Genere: Romance Contemporaneo
Editore: Rizzoli
Pagine:
Prezzo: € 10,00
Uscita: 12 Novembre 2015
Sinossi:
È la Vigilia di Natale a Gracetown. Scende la neve, i regali sono già sotto l’albero e le luci brillano per le strade. Sembra tutto pronto per la festa, ma una tormenta arriva a sparigliare le carte. Così si può rimanere bloccati su un treno in mezzo al nulla e vagare per la città fino a incontrare un intrigante sconosciuto. Oppure prendere la macchina per raggiungere una festa che promette di essere memorabile, per scoprire che l’amore è più vicino di quanto pensassimo. O ancora ritrovare qualcuno che si credeva perduto, ma solo dopo una giornata piena di imprevisti e di… maiali. Grazie a John Green, Maureen Johnson e Lauren Myracle, affermati autori Young Adult, la magia delle vacanze splende su questi tre racconti d’amore, che s’intrecciano tra loro mettendo in scena baci appassionati e avventure esilaranti.
Mi sono immersa nuovamente
nell’atmosfera natalizia e ho immaginato per ogni attimo la neve mentre cadeva
fuori dalla finestra. Le festività natalizie e la neve, infatti, fanno da comun
denominatore di questi tre racconti. Tutto inizia con un viaggio in treno che
poi sarà bloccato da una grande bufera di neve. Questo è l’innesco di tutte le
sequenze narrative, incatenate l’una all’altra anche dal contesto, che diventa
quello della cittadina di Gracetown. Mi è piaciuto molto l’uso della simbologia
in questo romanzo: il treno rappresenta il viaggio verso una nuova
destinazione, il passaggio verso una nuova fase della vita, l’inizio di
un’avventura. La neve, invece, che cala abbondante su ogni cosa, trasforma la
realtà, attutisce spigoli e rumori, ovatta ogni cosa, proiettando tutti in una
dimensione diversa, dove tutto diventa possibile.
In questa cornice si muovono i
personaggi delle tre storie, tutti adolescenti alle prese con i grandi
struggimenti del primo amore. Ogni protagonista compare anche nelle altre
storie come comparsa. È uno stratagemma narrativo molto semplice ed efficace.
Mantiene costante l’attenzione del lettore e ne soddisfa la curiosità a tutto
tondo circa l’evoluzione delle vicende di ognuno.
Lo stile dei tre autori è molto simile,
ma secondo me il migliore è quello di John Green, l’autore del primo racconto.
Quello delle altre due autrici mi è sembrato più ripetitivo e semplicistico,
come se davvero a scrivere fossero delle adolescenti. I racconti sono comunque
ben confezionati e carini, colmi di stupore e dolcezza adolescenziali. Lì,
però, sta anche il loro limite. Sono destinati a una fascia d’età molto più
bassa della mia.
Ho comunque apprezzato questa lettura:
è stata una dolce distrazione che mi ha fatto tornare indietro di un bel po’ di
anni. Da leggere davanti al caminetto sorseggiando una calda e cremosa
cioccolata.
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