Una spassosa commedia romantica, brillante e carica di ironia e sensualità.
Cora Carmack ha dichiarato di divertirsi a calare i protagonisti dei suoi romanzi in situazioni imbarazzanti per vedere come riusciranno a districarsi e, più che altro, ad uscirne. È proprio quello che ha fatto con la povera Bliss...
Editore: Anordest
Genere: New Adult
Pagine:272
Prezzo: € 13,90
Uscita: 12 Dicembre 2013
Sinossi:
Bliss Edwards ha ventidue anni e le manca solo un semestre per finire il college.
È intelligente e carina, ma tremendamente timida e insicura. Questa sua insicurezza la rende goffa e in particolare con i ragazzi non sa davvero come comportarsi. In più c’è un problema: è l’unica tra le sue amiche ad essere ancora vergine.
Anzi, per lei non è esattamente un problema, però quando lo confessa a Kelsey, la sua migliore amica, questa non le lascia scelta: la situazione dev’essere risolta a tutti i costi. E il modo più veloce e semplice per perdere la verginità è l’avventura di una notte.
Ma il suo piano si rivela tutt’altro che semplice.
Quella sera Bliss incontra Garrick, un ragazzo stupendo con cui scatta subito una forte attrazione, ma arrivata al dunque, Bliss scappa via con una scusa a dir poco strampalata.
Come se la cosa non fosse stata già abbastanza imbarazzante, il giornodopo, a lezione, scopre che in realtà Garrick è Mr. Taylor, il suo nuovo professore di teatro…
1 - LOSING IT. CREDEVO CHE IL CIELO FOSSE AZZURRO
1,5 - Keeping Her
2 - Faking It
3 - Finding It
3,5 - Seeking Her
RECENSIONE A CURA DI NICOLETTA DEL PRETE:
Primissimo di una nuova serie
New Adult, “Losing it – Credevo che il cielo fosse azzurro” di Cora Carmack è l’ennesimo libro che aspettavo venisse
tradotto anche in Italia, ma che mi ha deluso un po’.
Bliss Edwards è una
ragazza di ventidue anni alle prese con l’ultimo semestre di college.
Intelligente e bellissima, ha un unico problema, se così possiamo definirlo,
quello di essere ancora vergine.
Nell’attimo in cui confida tale segreto alla sua miglior amica Kelsey, quest’ultima
inizia la sua personale battaglia: troviamo uno “stallone” per Bliss, un
ragazzo qualsiasi che possa risolvere questo piccolo inconveniente in una
notte.
Il suo piano non è
propriamente brillante perché Bliss non riesce ad interagire facilmente con
l’altro sesso, fino a quando, all’interno di un locale, seduto a leggere
Shakespeare, incontra Garrick.
La chimica tra di loro
scatta immediatamente e sembra la volta buona, ma una volta giunti a casa di
lui, lei scappa improvvisamente con una scusa ben poco veritiera.
Nel momento preciso in
cui lei comincia a strillare e dar di matto, giuro avrei scaraventato il libro fuori
dalla finestra. Siamo seri per piacere……. Sei in una stanza, su di un letto,
avvinghiata ad un figo tremendo e tu? Pensi a svignartela? Non hai tutte le
rotelle in testa,unica spiegazione.
Il fatto in sé potrebbe
anche essere dimenticato dopo un po’ se le sciagure terminassero qui, ma il
giorno dopo, a lezione, lei scopre che il suo nuovo professore di teatro non è
altri che Garrick o semplicemente Mr Taylor.
Il libro non è
propriamente un capolavoro di originalità, la trama è abbastanza scontata come
anche il finale. L’unica cosa che lo differenzia da tanti altri è l’ironia col
quale questi due personaggi affrontano i
loro giorni.
L’imbarazzo del
principio, dopo aver scoperto i loro rispettivi ruoli, lascia il posto ad una
pseudo-amicizia, la chiamo così perché l’attrazione tra di loro è decisamente
troppa. Mentre una pensa ai modi per star lontano dall’altro perché potrebbe,
in un momento di follia, portare a termine quello che ha lasciato in sospeso in
quella stanza, l’altro sembra avere
sempre una parola dolce e disponibilità extra.
Bliss è una ragazza con
uno scopo nella vita. Forte e determinata negli studi, è invece succube della
sua goffaggine nella vita sociale ,un’“arma” decisiva, che accompagnata da una
mente altrettanto lesta riesce a far capitolare la testa del suo professore.
Garrick invece, è il
tipico bravo ragazzo, bellissimo ed
intelligente. Riesce col suo
sorriso e accento tipicamente inglese a decimare la popolazione femminile dei
suoi corsi. Esilaranti sono le scene che ho letto che si rifanno a questo suo
modo di parlare sexy e da strappa-mutandine, come tante sono le scene in cui mi
sarei presa a schiaffi per come viene mollato sul più bello, sempre perché
l’unico neurone sociale che la nostra eroina possiede, si va a fare un giro
quando la temperatura corporea tra i due aumenta velocemente.
Quello che mi è piaciuto
di questo ragazzo è la sua dolcezza. Non sempre riesce a mascherare il suo coinvolgimento e molte
volte è stato sul punto di tradirsi.
Diciamo la verità, il
filone proibito del professore/alunna che si cercano ma che si devono evitare è
sempre una buona base per la fortuna di un libro e la Cormack ha deciso di
sfruttarlo appieno. Sarebbe anche potuto passare come ottimo libro se pochi
mesi fa non avessi letto “Tutto ciò che non sappiamo dell’amore” della Hoover,
non c’è paragone.
E come da buon libro non
originale, non poteva mancare il triangolo amoroso.
Ora io non voglio
sminuire assolutamente il testo, ma un pizzico di diversità la scrittrice
avrebbe anche potuto metterla.
Una lancia la voglio
spezzare per il personaggio di Kelsey. È la migliore amica che tutte
vorrebbero. Inarrestabile e decisa, ha la risposta per qualsiasi problema e
difficilmente si riesce a scrollarsela di dosso quando il cervello ha messo in
moto la sua pazzia.
E voi, cosa ne pensate?
Avete letto questo libro?
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