Genere: Romance - Narrativa
Editore: Lettere Animate
Pagine: 362
Prezzo: cartaceo
prossimamente – ebook € 1,99
Uscita: 13
gennaio 2016
Sinossi:
Due colleghi psicologi e amici di lunga data ideano un progetto che vede protagonisti due loro pazienti, diversi in tutto ma uniti dalla profonda sofferenza che li ha segnati e inaspettatamente dalla musica classica. Il desiderio della giovane Irina, martire di violenze e abusi, di vivere l’esistenza di una comune adolescente si fonderà con la speranza di Philippe di superare il rimorso di aver permesso che la moglie e il figlio, vittime della sua effimera esistenza, morissero. Faranno da cornice ai loro desideri e speranze l’energia della dottoressa Jean La Mot, che considera il suo operato una missione, la determinazione e il coraggio di Etienne, deciso a percorrere la lunga strada che dista dal proprio cuore a quello della ragazza che ama e l’ossessione di Pierre Danton, un efferato criminale, di riavere accanto a sé la sua donna. Ogni parte del progetto è studiata nei minimi dettagli, niente andrà storto o forse niente andrà per il verso giusto…
Due colleghi psicologi e amici di lunga data ideano un progetto che vede protagonisti due loro pazienti, diversi in tutto ma uniti dalla profonda sofferenza che li ha segnati e inaspettatamente dalla musica classica. Il desiderio della giovane Irina, martire di violenze e abusi, di vivere l’esistenza di una comune adolescente si fonderà con la speranza di Philippe di superare il rimorso di aver permesso che la moglie e il figlio, vittime della sua effimera esistenza, morissero. Faranno da cornice ai loro desideri e speranze l’energia della dottoressa Jean La Mot, che considera il suo operato una missione, la determinazione e il coraggio di Etienne, deciso a percorrere la lunga strada che dista dal proprio cuore a quello della ragazza che ama e l’ossessione di Pierre Danton, un efferato criminale, di riavere accanto a sé la sua donna. Ogni parte del progetto è studiata nei minimi dettagli, niente andrà storto o forse niente andrà per il verso giusto…
Estratti
“Cosa dovrei dirle secondo lei? Dovrei dirle di
voltare pagina, di ricominciare, lasciandosi tutto alle spalle, di fare finta
di non essere stata violentata a soli nove anni da tre depravati, di non aver
perso entrambi i genitori, di non essere stata nuovamente violentata poco tempo
fa, di non aver subito abusi per quasi due anni da un uomo adulto, oltretutto
un criminale, dovrei dirle di dimenticare che la persona che amava è morta, di
non pensare che a breve avrà un figlio, ma senza un compagno che le stia vicino
e a solo poco più di diciassette anni? Quelli di Irina non sono avvenimenti che
si può consigliare di dimenticare. Non so cosa fare, osservo la sua tristezza e
non faccio che comprenderla, non faccio che capire il suo odio, non faccio che
riconoscere il rifiuto di vivere come unica conseguenza.”
Più tardi Philippe bussò alla porta della sua stanza,
voleva informarla che doveva uscire. Non avvertendo rumori, iniziò a
preoccuparsi. Provò ad aprirla, ma la porta era chiusa a chiave. Sentiva
dell’aria fresca provenire dalla fessura in basso, sicuramente la finestra era
aperta. Gli venne il sospetto che Irina fosse fuggita. Scese velocemente le
scale e uscì nel giardino, per confermare che la finestra era aperta. Lo era,
inoltre il muro sotto il davanzale era imbrattato di impronte di scarpa, era
evidente che qualcuno si era calato da lì. Era agitato. Irina era sotto la sua
protezione, lui doveva prendersi cura di lei, era responsabile di ogni cosa la
riguardasse. E ora… dov’era? Non voleva che vagasse da sola per le vie di
Neuilly, tanto meno per quelle di Parigi. Pensò che forse era andata da qualche
sua nuova amica di scuola. Ma chi? E se era andata da quell’Etienne? Si
augurava di no, andare da un ragazzo era come offrirsi nuda su un piatto
d’argento. Ma forse lei sapeva già certe cose. Avrebbe dovuto chiamare la
dottoressa La Mot, erano rimasti d’accordo che, finché non fosse tornata a
Neuilly, per ogni problema lui doveva contattarla, senza attendere la sera
quando si sentivano al telefono. Ma la fuga di Irina era un singolare problema.
Per quanto Jean fosse stata tollerante, non avrebbe certo potuto comprendere
perché, solo dopo un breve periodo di convivenza, Irina era già scappata. Era
proprio quello che con il progetto si tentava di evitare, mentre lui… Cosa
doveva fare, dove poteva andare? Non conosceva neanche i nomi delle sue
compagne. Per consultare l’elenco degli alunni della classe, avrebbe dovuto
attendere il mattino seguente, quando la scuola sarebbe stata riaperta. Rientrò
in casa, fece una telefonata per annullare il proprio impegno e subito dopo
uscì per cercarla. Camminò per le vie di Neuilly, poi, non trovandola e
costatando che si stava facendo buio, tornò a casa e prese l’auto. Irina non
c’era, non c’era in nessun luogo in cui lui la cercasse. Neanche la polizia,
che si occupava di sorvegliarli, si era accorta della sua fuga. Forse avrebbe
dovuto informarla. Rinunciò subito, preferiva cercarla da solo. Si diresse
verso Parigi, forse si era spostata a piedi oltre Neuilly, o forse qualcuno le
aveva dato un passaggio, un’amica, un amico… uno sconosciuto. Era sempre più
preoccupato, era responsabile di quella ragazza, e ora, ora che era giunta
anche la notte, ancora non ne sapeva nulla. Guidò per diverse ore senza
trovarla. Era tardi, per le strade giravano solo i camion che recuperavano la
spazzatura, per non intralciare durante il giorno il traffico delle auto. Tornò
a Neuilly, parcheggiò la vettura lungo viale Charles de Gaulle e a piedi
procedette nuovamente nella direzione di Parigi. Fu inutile, Irina non c’era.
Decise di cercarla lungo la Senna, forse era lì. Riprese l’auto e, guidando
nella direzione della Défense, raggiunse viale du Géneral Leclerc. Per oltre
un’ora camminò lungo il marciapiede che affiancava il fiume, ma di Irina non
c’era traccia neanche lì. Per un attimo arrivò a pensare che Danton l’avesse
trovata. Tutto era possibile! Senza più speranze, decise di tornare a casa,
dove, una volta arrivato, avrebbe dovuto contattare la dottoressa La Mot e la
polizia per raccontare del suo insuccesso. Gli dispiaceva, ma si stava
accorgendo di non essere in grado di gestire un adolescente. Non era
sufficiente trascorrere le notti insieme in biblioteca, non era sufficiente
insegnarle a conoscere la musica classica. Prendersi cura di Irina era qualcosa
di più intenso, di più profondo e responsabile. Aveva miseramente fallito. Entrò
con l’auto nel viale, la parcheggiò nella rimessa, poi si diresse verso
l’ingresso della casa. Era lì… Irina era lì che lo attendeva, seduta in cima ai
gradini che precedevano il pianerottolo. Non era entrata, benché avesse la
chiave. Si sentì sollevato, era tornata, era nuovamente lì, lì con lui…
L’autrice:
Sono Sonia Paolini, nata in provincia di Roma e
dove vivo insieme alla mia famiglia. Lavoro in un’azienda di Roma e nel tempo
libero mi diletto nella scrittura. A dicembre 2012 ho pubblicato un romanzo, in
versione e-book (‘Sinnerman’, casa editrice Drops Edizioni, ISBN-13
9788898058242), nel 2013 ho pubblicato due racconti, in versione cartacea
(‘Nothing Else Matters’, casa editrice Montegrappa, raccolta ‘Mon Amour!’, ISBN
978-88-95826-23-3; ‘Sanctae Foedus Amicitiae’, casa editrice Montegrappa,
raccolta ‘Mes Amis!’, ISBN 978-88-95826-27-1) arrivasti finalisti a due
concorsi letterari indetti dalla casa editrice. ‘Beethoven’s Silence’, ISBN
9788868826765, è il mio nuovo romanzo pubblicato a gennaio 2016 dalla casa
editrice Lettere Animate.
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