Genere: Thriller
Editore: Giunti
Pagine: 256
Prezzo: € 9,99 (ebook ) - € 12,75 (cartaceo)
Uscita: 16 marzo 2016
Sinossi
«Mi chiamo
D’Arco e sono uno sbirro morto.» Comincia così questo travolgente romanzo,
metafisico e d’azione. Il protagonista è un uomo pieno di dolore, delicatezza e
furore, chiamato a compiere una missione impossibile. La città dei vivi e quella
dei morti sono vicine, comunicanti, e si assomigliano molto. La polizia dei
vivi e la polizia dei morti sono in contatto e collaborano, quando devono
risolvere i casi più difficili. Dispongono di cellulari tarati per la
comunicazione tra vivi e morti, e di e-mail criptate. Ma c’è un’altra cosa, che
però nessuno sa dire: quale dei due mondi venga prima. Ora D’Arco deve tornare
nel mondo dei vivi, nel quale fu ucciso, per fermare un massacro di vittime
innocenti. Ma, se la morte venisse davvero prima della vita e il male prima del
bene, come si potrà invertire la spirale? D’Arco ci proverà perché è uno che
non si arrende, perché ha una formidabile guida e un alleato: un bambino dal
cranio rasato, gli occhi spalancati e i denti serrati, una creatura senza più
voce e con il collo percorso da una cicatrice prodotta da una collana di filo
spinato, ma con la volontà attraversata dalla stessa indomabile sete di
giustizia. Una coppia di eroi fragili e indistruttibili, individui solitari e
disillusi ma disposti a mettere in gioco tutto per difendere chi sia stato
umiliato e offeso: un uomo che si è gettato alle spalle le speranze e un
bambino muto ma capace di guardare e vedere nel futuro e nell’abisso, come quei
fanciulli straordinari cari all’apologetica di alcune fedi religiose.
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