Genere: Romanzo
Editore: Tre60
Pagine: 304
Prezzo: € 9.99
Uscita: 24 Settembre 2015
Sinossi:
Tony è una popstar. A Los Angeles non c’è festa in cui non si balli al ritmo sfrenato della sua musica, non c’è attore o VIP che non lo voglia come ospite ai propri party. E Tony è anche molto affascinante: gli basta uno sguardo per conquistare una donna, una canzone per farle battere forte il cuore... Ruth è una giovane donna coraggiosa. La vita le ha chiesto molto e lei non si è mai risparmiata, né con la sua famiglia né con l’uomo che ha amato più di se stessa. Eppure, nonostante la sua generosità e la sua forza, le cose per lei non sono ancora andate per il verso giusto. Tony incontra Ruth a una festa: la ammira dall’alto del suo piedistallo di gloria, dato che lei è una semplice cameriera, e vorrebbe sedurla, averla subito. Ma Ruth non ha tempo per le avventure e conosce fin troppo bene l’egoismo e la crudeltà delle persone famose. Tony e Ruth non potrebbero essere più diversi. Ma ciò che sentono l’uno per l’altra è molto più forte di quanto entrambi siano disposti ad ammettere...
La spagnola Megan
Maxwell ha proprio tanta fantasia e quindi come autrice ha saputo scrivere bei
romanzi che piacciono a moltissime donne. Storie d’amore appassionate con scene
molto hot e l’esaltazione di sentimenti forti, prima di tutto gelosia e amore.
‘Il mio destino
sei tu’ è un romanzo che ho scelto sulla scia di commenti positivi che mi sono
giunti da amiche di lettura. L’ho trovato apprezzabile all’inizio ma la parte
finale è decisamente lontano dai miei gusti.
Parlo della
storia d’amore tra Ruth e Tony. Fino a quando era lui a rincorrere lei o si
raccontava della strategia di conquista messa in atto da Tony, la lettura mi è
piaciuta. Quando poi sono diventati coppia fissa e si sono dichiarati amore
eterno, in quel modo tutto smielato tipico delle telenovelas sudamericane,
sinceramente il romanzo ha perso tutto il suo appeal (ero una fan di
‘Beautiful’… almeno fino a quando era in vita Caroline, ossia vent’anni fa
circa). Riconosco che sono filoamericana per quanto riguarda la lettura, per
cui le italiane raramente mi colpiscono, ma le spagnole, a quanto pare, mi
prendono ancora meno.
Il mondo
sudamericano è colori, esagerazione nei modi di fare e di dire. Può piacere, ma
anche no. La storia di Ruth è commovente: ragazza madre senza genitori, sfugge al suo amante che la sfrutta, si trova a doversi
prendere cura di una sorellina e di due figli appena nati e sopravvive
lavorando mattina e sera, contando, se non altro, sull’aiuto di una coppia di
amici omosessuali. È un po’ ‘esagerato’.
Uso questo
aggettivo numerose volte ma questo è quello che ho provato: esagerate le
manifestazioni d’affetto, esagerate le reazioni dei protagonisti nei momenti di
crisi, esagerata la storia di partenza, esagerata la nuova vita tutto lusso di
Ruth, esagerato il regalo di Tony alla coppia di amici di Ruth.
Però il romanzo è
anche pieno di momenti di tenerezza: i tre bambini toccano il cuore e
commuovono il lettore facilmente. Comprendiamo gli sforzi sovrumani che Ruth fa
per loro e come è difficile coniugare la disciplina con l’amore. Forse questo
aspetto del romanzo non lo colgono tutti, solo per una questione di esperienze
di vita.
Quindi il
romanzo, per me, è una rivisitazione, in versione telenovela, della storia di
Cenerentola, la cui esistenza dedicata al lavoro e ai figli è stata premiata
dall’arrivo del principe azzurro con la sua Audi, la macchina dei romanzi
rosa/erotici ormai, con tanto di pacchetto ‘famiglia che ti accoglie a braccia
aperte’, ‘star mondiali come amiche del cuore’ e ‘amiche del cuore tutte bontà
e disponibilità’.
La nota positiva
che leggo tra le righe è: se ognuna di noi ha un fidanzato che si dedica
completamente a noi, portoricano o russo che sia, bello come il sole, ricco
come Creso, devoto come un uomo pio, beh… a quel punto, la vita è bella perché
non c’è invidia o rivalità e... vamos a bailar!!!!
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