecco che l'occasione è arrivata, si dice Giada. Ed è proprio quando lei sta per farsi avanti che qualcuno la precede. Dal cielo arriva Silvia, una giovane e bellissima donna che pare far dimenticare l'ex a Guido in pochi giorni. La donna perfetta, appunto.
Ma cosa c'è sotto?
La storia è deliziosamente narrata da più punti di vista, al presente, per quanto il protagonista centrale sia Guido Masetti, insegnante di lettere di mezza età in un liceo di Napoli. Uomo romantico e idealista, sempre cordiale con tutti. Eterno innamorato dell'amore, si troverà ad affrontare un drastico cambiamento nella propria vita quando Anna lo lascia dal giorno alla notte. Il forte trauma che subisce darà inizio a tutta la storia, coinvolgendo in tono ironico tutti quelli che gli stanno attorno. Da Paolo, il migliore amico, insegnante di ginnastica nella stessa scuola, ai genitori di Guido, due figure che possiamo solo adorare da subito per quanto sono buffi e reali allo stesso tempo. A Silvia, ragazza che rappresenta ogni fantasia maschile.
Il romanzo è a tinte ironiche, sì, ma nasconde anche un retrogusto amaro che fa da filo conduttore dall'inizio alla fine. Ogni personaggio ha il suo percorso ben specifico, nessuna parola va sprecata, ogni sentimento che troviamo tra le pagine lo si può percepire nel pensiero dei protagonisti.
“Indosso il caschetto e lo invito ad andare a cagare. E subito dopo lo invito a pranzo a casa mia. Abbiamo un rapporto così: ci spediamo affanculo e ci stringiamo la mano. La nostra amicizia è una sorta di commedia dell'arte, nella quale improvvisiamo insulti e sfottò conditi da un affetto solido come la pietra.
«Solo se si mangia roba buona» afferma, facendo una smorfia. «Non per essere offensivo, ma l'ultima volta la pasta era scotta e...»
«Vieni per la pasta o per la simpatia?»
«Vengo per la pasta! Tu sei troppo milanese, la simpatia manco sai dove sta di casa. E nemmeno la pasta, in effetti. E pure il caffè era nu piscio.»
«Insomma, vieni?»
«Vabbè, ti do un'ultima chance. Se mi avveleni pure stavolta, non mi vedi più.»
Sollevo il dito medio mentre faccio partire il mio destriero elettrico.”
La maestria della Giusti sta nel perfetto dosaggio tra tragedia e risate, cosa davvero difficile a mio avviso. Quindi ci troviamo a ridere per le battute più leggere, a commuoverci grazie a scene tenerissime, a turbarci perché le cose non vanno come avevamo pensato. E infine a sospirare per il lieto fine.
La donna perfetta è sì una commedia romantica, ma non manca di toccare e trattare molti temi. Uno su tutti la solitudine, e poi l'eterna ricerca della felicità, della serenità. Di un piccolo spazio di mondo fatto su misura per noi.
La scrittrice non smentisce la propria bravura, quindi perché tre stelle e mezzo?
Perché a mio parere è mancato qualcosa. Da fan di Amabile Giusti ho aspettato di essere travolta dalle emozioni come mi è sempre successo in ogni suo libro, fantasy, storico o contemporaneo che sia. Sono rimasta un po' a corto di quel certo “je ne sais quoi” che la caratterizza in ogni storia. Per quello ho scelto di definire questa dolce commedia “più adulta”. Vuoi per l'età dei protagonisti, vuoi per le tematiche affrontate.
Ho letto sempre con gran piacere ma sono orfana di quella smania da lettore, ecco. È un libro da gustarsi lentamente, a piccole dosi lo si assapora meglio.
Una volta finito ci si può sollazzare con la visione del film.
Buona lettura!
Ritroviamo Amabile Giusti alle prese con una commedia romantica un po' più “adulta” del solito.
Nessun commento:
Posta un commento