Genere: M/M
Editore: Triskell Edizioni
Collana: Rainbow
Pagine: 124
Pagine: 124
Prezzo: € 3,99 (ebook)
Uscita: 11 dicembre 2015
Sinossi:
«Federico Franzoni, detto Franz, è così: ricco da far schifo, più brillante di un diamante, simpatico praticamente a tutti e, manco a dirlo, di una bellezza irritante. Io lo odio.»
«Federico Franzoni, detto Franz, è così: ricco da far schifo, più brillante di un diamante, simpatico praticamente a tutti e, manco a dirlo, di una bellezza irritante. Io lo odio.»
Siamo a Bologna nel settembre del 1994 e questo è il
primo pensiero di Gionata Draghetti quando incontra, il primo giorno di
allenamento, un suo compagno di scuola appena tornato dagli Stati Uniti.
Presto però questa opinione cambia, a dispetto di
tutto.
Chissà Franz cosa ne pensa di lui…
Durante la lettura di questo
romanzo ho fatto un bel tuffo nei miei anni '90.
Se fate due rapidi conti, potete farvi un'idea di quanti anni ho. Non che lo tenga nascosto, ma è stato naturale per me fare questo tuffo
nel passato e mi impressiona pensare
che sono passati vent'anni! Insieme alle avventure dei due ragazzi protagonisti, Federico detto Franz (detesta il nomignolo Fede) e Gionata (detto
Drago, perché il diminutivo John proprio non lo sopporta) ho rivissuto anche le mie. Oltre ad avere in comune con loro quasi la
stessa età anagrafica, c'è un’altra cosa che mi lega a loro, l'amore verso uno sport meraviglioso: la pallavolo.
Negli anni '90 la nazionale italiana di Volley ha vinto
praticamente tutto, manca solo la medaglia olimpica all'appello, ma la speranza è l'ultima a morire!
Non vorrei continuare a tediarvi con il rimembrare “i bei tempi che furono” ma, a parte i gusti sessuali diversi, la mia gioventù è stata proprio come quella di Franz e Drago: scuola superiore
agli sgoccioli con esame di maturità in vista; scuola guida; tantissimo sport e –ragazzi, tenetevi forte!- internet e i cellulari non esistevano!
Forse la vita era più facile e difficile
insieme.
I due protagonisti frequentano la stessa
scuola e si ritrovano a giocare nella stessa società sportiva a
causa della fusione di due squadre. Gionata è
dichiaratamente gay e vive in una casa popolare, Franz è etero (o forse no!) e di famiglia molto benestante, i classici opposti. Sono entrambi due splendidi ragazzi
che passano il metro e novanta. Franz è biondo con profondi occhi verdi, estroverso, bravissimo a scuola, popolare, con una passione per i capelli rossi...; Drago ha capelli rossi, è introverso, ha qualche difficoltà a scuola, è taciturno ma ha lingua velenosa per difendersi dai bulli che gli rendono la vita
impossibile. Purtroppo l'omofobia non è una piaga recente e, come si dice spesso, la mamma dei cretini è sempre incinta… e pure quella degli omofobi, aggiungo io!
Le vicende sono narrate in prima persona da Drago e lo stile narrativo è semplice ma scorrevole.
Non sono di Bologna ma non ho fatto fatica a
seguire la narrazione, grazie anche all'autrice che ha messo delle
brevi note per spiegare le espressioni gergali usate dai ragazzi.
Drago sembra avere i problemi maggiori a causa
della sua bassa estrazione sociale e la mancanza totale di fiducia in se stesso, che lo rende incapace di rendersi conto
della sua prestanza fisica e della sua avvenenza. Potrebbe essere come Franz, se solo lo volesse, ma anche essere Franz “il super uomo” non è per nulla semplice. Tra i due è facile
parteggiare per Drago, ma è stata la fragilità di Franz che mi ha
colpito di più: non vuole nascondersi per sempre al mondo, ma non vuole nemmeno deludere tutte le aspettative degli
altri, recita sempre un ruolo e solo con Drago riesce
a essere se stesso. Chi può resistere a un
ragazzone con gli occhi verdi e la lacrima facile? Io no, e nemmeno Drago!
Complici le ripetizioni di scienze, i due capiranno molto presto che non è solo
l'amore verso lo sport che li spinge a cercarsi.
Le scene di sesso tra i due sono delicate e
dolci.
L'autrice non scende in particolari intimi, lascia che sia il lettore a immaginare i dettagli, e dedica molta più attenzione alle scene di baci tra i due… in fondo sono due ragazzi di diciotto anni che
scoprono l'amore a piccoli passi.
Molto bello anche il finale, un occhio sul futuro/presente che mi è sembrato la ciliegina sulla torta per tutti gli amanti dello sport e del
romanticismo.
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