Traduttore: Emanuela Graziani
Genere: M/M - Poliziesco
Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 311
Prezzo: € 5,99 (ebook)
Uscita: 22 gennaio 2016
Sinossi:
Una volta, Tanner
McKay e Niall Sutherland erano molto più che due semplici colleghi agenti
dell’Intelligence. Ma poi, una missione è andata terribilmente storta e ha
mandato tutto in pezzi, spingendo Tanner a sparire e a interrompere la loro
relazione, abbandonando la squadra.
Ora, alcuni attentati
misteriosi stanno minacciando il Team, e il loro capo è determinato a riunire
tutti prima che sia troppo tardi. Rintraccia McKay in una malmessa area
roulotte, portando con sé una persona molto sgradita in cerca di un rifugio
temporaneo: Niall, l’uomo che Tanner pensava di non dover rivedere mai più. E
che è sicuro condivida lo stesso sentimento.
Intrappolati in una
situazione che è sia claustrofobica che altamente pericolosa, Tanner e Niall
devono ripercorrere il loro passato e riconsiderare le loro percezioni, la loro
lealtà – e i loro desideri – per poter sopravvivere e possibilmente per
plasmare un futuro insieme.
Sono pochi i romanzi che ho letto finora le
cui vicende si svolgono in pochissime ore e che riescono a condensare bene sia
il passato che il presente dei protagonisti.
“72 Ore” è uno di questi romanzi. Qui i
protagonisti devono affrontare i demoni del loro passato, le incomprensioni e
gli eventi tragici che hanno portato alla rottura del loro legame affettivo e
lavorativo e devono vedersela con uno psicopatico che ha preso di mira la loro
incolumità e quella dei loro colleghi.
Il romanzo è scritto in prima persona e
chi ci narra la vicenda è forse il protagonista assoluto,Tanner. L'autrice,
poi, utilizza dei flash back per far capire al lettore cosa è successo nel
passato e come si sia arrivati alla situazione attuale.
Tanner si considera ormai un ex agente di
una squadra speciale (dipendente da un Dipartimento non meglio specificato),
abilissimo ad infiltrarsi ovunque grazie anche alle sue doti fisiche ed
empatiche. Tuttavia, è sospeso dal servizio attivo a causa di una rissa con il suo collega e amante Niall. Una
faccia da schiaffi insomma, insolente e con la battuta al vetriolo sempre
pronta! Al momento si è rifugiato in una roulotte abbandonata per poter
riflettere sugli errori commessi che hanno mandato in fallimento la sua
carriera e il suo rapporto affettivo.
Ovviamente i due sono l'uno l'opposto
dell'altro! Mentre Tanner è un po' trasandato e potrebbe confondersi con ciò
che lo circonda(la sua divisa tipica è jeans
sbiaditi, camicia casual a
maniche corte, capelli lunghi
fino alle spalle, legati in una piccola coda), Niall è l'agente modello! Tanner
lo descrive così nel flash back sul loro primo incontro:
“Era l’autentico uomo tranquillo, apparso da un
qualche contesto ordinario, eppure possedeva una conoscenza sia delle
armi per gli scontri corpo a
corpo che degli strumenti di
semi-distruzione di massa che non riuscivo
a immaginare esistere al di fuori di un film di fantascienza....a volte
sembrava una palla di tensione con le
gambe; una molla attorcigliata di violenza rapace, che aspettava soltanto di
essere libera...Aveva le spalle larghe,
il collo sottile, e la pelle più
scura della mia. I capelli erano scuri, corti e spessi, e riflettevano un
luccichio viola sotto le deboli luci al
neon dell’ufficio. Sembrava
dannatamente attraente sulla camicia blu. Naso dritto e bocca generosa, con un accenno di denti bianchi e aguzzi dietro
le labbra carnose. Occhi scuri e profonde iridi color cioccolato”.
I due saranno costretti a passare insieme
72 lunghissime ore e, visto il loro passato turbolento, nessuno dei due è
contento della cosa.
Non si vedono e non si parlano da mesi e Tanner
è praticamente scappato da tutto e da tutti. Anche se forte ed indipendente
all'apparenza, Tanner ha qualche piccolo problema di autostima. Si sente
responsabile del ferimento in passato di Niall, crede che tutti i suoi colleghi
lo ritengano responsabile e pensa di aver risolto i suoi problemi con la fuga.
È molto intelligente e intuitivo, ma questo, in più di un’occasione, va anche a
suo discapito. La sua mente iperattiva non si ferma mai ed è sempre troppo
avanti! Infatti ha il brutto vizio di giungere alle conclusioni in modo
affrettato senza ascoltare le altri parti interessate, cosa che io ho in comune
con lui purtroppo.
Devo dire che anche Niall ha dei tratti
che riconosco essere miei: è più riservato sul suo passato, al contrario di Tanner,
e non riesce ad aprirsi totalmente. Non che sia freddo o altro, solo che per
lui esternare i sentimenti è difficile e molte volte dà le cose per scontate.
Alla
fine i due non sono poi così diversi l'uno dall'altro perchè entrambi non
riescono ad ammettere l'uno con l'altro i veri sentimenti che provano. Tanner
scappa,preferisce allontanarsi da Niall, pensa di averlo deluso e vede nel suo
sguardo solo odio e risentimento, sentendosi un coglione per avere fatto finire
la loro relazione (un po' coglioncello lo è!) Niall a suo modo si chiude nel
silenzio e non riesce a comunicare con Tanner. Anche lui insomma non è proprio
sveglissimo!
Avrei voluto prenderli a mazzate! Tanner
mi ha però stupita quando ha finalmente ammesso cosa sia Niall per lui pensando
che quest’ultimo non lo stesse ascoltando:
«
Per me
lui è tutto,»dissi. Di colpo, mi
fu tutto molto chiaro. « Lo voglio. Ho bisogno di lui.
Non sono al
mio meglio senza
di lui. Merda, non ci vado
neanche vicino! Lo voglio con me durante
tutte le ore che possiamo avere a
disposizione; voglio sapere che anche
lui ha bisogno di
me.
Voglio tornare a casa da lui, sapere che posso parlargli quando ho bisogno di
risolvere le cose, e che posso stringerlo quando ho bisogno di conforto. E devo
sapere che posso fare tutte le stesse cose per
lui. Voglio dirgli come mi fa sentire, che mi sento più affettuoso,e
pieno, e sveglio, e
sexy.»....«Mi
ha fatto finalmente rendere conto di quanto sono stato patetico, mi ha travolto
come non sa fare nessun altro, ha
riportato indietro tutti i sentimenti.»L’affetto. L’amore. La passione. Il bisogno
di rotolarci su qualche superficie vicina e di essere scopato da lui fino ad
avere il mio corpo talmente consumato da
non avere più fiato per scongiurare o ridere o piangere per il piacere.
ALLELUIA!!!!
Mi hanno ricordato un po' altre figure
del genere poliziesco che ho letto in libri precedenti. Parlo di Ty e Zane,
anche se a loro manca un qualcosa per rendermeli indimenticabili al loro pari.
La parte poliziesca è lasciata un po' a
se stessa. Avrei preferito fosse un po' più curata anche perché non ho fatto
nessuna fatica a capire chi ci fosse dietro agli attentati.
Mi è piaciuta molto la comunità in cui si
è rifugiato Tanner formata da persone che vivevano ai margini della società e che
si arrangiavano con quel che potevano, ma che erano sempre disposte a dare una
mano in caso di bisogno. Su tutti meritano la menzione Junk,il capo della
“comunità”, e il suo fedele Dylan!!
Le scene bollenti non mancano tra Tanner
e Niall, ma come faranno due ragazzoni a destreggiarsi così bene su una
roulotte rimarrà un mistero!
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