Genere: Romanzo Rosa
Editore: De Agostini
Collana: Bookme
Pagine: 203
Pagine: 203
Prezzo: 7,99 €
Uscita: 5 Maggio 2015
Doralice Incanto è una giovane laureata in filosofia. Ha lo sguardo tagliente,
il cuore pieno di spifferi e in testa un groviglio indomabile di ricci e di
pensieri. Mentre studia per il dottorato e per diventare insegnante, si
mantiene collezionando lavoretti da poco.
E intanto aspetta senza sperarci che l’uomo dei sogni bussi alla porta. Tra
cani da portare a spasso, Aforismi da rimuginare e le solite rogne con il
padrone di casa, le giornate volano via e l’umore oscilla tra temporali e
schiarite. Fino a quando nella sua vita si apre un varco, uno spiraglio
fortuito nel quale si intrufolano due persone speciali: Beo, un bimbo di cinque
anni che vive solo con il papà, e Gilda, un’anziana scrittrice stravagante e
burbera che da due decenni si rifiuta di uscire di casa. Come per una magica
alchimia, l’incontro tra Lice, Gilda e Beo scioglie il ghiaccio delle
rispettive paure, segreti e dolori vengono a galla, e tutto quello che sembrava
impossibile diventa a poco a poco realtà. E mentre un amore difficile sgretola
apparenti equilibri, anche i rimpianti di Gilda, vasti e antichi come montagne,
cedono il posto a una nuova occasione di felicità. Con una penna ironica e
leggera, Ilaria Palmosi celebra la poesia delle piccole cose e degli incontri
che possono cambiare una vita. Regalandoci tre personaggi capaci di lasciare il
segno nella memoria e nel cuore.
A CURA DI SARA STEFANELLI
Gilda è una donna tormentata da un grande segreto, per
vent'anni non è uscita di casa e non ha più avuto relazioni. Ciò non smorza
affatto la sua lingua tagliente che spesso regala perle di saggezza piene di
valore. Beo è un piccolo sognatore, estremamente affettuoso e anche molto
buffo, soffre per la mancanza della madre ma riesce in parte a riempire questo
vuoto con l'arrivo di Doralice. Riccardo è un sopravvissuto: la perdita della
moglie l'ha profondamente segnato e ha paura di innamorarsi di nuovo, perciò si
circonda di oche giulive. Doralice è una donna tutta da scoprire, spontanea e
piena di risorse, ha un cuore d'oro. Riporta la felicità nella vita di tutti
loro e rimette in moto quell'ingranaggio che si era fermato con la perdita dei
loro cari.
Ambientato
a Trovadì, un luogo immaginario ma così verosimile da sembrare un qualunque
paese di provincia, L'incanto delle
piccole cose suscita nel cuore del lettore ogni tipo di emozione: nelle
piccole cose si trovano gioie e dolori, così comuni e quotidiani. Non è un
romanzo di cose impossibili: se volete leggere di milionari che si innamorano
di sfigatelle, passate oltre. È un romanzo di cose vere e reali, che trova nelle
cose semplici la sua magia, il suo incanto, e ci scalda il cuore. È un inno alla
quotidianità, al trovare il bello in ciò che ci circonda. È un inno ai piccoli
gesti, che possono cambiare la vita di una persona in modo radicale.
Scritto
con uno stile coinvolgente e scorrevole, è un'opera che divorerete in
pochissimo tempo e sarà in grado di farvi sorridere, piangere e riflettere.
Racconta
di ogni tipo di legame: l'amore che prova un figlio nei confronti di un
genitore, e quello di un genitore per il figlio; l'affetto che suscitano un
bambino e un'anziana in una persona di animo buono, e come questo venga da loro
ricambiato; l'amore fra due adulti e la mancanza per chi non c'è più.
Tutti i
personaggi sono ben caratterizzati, anche quelli secondari. Infatti, nel corso
della lettura conosciamo i genitori di Doralice, con idee così contrastanti e
un rapporto turbolento, e la sua sorella apparentemente perfetta, Anna. Ammetto
che questo è un personaggio che mi ha molto incuriosito: se nella prima parte
del libro Doralice ci dà un'immagine di lei come di una donna forte e perfetta,
quasi disumana, nella seconda metà traspare la debolezza che si nasconde dietro
quella facciata di perfezione.
L’incanto delle
piccole cose è un romanzo che
consiglio caldamente e che aggiunge davvero tanto alla vita di tutti noi,
quindi buona lettura!
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