Un grande thriller
Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editore
Collana: Nuova Narrativa Newton n. 642
Pagine: 320
Pagine: 320
Prezzo: € 12,00 (cartaceo) - € 2,99 (ebook)
Uscita: 21 gennaio 2016
Sinossi:
Chloe Benson si risveglia improvvisamente in una sorta di caverna sotterranea, legata e imbavagliata, senza sapere come è finita laggiù, chi l’ha rapita e perché.
Fortunatamente riesce a scappare, ma una volta tornata a casa si rende conto che l'incubo è tutt'altro che finito. Chloe, infatti, non ricorda nulla delle settimane che hanno preceduto il suo rapimento, e le persone intorno a lei, quelle che dovrebbero aiutarla a recuperare la memoria, non prendono sul serio ciò che le è accaduto. Nessuno sembra crederle: né la polizia, né i medici, né tantomeno suo marito Liam… e alla fine anche Chloe comincia a dubitare di se stessa. Ma c’è qualcosa di strano nella storia che continuano a raccontarle, molti dettagli non combaciano e le impediscono di sentirsi davvero al sicuro. Chloe è certa che qualcuno sta osservando ogni sua mossa e, se vuole davvero uscire da quell’incubo, sa che dovrà ripercorrere le tappe della sua vita e cercare cosa si nasconde in quel buco nero che ha inghiottito il suo passato. Ma non è semplice cercare la verità quando non sai di chi fidarti…
A CURA DI GIUNIA
Se l’incipit di questo
thriller è coinvolgente e intrigante, col proseguire della storia le
aspettative restano in un certo senso deluse.
La protagonista, dopo
essere fuggita da un nascondiglio segreto, viene soccorsa e ricoverata in stato
di disidratazione e con varie abrasioni sul viso e sulle mani. Purtroppo la
giovane donna non ricorda niente di quello che le è successo ma è sicura solo
di una cosa: è stata rapita. Quando arriva il marito Liam e riferisce ai medici
e alla polizia che sua moglie è soggetta ad episodi psicotici a causa di
un’allergia agli psicofarmaci e che ha lasciato una lettera di addio, scritta
in seguito a una forte depressione causata da un aborto spontaneo, tutti
credono che abbia tentato il suicidio del quale poi ha perso memoria. Piano
piano la nostra Chloe riesce a ricostruire lo svolgersi degli avvenimenti e,
soprattutto, ad accorgersi della piega che ha preso la sua vita e soprattutto
il suo matrimonio.
Ad aiutarla nella sua
ricerca della verità c’è Jordan, collega e amico, per il quale ha sempre
nutrito una simpatia particolare (e ricambiata).
Il nodo centrale della
vicenda, oltre alle violenze fisiche e psicologiche subìte dalla vittima, è il
fatto di non essere creduta, al punto di dubitare lei stessa della verità. Il
confine tra sanità mentale e pazzia, tra verità e menzogna, in situazioni nelle
quali non c’è nessuno a garantire per te, risulta estremamente labile quando è
posto unicamente nelle mani dell’unica persona che dovrebbe difenderti dal
mondo ma che può rivelarsi la tua peggior nemica. La protagonista, infatti, è
sola al mondo, non ha genitori ed è stata allontanata dai pochi amici dall’‘iperprotettivo’
Liam.
Il romanzo, narrato
interamente dal punto di vista della protagonista, la fragile e insicura Chloe,
per quanto molto accurato nell’analisi psicologica (o meglio nell’autoanalisi),
rimane alquanto piatto e privo di veri colpi di scena. Le intuizioni e le
sensazioni provate dai lettori fin dalle prime pagine non si discostano molto
dalla conclusione finale, anche se c’è un tentativo di ‘depistaggio’ da parte
dell’autrice. Più di una volta avrei voluto mettere in guardia la protagonista
e farle aprire gli occhi sulla realtà dei fatti che, naturalmente, risulta più
chiara a uno spettatore esterno che a chi la vive in prima persona le vicende.
Il
libro è scritto molto bene e si legge facilmente, ma avrei preferito qualcosa
che ‘movimentasse’ un po’ il racconto, ad esempio inserire qualche capitolo dal
punto di vista dell’antagonista o qualche elemento capace di apportare un po’
più di suspense.
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