"AMORE FRA LE
RIGHE", rassegna letteraria che ha coinvolto le più grandi firme del
romance italiano, ospita un nuovo racconto!
Oggi a deliziarci con un racconto inedito è Miriam Formenti. Non perdete "Quando i sogni si avverano"!
Dopo aver richiuso il cancelletto alle mie spalle,
sollevo lo sguardo e con una punta di rimpianto osservo Alex mentre si dirige
verso la sua auto. Dio, quanto mi piace! Amo tutto di lui: i suoi occhi verdi,
il suo sorriso, le sue mani lunghe e forti, la sua voce profonda, la sua
intelligenza, il suo spirito…
Forse sentendo l’insistenza del mio sguardo, si
volta, esita un attimo con le chiavi fra
le mani, dandomi l’impressione che desideri tornare indietro, poi, invece, mi sorride facendomi un ultimo
cenno con la mano prima di aprire la portiera.
Sospiro e mi dirigo verso il portoncino d’entrata del
primo dei tre palazzi che si affacciavano su quel giardino zeppo di salici. Sto
per aprirlo, ma cambio idea all’improvviso. E’ da poco passata la mezzanotte e
la mia coinquilina, simpatica e indiscreta,
che da oggi si è eletta mia mentore, non appena varcata la soglia mi
sommergerà di domande sulla riuscita di questa serata.
Sicuramente sarà delusa scoprendo che non ho attuato i
suoi preziosi consigli in fatto di conquiste maschili, ma in questo, purtroppo,
sono un’allieva molto scarsa. Sono
incapace di civettare e stuzzicare un uomo
con sorrisi complici e sguardi provocanti. Così come mostrare la
‘mercanzia’ con disinvoltura. Passi necessari
per una single trentenne,
perché, a starla a sentire, gli
uomini sono tutti un po’ stupidi e si lasciano conquistare da ciò che luccica.
Concordo che l’involucro può essere importante, ma io…
come dire, non so usarlo. Questa sera, infatti, sono stata anche più imbranata
del solito perché un trucco sapiente, i
tacchi a spillo e un miniabito attillato non fanno di me una donna sexy.
Resto quella che sono: una tipa normale
con un semplice viso grazioso e un corpo discreto, se pur un po’ rotondetto in
un periodo in cui è un handicap indossare un paio di taglie più della 38.
Non posso negare che questa sera, prima di uscire, guardandomi allo specchio mi
sono piaciuta parecchio. Peccato che la scollatura troppo bassa del vestito mi
abbia costretto a passare metà della
serata col timore di muovermi, poiché il seno, già abbondante, rischiava di
schizzarmi fuori. E poi… non posso fingere di essere chi non sono, non con un uomo che mi conosce da più di un anno.
Decisa a nascondermi ancora un po’ da Simona e dalle
sue domande, mi allontano dal portoncino e mi siedo su una panchina fra un lampioncino e un
giovane salice, stringendo la sciarpa intorno al collo e la borsetta al seno
come una vecchietta.
Probabilmente non avrei dovuto accettare di uscire con
Alex. Farlo è stato come infiammare i miei sogni e accendere speranze che non
ho mai voluto avere. Ad avvicinarsi troppo al fuoco ci si brucia, e per non
soffrire avrei dovuto, come ho fatto fino ad oggi, comportarmi come la collega
di sempre e starmene buona buona a guardarlo
come qualcuno di irraggiungibile.
Ora, invece, avrò il ricordo di una bellissima serata.
Ripenserò mille volte a quando, a teatro, mi è stato così vicino da sfiorarmi
la spalla col braccio. Avrò ancora nelle narici il profumo del suo dopobarba
mischiato al suo odore di maschio. Avrò
il ricordo del suo bacio. Un semplice bacio della buonanotte, certo, anche se
per un istante, un meraviglioso istante, le sue labbra si sono attardate sulle
mie, prima di risalire verso la guancia.
Probabilmente è tutto quello che una ragazza
insignificante come me merita da quel Dio bruno. Dopotutto, in quelle ore per lui sono stata
solo un ripiego, la semplice amica con cui si è accompagnato per sfruttare due
biglietti a teatro in una serata in cui era solo.
Sento qualcuno avvicinarsi lungo il vialetto e mi
trovo a osservare curiosa una giovanissima coppia. Ridono felici per qualcosa che uno dei due
deve aver detto, e poi si fermano per
baciarsi. Un bacio breve, poiché lei si diverte a sfuggirgli per poi farsi riacchiappare
e lasciarsi baciare ancora con… grande entusiasmo, direi.
Distolgo lo sguardo imbarazzata e anche un po’
invidiosa. Che bello, l’amore, ma che tristezza doverlo guardare da lontano,
come faccio io, che amo un uomo che non mi ricambia.
Per un attimo rifletto che se non avessi mai
incontrato Alex ora potrei interessarmi a qualcun altro, ma è un pensiero che
allontano con fastidio. Sono comunque felice di averlo conosciuto, e se vado al
lavoro contenta, al mattino, è perché so che lo vedrò. Perché so che,
magari, usciremo insieme a pranzo e
parleremo di lavoro o di sciocchezze. Sarà poco, ma non posso rinunciarvi.
E di nuovo il pensiero del suo bacio mi regala un brivido caldo in quella nottata
così fredda. Se lui non avesse esitato, o se io avessi girato la testa per
seguire la carezza delle sue labbra, magari quell’incontro di labbra sarebbe
stato più profondo e forse in questo momento non sarei qui a rimuginare.
La coppia mi passa vicino e la ragazza mi guarda
lievemente stupita. Magari le faccio pena, così sola al gelo. Probabilmente
pensa che a lei non accadrà mai, mentre il suo ragazzo la tiene stretta
stretta, come se temesse di vedersela
scappare.
Li lascio passare e poi mi alzo. Non posso congelare
perché non ho voglia di fare il resoconto di quella serata a Simona. Tanto vale
salire.
In quel momento squilla il telefonino e sembra molto
rumoroso a quell’ora, nel silenzio della notte. Che dalla finestra la mia amica mi abbia visto ciondolare in
giardino? Ma sul display comparve il nome di Alex e il cuore comincia a battere
forte.
Mano e voce mi tremano mentre rispondo.
- Ti disturbo, sei già a letto? - chiede.
Sto per chiedergli se per caso ho dimenticato qualcosa
in auto, ma taccio. Perché devo avere sempre così poca fiducia in me stessa
quando si tratta di lui? Non potrebbe, invece, volermi dire di nuovo ciao? Mi risiedo,
mentre il calore della sua voce
mi scalda come il fuoco.
- No. Mi sono fermata in giardino. E’ una serata così
limpida.
- E’ vero. Peccato sia anche così gelida da
trascorrere da soli. E’ passata la mezzanotte, ora è San Valentino.
Cerco di fare un po’ di spirito, giusto per smorzare
la mia emozione: - Da tre anni io festeggio solo San Faustino, che pare sia il
patrono dei singles.
-Anch’io – replica serio.
Questa dannata emozione non se ne vuole proprio
andare. -Ma se hai sempre tante ragazze che ti stanno intorno.
-Chiacchiere d’ufficio e, comunque, nessuna davvero
importante. Non te l’ho detto, Anto, ma è stato bello stare con te.
Il cuore fa un balzo da ginnasta. - Davvero? – riesco
solo a dire.
- Usciresti ancora con me?
Vorrei gridargli mille volte di sì, ma non ho voce,
come nei sogni. Chissà, forse sono salita in casa, sono andata a letto e in
questo momento sto davvero sognando.
- Anto, sei ancora lì? – chiede. Ha una voce strana,
incerta. E lui non è mai insicuro.
- Sì. Mi piacerebbe tanto, Alex.
Per paura di averci messo troppo entusiasmo, subito
tento di nuovo di fare dello spirito. – Ti hanno regalato altri biglietti per
il teatro?
- No. Ma volevo chiederti se ti andava una pizza,
domani sera. E…- Di nuovo sento la sua
esitazione, anche se poi riprende deciso: - Quei biglietti li avevo presi per
te. Avevo sentito che ti interessava vedere ‘Grease’ . Insomma, era una scusa
per stare con te.
Non riesco a crederci e ancora resto muta. Penso che
sono sveglia e che questo non è solo un bel sogno.
- D’accordo, ora te lo dico, almeno chiarirò per
sempre la cosa – riprende lui. - Mi
piaci molto, Anto. Mi piaci da morire. Ti ho scoperto a poco a poco, e negli
ultimi tempi non faccio che pensarti. Io… insomma, dimmi quello che pensi,
senza paura di ferirmi. Non ti darò fastidio se mi dirai di no.
Lo conosco e so che non ama fare giri di parole, così
come non sopporta le scuse stupide e inutili.
- Anche tu mi piaci molto… moltissimo – sussurro
emozionata. Vorrei potergli dire che lo amo, ma forse è troppo presto.
- Io sono qui fuori, non mi sono neanche mosso. Voglio
vederti- aggiunge con voce roca, carica
d’impazienza.
Mi alzo in
fretta e corro al cancello. Lui è
appoggiato al cofano della macchina e dopo avermi visto chiude il telefonino,
se lo mette in tasca e mi viene incontro.
- Davvero?- chiede.
Non ho parlato, ma credo che il mio sguardo dica tutto. E mentre lui lo
ricambia mi sento la più bella e desiderata delle donne.
Allunga una mano e mi sfiora con tenerezza una
guancia, dopo mi abbraccia, sussurrandomi fra i capelli quanto ha atteso quel
momento. E finalmente mi bacia. Un bacio vero, pieno di desiderio e d’amore,
come ho sempre desiderato. Mi lascio stringere forte, assaporando quel momento;
prima di sollevare la testa e baciarlo
di nuovo; prima che lui dolcemente, mi faccia salire in auto e mi porti con se
verso la felicità.
Banalmente si tratta solo del suo appartamento dove
potremo stare insieme, parlare dei nostri sentimenti e fare l’amore. Ma non è
felicità quando i sogni si avverano?
L'autrice:
Miriam
Formenti nasce nel primo dopoguerra a Brescia, in una vecchia casa del
centro storico ai piedi del castello.
Forse è
proprio l'aspetto romantico dell'antica fortezza, così facile da raggiungere
per lei, a farle immaginare, fin da bambina, storie di principi, di cavalieri
in lucenti armature, di dame vestite di raso e seta, di amori, di duelli e
rapimenti.
Lascia,
tuttavia, che le storie che crea intorno a quei personaggi viaggino nella sua
mente senza mai fermarle sulla carta. Sono storie tutte sue, che non crede
possano interessare a qualcuno.
Accade, però,
che in un giorno di riposo, con il marito al lavoro e le figlie alla scuola
materna, invece di leggere, come fa sempre durante i suoi momenti di relax,
provi a mettere su carta alcuni pensieri. Sei mesi dopo termina il suo primo
romanzo, un contemporaneo che ha la fortuna di pubblicare a un anno di
distanza nella collana rosa di una nota casa editrice.
A questo ne
seguono altri dieci, di cui cinque romance storici. Scrive in seguito anche un
centinaio di romanzi brevi e più di trecento racconti, che pubblica su
importanti riviste femminili.
Visita il sito dell'autrice:
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Potete trovare qui i racconti di "Amore fra le righe 2013"
Dolcissima questa protagonista....fa una gran tenerezza, fortuna che se lo dice da sola che non deve sottovalutarsi sempre!
RispondiEliminaSolo con la sicurezza si attraggono le persone.
Racconto muy romantico *.*
Bello!
Teneri entrambi, della serie prima o poi le cose belle accadono a chi sa aspettare!! Molto romantico!
RispondiEliminaIo ADORO Miriam!!!!!!
RispondiEliminaEd essendo una romanticona, amo questo bellissimo e dolcissimo racconto ^^
BELLO BELLO BELLLLLOOOOOOOOOO!!!!!!!!
Un racconto molto romantico.
RispondiEliminaLa luna, le stelle, l'amore, un mix perfetto in grado di risvegliare nel lettore emozioni piacevoli e dimenticate ,quando oramai si è persi in una vita frenetica. Le gioie che c'erano dietro il prima della coppia vera e propria.
molto bello, peccato breve, anzi brevissimo
Amo il dolce, eccezionale, sapore di normalità!
RispondiEliminaUn racconto molto dolce e tenero che ti fa proprio sperare che i propri sogni possano sempre avverarsi...
RispondiEliminaPoi l'insicurezza di entrambi ad esporsi e la finale dichiarazione di Alex è stata descritta in modo molto romantico *-*
Complimenti Miriam =)
Il momento dell'innamoramento è quello che si ricorda teneramente per tutta la vita. Miriam Formenteri l'ha riassunto in poche righe con grande sensibilità.
RispondiEliminaun racconto di San Valentino dolcemente classico.
RispondiEliminabellissima questa coppia così tenera e romantica che sboccia sotto i nostri occhi. complimenti alla scrittrice che ha saputo trasmettere emozione e dolcezza che in questo piccolo flash.
Veramente un racconto bellissimo e dolcissimo!
RispondiEliminaUn momento a volte così fragile e complicato come può essere un primo appuntamento, la nascita di un nuovo sentimento, le prime dichiarazioni espresse con timore, queste sono cose che non si dimenticano mai e fanno sempre emozionare.
Peccato per la brevità del racconto, mi piacerebbe poter leggere ancora di questa coppia ma complimenti a Miriam Formenti!
Grazie a tutte care amiche, e un complimento alle bravissime blogger che hanno avuto l'idea di regalarci questa raccolta.
RispondiEliminaMiriam
Lui tentennante, lei tenera e insicura.. sono una coppia perfetta e la storia, molto tenera e scritta davvero con delicatezza, lascia un dolce sorriso sulle labbra,
RispondiEliminaBrava!