Dalla stessa autrice di Cuore nero e Odyssea. Oltre il varco incantato, un tuffo in un genere diverso, che non mancherà di farvi battere il cuore e vi strapperà più di un sorriso.
Genere: Romance
Pagine: 183
Prezzo Ebook: € 1,99
Uscita: 11 Dicembre 2013
Sinossi:
Carlotta ha quasi trent’anni, e si considera una sfigata cronica: è alta quanto un puffo, si è da poco licenziata da un lavoro sicuro ma noioso, ha una famiglia a dir poco folle e non riesce a trovare un fidanzato decente. Fino a quando, per guadagnare qualche soldo, decide di affittare una stanza della sua casa, e l’affascinante Luca irrompe nella sua esistenza tutto sommato placida. Non è decisamente un inquilino perfetto, Luca: è disordinato, fuma troppo, e ha il pessimo vizio di portarsi a casa le sue conquiste, una diversa ogni notte, facendo sentire Carlotta una vera schifezza. Perché, a dispetto di tutto, nonostante non sopporti l’idea di essersi innamorata del solito maschietto predatore che tratta le donne come fazzoletti di carta, lei ne è segretamente pazza. Ma non ha alcuna intenzione di farglielo capire né di farsi usare come un kleenex.
In una girandola di eventi buffi, Carlotta dovrà destreggiarsi tra una madre crudele e un po’ sgualdrina, una sorella bellissima e più sgualdrina della madre, un padre timido che coltiva rose, una tribù di parenti bizzarri, un nuovo lavoro da meteorologa, e Luca che la tratta come un comodino di scarso pregio, riempiendole la casa di donnine allegre che rubano tutti i suoi elastici di Peppa Pig.
RECENSIONE A CURA DI KARIN LOCCI:
Prima di iniziare vorrei premettere che non è una delle mie solite recensioni. Possiamo definirla più come uno sfogo personale o come un momento di pazzia delirante e vi avviso, ci saranno degli SPOILER che però segnalerò con il colore rosso.
Se avete preso visione di quanto appena detto, potete procedere! ;)
In
questo libro la Giusti ci parla di una
donna che esce dai soliti schemi della bellissima protagonista con cui a volte
si fa fatica ad immedesimarsi. Ci presenta Carlotta, una ragazza alla soglia
dei trent’anni, con poca autostima per il suo aspetto ma con un caratterino che
è tutto un programma.
Lo
stile dell’autrice è molto buono, la storia si legge bene e in modo fluido. È
scorrevole e ci sono molti momenti divertenti e spiritosi.
Ho
iniziato a leggere questo libro perché ne sentivo parlare molto bene e tutti
dicevano facesse morire dal ridere. Per carità, il mondo è bello perché vario.
C'è chi considera la trilogia di 50 sfumature una bellissima storia d'amore.
Chi sono io per dire che non è vero.
Purtroppo
trent’ anni li ho (veramente ne faccio trentatré quest’anno *panico*) quindi
determinate problematiche le vivo sulla mia pelle. Come tutte le trentenni in
questa fase della mia vita maledico le principesse Disney che ci hanno ingannato sull’ esistenza del principe
azzurro, spingendoci a cercarlo in mezzo alla massa di zoticoni che incontriamo
ogni giorno.
La
protagonista di questo libro ricorda Bridget Jones: non è bellissima e non ha
lavoro fisso, la madre la rimprovera
perché è bruttina e zitella. Trova lavoro in una rete televisiva in cui piano
piano si fa conoscere grazie alle risate che procurano le sue gaffe (chi vi
ricorda?).

Sì, ma nel libro di Helen Fielding ( autrice del romanzo da
cui è tratto il film Il diario di Bridget
Jones) c'era un certo Mark Darcy che era la chiave di svolta. Alla fine
tutto girava intorno a lui che con i suoi difettucci comunque la amava e la
rispettava. Qui non c'è Darcy!
C'è lei che soffre mentre lui si scopa
tutto ciò che respira, compresa la sua migliore amica, e intanto la sprona a
non fare la suora e a scaricarsi con del sano sesso.
Solo che, quando lei finalmente inizia ad
uscire dal guscio, lui si ingelosisce, capisce di amarla e si fa trovare
volutamente a letto con la sorella di lei solo per ferirla. Ma non finisce
qui, perché lei sembra adorare fargli da zerbino e una sera finiscono a letto
insieme. Dopo praticamente si ignorano perché lei non vuole fare la fine delle
altre donne, sbattuta e abbandonata, e non vuole fargli capire che lo ama alla
follia. Lui, da gran codardo, non riesce ad ammettere che la ama e alla fine va
via di casa dicendole addirittura che è stata la più brutta scopata della sua
vita.
E qui immaginatevi lei distrutta e chiusa in casa (mancano solo la vodka
e i cani alsaziani) finché, dopo mesi, si rincontrano, lui le dice che la ama e
vanno via felici e contenti. E
qui Karin voleva spaccare tutto perché CHE CAZZO VUOL DIRE???
Quando ho finito di leggere la mia
prima reazione è stata quella di mettermi a piangere per la frustrazione. Per finire di leggere ho fatto quasi le due
di notte e facevo fatica ad addormentarmi, tanto ero stranita. La mattina mi
sveglio e la frustrazione si è trasformata in rabbia. No, diciamocelo, ero
veramente incazzata con la dolce Carlotta. Ma io dico, mi
fai stare male per 250 pagine, mi fai soffrire insieme a te per la mancanza di
tatto e di rispetto di quel bastardo e poi basta un “ti amo” e ti butti tutto alle spalle? Ma dove sta la dignità di
questa donna? Quando te la sei scopata (sapendo benissimo che lei non va a
letto con nessuno da quando l'uomo cammina sulla terra) non riesci a trattarla
con un minimo di tatto, dal momento che dichiaravi di volerle bene come amico? E
credi a lei che ti dice «tranquillo, va
via, per me era solo sesso»?
Per caso hai lasciato il cervello nell'ultimo
preservativo che hai usato? E quando lei dopo ti ritrova comunque a letto con
un’altra e ti caccia di casa non ti si accende una lucina che magari possa
tenerci a te? MAVAFFANCULO! Mi
ami? Si, bravo, ora però dimostramelo. Trattami con il dovuto rispetto che merito, no che mi dici «ti amo e andiamo a casa a fare sesso per tutto il week-end». Ma io
te lo taglio, ci faccio il brodo e poi lo dò ai gatti per farli giocare.
OK!
Il mio momento di pazzia è passato ma vorrei comunque aggiungere alcune cose
prima di chiudere. È vero che, come dice la mia amica e socia, ormai sono
diventata misantropa e che non è facile gestire un libro quando viene narrato
solo da una parte, in questo caso da Carlotta. È verissimo che la Giusti è stata molto brava visto che è riuscita a
coinvolgermi talmente tanto da farmi star male. A maggior ragione non riesco ad
accettare questo finale che, a mio parere, è troppo sbrigativo e scontato rispetto
al resto del libro. Ammetto anche che non sono particolarmente amante dei
romance contemporanei in cui le donne sono spesso descritte come delle povere
deficienti che soffrono e poi si lasciano imbambolare da un "ti amo" buttato lì. Quello
che sto cercando di dire è che se l’autrice avesse speso più tempo
nel finale, e tralasciato alcuni cliché (si scrive così?), sarebbe stato
sicuramente un libro da minimo 4 stelle.
Tre stelline son anche troppe.
RispondiEliminaEra iniziato bene come romanzo ma poi è caduto nel banale. Il finale è troppo sbrigativo e scontato.
Concordo con il finale sbrigativo e scontato ma le 3 stelline sono più per lo stile dell'autrice che per il libro in sé.
EliminaLa storia inizialmente mi stava prendendo tantissimo.
Ho letto che sta scrivendo un seguito e sono molto curiosa di leggerlo a questo punto.
Ciao! Finalmente trovo qualcuno che la pensa come me. XD
RispondiEliminaHo trovato molto godibile questo romanzo, nonostante non l'abbia trovato particolarmente originale penso che l'autrice abbia un bello stile, ed è riuscita a divertirmi e intrattenermi... almeno finché non sono arrivata alla fine.
Mi sono cascate le braccia! Per il tuo stesso motivo! Lui si dichiara e bom, passa tutto e via andiamo a darci dentro. Perché?!
E anche il confronto con la sorella mi ha delusa. Insomma, Carlotta è stata per tutto il libro sarcastica e con la battuta pronta, non ha senso un finale del genere.
Ammiro la tua passione nel descrivere questo libro. Non l'ho letto, più per mancanza di tempo che per disinteresse, non credo che lo leggerò, ma mi sono divertita moltissimo a leggere le tue reazioni, nonostante tu non ti sia di sicuro divertita per nulla provarle!
RispondiEliminaUna recensione sanguigna, Karin! Non ho ancora letto il libro, anche se l'ho acquistato, e diciamo che mi hai allo stesso tempo incuriosita e smontata. Chissà quale delle due sensazioni vincerà? Visto che mi piace farmi un'idea personale delle cose, scommetterei sulla curiosità!
RispondiEliminaMi ha incuriosito la tua recensione... Ovviamente non ho letto la parte spoiler, ma leggerò sicuramente questo libro quanto prima!
RispondiEliminaLa tua recensione mi ha incuriosito... Ovviamente non ho letto la parte spoiler, ma visto che l'età è più o meno quella e Bridget Jones è praticamente un'idolo, sicuramente leggerò questo libro quanto prima!
RispondiEliminaRecensione molto sentita che quindi afferma il pregio della scrittura della Giusti, siccome non amo il paranormal e non avendo mai letto nulla di lei, questa mi sembra un'ottima occasione!
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